Tra il 2 e il 9 gennaio sono stati ricoverati 113 bambini in area medica e uno in terapia intensiva, lo fa sapere la Società italiana di pediatria. Solo 1 bambino su 4 è vaccinato, la Puglia regione virtuosa con il 40 per cento di bambini vaccinati
Le notizie di oggi, 18 gennaio: in Italia sono stati registrati 434 decessi, la cifre più alta dallo scorso 14 aprile; sono più di 64mila casi nei bambini, tra il 2 e il 9 gennaio; il 50 per cento delle classi italiane è in Dad; in Yemen, dopo l’attacco dei ribelli alla capitale degli Emirati Arabi, oggi la risposta con i raid; in Afghanista, sale a 16 il bilancio delle vittime delle scosse; l’Italia è terza in Europa per somministrazioni di vaccini; in Norvegia, Breivik, autore della strage di Oslo e Utoya, esibisce il saluto nazista in tribunale; l’Ue invita il regime in Sudan a evitare altre vittime; l’Agenas segnala un aumento di ricoveri in area medica e terapia intensiva, rispetto a ieri; a Roma, guerre tra bande criminali italo-albanesi, arresti per 27 persone; la ministra degli Esteri tedesca in visita a Mosca parla di relazioni stabili; la Corea del Nord ha effettuato nuovi test missilistici; a febbraio si terranno esercitazioni militari congiunte di Russia e Bielorussia, al confine ucraino; in Perù, lo tsunami dopo l’eruzione del vulcano di Tonga ha provocato uno sversamento di petrolio; a Tonga, disastro senza precedenti
Quasi 230mila casi e 434 decessi
Martedì in Italia sono stati registrati 228.179 nuovi contagi, mentre i decessi sono stati 434, la cifra più alta dallo scorso 14 aprile. Nuovo record anche nel numero di tamponi analizzati: oltre 1,4 milioni. I numeri dei decessi sono una pessima notizia, ma sono probabilmente frutto del rapido incremento di casi delle scorse settimane. Anche il numero di contagi continua a crescere, ma da diversi giorni lo fa con una velocità notevolmente più bassa che in passato, segno che probabilmente ci stiamo avvicinando al picco.
Oltre 64mila bambini positivi in una settimana
La Società italiana di pediatria (Sip) fa sapere che nella settimana compresa tra il 2 e il 9 gennaio sono stati contagiati dal coronavirus oltre 64mila bambini della fascia d’età 5-11 anni. Nella stessa settimana si sono avuti 113 ricoveri in reparti ordinari e uno in terapia intensiva. I dati si basano su una elaborazione basata su quelli forniti dall’Iss-ministero della Salute, lo riporta l’Agi.
In Italia tre bambini su 4 non sono vaccinati, ma tra le varie regioni ci sono profonde differenze. «Di grande interesse è il caso della Puglia dove oltre il 40 per cento dei bambini tra 5 e 11 anni ha già ricevuto la prima dos» , afferma la Presidente della Sip, Annamaria Staiano. «La regione ha puntato sin dall’inizio della campagna di immunizzazione contro il Covid-19 sulla somministrazione del vaccino nelle scuole, con il coinvolgimento di igienisti e pediatri. Un modello organizzativo che sembra funzionare molto bene e che anche altre regioni hanno iniziato a mettere in atto».
Energia, la stabilizzazione dei prezzi non è imminente
Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, durante l’audizione in parlamento ha detto che la stabilizzazione dei prezzi del gas non è qualcosa che potrà essere raggiunta nel breve periodo.
«Se a fine anno c'era l'aspettativa che, dopo il I trimestre del 2022, con il Nord Stream 2 avremmo assistito a una stabilizzazione dei prezzi del gas ora questa cosa è difficile da credere, perché sono subentrate situazioni geopolitiche complesse; quindi gli analisti concordano sul fatto che benché ci possa essere una stabilizzazione in futuro essa non sembra essere cosi imminente».
Il 50 per cento delle classi è in Dad
Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Anp, Antonello Giannelli, intervistato da Radio24 ha detto che metà delle classi nelle scuole italiane è in Dad: «La nostra stima è che ci sia il 50 per cento delle classi in Dad, ora aspettiamo i dati ufficiali. Non abbiamo dei dati nostri, ma stiamo pensando di organizzare un nostro sistema di rilevazione ed essendo tanti saremmo anche attendibili».
Il presidente Anp ha osservato che i presidi «si stanno occupando solo della gestione sanitaria e non del resto, non di quello che riguarda la scuola», denunciando che «le Asl non riescono a gestire la situazione».
«Ho letto moduli delle aziende sanitarie in cui si demanda al dirigente scolastico di disporre quarantene e isolamenti. Ci stanno usando come se fossimo dei parasanitari, come se dicessero: “Decidi tu cosa fare”», ha aggiunto, richiamando l’attenzione sulla necessità di cambiare e regole, perché «il sistema è complicato e farraginoso».
Yemen, raid sauditi contro gli Houthi, dopo gli attacchi ad Abu Dhabi
La coalizione guidata dall'Arabia Saudita che in Yemen combatte contro i ribelli Houthi, a loro volta sostenuti dall'Iran, ha avviato una campagna di bombardamento contro i siti Houthi nella capitale yemenita Sanaa. Si tratta della risposta agli attacchi sferrati ieri, per mezzo di droni, ad Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, contro il magazzino della compagnia petrolifera di proprietà statale. L’attacco, rivendicato dai ribelli yemeniti Houthi, ha coinvolto tre petroliere e fatto delle vittime, 12 secondo gli autori.
Nel raid saudita, a Sanaa, invece, sarebbero morti dei civili e sarebbe stata colpita la casa di un funzionario militare, che è rimasto ucciso insieme alla moglie e al figlio. Nonostante gli Emirati Arabi Uniti abbiano perlopiù ritirato le proprie forze dallo Yemen, restano parte attiva nel conflitto, attraverso il loro sostengono alle milizie yemenite che combattono contro gli Houthi.
Afghanistan, sale a 26 il bilancio delle vittime del terremoto
Sono saliti a 26 in Afghanistan i morti per i due terremoti che hanno colpito ieri, 17 gennaio, la parte occidentale del paese. Fra le vittime ci sono anche donne e bambini. A riferirlo è l'ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari. Le Nazioni unite fanno sapere anche che tre villaggi di circa ottocento case sono stati rasi al suolo e i residenti stanno ancora cercando sotto le macerie nella speranza di trovare dei familiari. Molti sopravvissuti hanno trascorso la notte riparandosi nelle case dei parenti mentre altri sono rimasti tra le macerie delle loro case.
Le scosse hanno avuto luogo ieri, 17 gennaio, la prima alle 14, ora locale, di magnituo 5.3 e l’altra alle 16 di magnitudo 4.9. Le ha registrate l’Istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs). Gli epicentri sono stati individuati rispettivamente 41 chilometri a est e 50 chilometri a sudest di Qala-e-Naw, il capoluogo di provincia di Badghis, lungo il confine con il Turkmenistan. Si tratta di una delle regioni più sottosviluppate e impoverite dell'Afghanistan.
Norvegia, Breivik fa il saluto nazista all’udienza per la strage
Anders Behring Breivik, il killer di estrema destra responsabile del massacro di Oslo e Utoya del 2011 in cui uccise 77 persone ( otto a Oslo e 69 a Utoya), si è presentato in tribunale facendo diverse volte il saluto nazista. Breivik in udienza ha sostenendo di non rappresentare più un pericolo per la società, chiedendo la libertà cndizionale.
Condannato nel 2012, a 21 anni di carcere, oggi ha 42 anni. In aula si è presentato come leader di un movimento norvegese neonazista. In questi dieci anni è stato sempre tenuto separato dagli altri detenuti. Ed è nella palestra del carcere dove sconta la sua pena, a Skiev, cento chilometri da Oslo, che è in corso l’udienza. Durerà tre giorni, ma il verdetto arriverà tra alcune settimane. Secondo gli esperti è improbabile che gli venga accordato un rilascio anticipato.
Il 22 luglio 2011, Breivik fece esplodere un'autobomba davanti alla sede del governo di Oslo, uccidendo otto persone e ferendone decine. Poi guidò fino all'isola di Utoya, dove aprì il fuoco contro il campo estivo annuale dei giovani laburisti. Qui uccise 69 persone, per lo più adolescenti. Nel 2012 fu condannato e il tribunale lo definì capace di intendere e di volere, respingendo la tesi della procura che fosse psicotico; Breivik non presentò ricorso. Durante il processo del 2012 entrò in aula ogni giorno facendo un saluto a pugno chiuso e dicendo ai genitori delle vittime che avrebbe voluto uccidere più persone. Nel 2012 gli fu imposta la pena massima di 21 anni con la clausola di poter essere trattenuto a tempo indeterminato se ancora considerato un pericolo per la società. La clausola implicava che dopo 10 anni di pena, Breivik potesse richiedere un'udienza per chiedere la libertà vigilata.
Sudan, Ue invita i militari a evitare perdite umane
L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha invitato i militari del regime instaurato dopo il golpe del 25 ottobre, di evitare ulteriori spargimenti di sangue, dopo l’uccisione di almeno sette manifestanti, avvenuta ieri, 17 gennaio, durante le proteste a Kartum.
«L'Unione europea – si legge nella nota – ha sostenuto fin dall'inizio le aspirazioni democratiche del popolo sudanese e lo farà in futuro con tutti i mezzi a sua disposizione. Invitiamo le autorità militari a compiere i loro massimi sforzi per allentare le tensioni. È essenziale evitare ulteriori perdite di vite umane».
«Almeno sette manifestanti sono stati uccisi, mentre molti altri sono rimasti feriti durante le proteste a Khartoum il 17 gennaio. Ciò porta il numero totale di morti durante le proteste a oltre 70 dal 25 ottobre 2021. Negli ultimi mesi, – continua – l'Unione europea e la comunità internazionale hanno ripetutamente invitato le autorità militari ad astenersi dalla violenza contro manifestanti pacifici. Ancora una volta, questi appelli sono caduti nel vuoto».
Vaccini, l’Italia è terza in europa per dosi somministrate
La struttura del commissario straordinario per il Covid, Francesco Paolo Figliuolo, fa sapere che l’Italia è terza in Europa per numero di dosi effettuate ogni 100 abitanti. Undicesima nella classifica mondiale.
Nella settimana dal 11 al 17 gennaio le dosi totali somministrate sono state 3.6 milioni, 350mila in più rispetto alla settimana precedente, con una media giornaliera si è attestata a quasi 645 mila somministrazioni. La terza dose è già stata somministrata a oltre 27,4 milioni di persone, cioè il 69,5 per cento dei soggetti che devono riceverla. Per quanto riguarda le prime dosi, la scorsa settimana, nella fascia di eta' tra i 5 e gli 11 anni sono state somministrate oltre 250 mila prime dosi e oltre 91 mila seconde dosi.
Agenas, in crescita i ricoveri in area medica e terapia intensiva
Dal monitoraggio giornaliero di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, emerge che le percentuali del tasso di occupazione in terapia intensiva e reparti ordinari restano stabili rispetto a ieri, attestandosi rispettivamente al 18 per cento, in terapia intensiva, (dove la soglia critica è il 10 per cento) e al 29 per cento in area medica, (dove la soglia critica è il 15 per cento), ma crescono in alcune regioni.
Per quanto riguarda i reparti di terapia intensiva, ricoveri in aumento per cinque regioni: Marche (25 per cento), Friuli Venezia Giulia (24 per cento), Toscana (24 per cento), Campania (13 per cento),Puglia (13 per cento).
Sono invece 14 le regioni interessate dalle maggiori ospedalizzazioni nelle aree non critiche: Calabria (42 per cento), Liguria (40 per cento), Sicilia (36 per cento) Lombardia (35 per cento), Friuli Venezia Giulia (31 per cento), Abruzzo (30 per cento), Lazio (28 per cento), Marche (28 per cento), Veneto (26 per cento), Toscana (26 per cento), Trento (26 per cento), Puglia (22 per cento), Bolzano (19 per cento), Molise (14 per cento).
Roma, guerra tra bande criminali, 27 arresti
Ordinanza di arresto per 27 persone gravemente indiziate tra Roma e Frascati, per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco.
Gli indiziati fanno parte di due bande criminali italo-albanesi in conflitto tra loro, di cui i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e di Frascati hanno ricostruito le vicende criminali. Si tratta di gruppi dotati di una solida struttura organizzativa e con la disponibilità di armi da fuoco pronte all’uso, stabilmente dediti all’attività di smercio di ingenti quantitativi di stupefacenti, come cocaina e hashish, destinati alle piazze di spaccio.
Il capo di uno dei due gruppi sarebbe stato vicino a Fabrizio Piscitelli, conosciuto con il nome di Diabolik, ucciso nel 2019 a Roma e considerato uno dei boss più potenti della capitale.
L’ordinanza è stata emessa emessa dall’ufficio gip presso il tribunale di Roma su richiesta della procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia (dia).
Germania, non ci sono alternative a rapporti stabili con Mosca
Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa russa Tass, la ministra degli Esteri della Germania, Annalena Baerbock, in visita in Russia, incontrando l'omologo russo Sergey Lavrov ha affermato: «Durante la mia visita vorrei sottolineare quanto importanti siano le relazioni con la Russia per il nuovo governo federale tedesco e per me personalmente. Non ci sono alternative a relazioni stabili fra Mosca e Berlino».
Corea del Nord, nuovi test con missili guidati tattici
La Corea del Nord ha testato due missili guidati tattici. Il lancio, confermato dall’agenzia di stato coreana Kcna, «aveva lo scopo di valutare selettivamente i missili guidati tattici» e di verificarne l'accuratezza del sistema.
Prima della Corea del Nord, l’esercito sudcoreano ha riferito che i missili sono stati lanciati a quattro minuti di distanza l'uno dall'altro da un aeroporto di Pyongyange, hanno volato per circa 380 chilometri e raggiunto 42 chilometri di altitudine, per poi finire al largo della costa orientale della penisola.
Ucraina, a febbraio esercitazioni militari congiunte di Russia e Bielorussia
La Bielorussia ha fatto sapere che le esercitazioni militari congiunte con la Russia, già annunciate ieri, 17 gennaio, dal leader Alexander Lukashenko si svolgeranno tra il 10 e il 20 febbraio. Lo ha riferito l’agenzia stampa russa Interfax, riportando le parole dell’assistente del ministro della Difesa bielorusso per la cooperazione militare internazionale, Oleg Voinov. Le esercitazioni sarebbero destinate a neutralizzare eventuali minacce e stabilizzare la situazione ai confini di Russia e Bielorussia.
Ieri, 17 gennaio, il leader bielorusso Lukashenko, oltre a parlare delle prossime esercitazioni militari congiunte, aveva dichiarato che le manovre saranno condotte al confine occidentale della Bielorussia e nel sud del paese, verso la frontiera con l'Ucraina. Nel frattempo, l'esercito russo aveva annunciato il lancio di esercitazioni militari di unità corazzate di stanza nelle zone occidentali del Paese, con circa 300 mezzi da combattimento.
Tonga, dopo l’eruzione sversamento di petrolio in Perù
L’eruzione del vulcano sottomarino di Tonga, avvenuta sabato 15 gennaio, ha causato una fuoriuscita di petrolio sulla costa del Perù. Le autorità hanno detto che il danno è stato controllato, ed è in corso un processo di pulizia dell'area.
L'Istituto per la protezione civile peruviana ha dichiarato in un comunicato stampa che il 17 gennaio una nave stava caricando petrolio nella raffineria di La Pampilla, sulla costa del Pacifico, quando delle forti onde hanno spostato la nave provocando una fuoriuscita. Il governo non ha dato dettagli sui quantitativi di petrolio sversati. La raffineria La Pampilla, nella provincia di Callao vicino al capoluogo di Lima, appartiene alla società spagnola Repsol. È considerato il principale impianto di lavorazione di petrolio in Perù. Le autorità locali hanno chiuso al pubblico le spiagge della zona da domenica.
L'eruzione di sabato ha causato onde che hanno attraversato il Pacifico. In Perù, due persone sono annegate al largo di una spiaggia e sono stati segnalati danni lievi dalla Nuova Zelanda a Santa Cruz, in California.
A Tonga disastro senza precedenti
Il primo aggiornamento ufficiale del governo di Tonga sulle conseguenze dell'eruzione vulcanica e del successivo tsunami, il governo ha parlato di «disastro senza precedenti». Nella nota, di cui riferisce Bbc, il governo ha confermato tre persone morte, due locali e una donna britannica. Particolarmente colpite le isole più piccole, Mango e Fonoi, su una tutte le abitazioni sono state distrutte, su un'altra soltanto due hanno resistito. Nell'aggiornamento, il governo ha affermato che internet non è disponibile, ma solo alcuni servizi telefonici locali, sono in corso lavori per ripristinare le comunicazioni complete.
La spessa coltre di cenere che ha ricoperto l’isola dopo l’eruzione, ha impedito agli aerei che trasportavano gli aiuti inviati dalla Nuova Zelanda di atterrare in aeroporto. Si prevede che il disagio si protrarrà per almeno un giorno. La cenere ha lasciato la popolazione senza acqua potabile.
Tonga teme l’arrivo degli operatori umanitari, per il Covid
Il capo della delegazione nel Pacifico per la Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa, Katie Greenwood, ha affermato che Tonga non vuole un afflusso di operatori umanitari dopo l'eruzione, perché è uno dei pochi posti rimasti al mondo che è riuscito a evitare qualsiasi focolaio del coronavirus e i funzionari temono che se l’arrivo di stranieri possa portare il virus, creando un disastro molto più grande di quello che stanno già affrontando. Un'altra preoccupazione, ha spiegato Greenwood, è che il vulcano possa eruttare di nuovo, al momento, ha spiegato, non ci sono attrezzature funzionanti che permettano delle previsioni.
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