Le notizie di oggi, 8 gennaio: in vigore da oggi l’obbligo vaccinale per gli over 50, gli ultimi aggiornamenti sulla situazione in Kazakistan, lo scontro tra governo e regioni sulla riapertura delle scuole. E ancora, la morte del dissidente e intellettuale iraniano Baktash Abtin, i morti in Pakistan a causa della neve, e il congedo parentale fermo per una circolare mancante dell’Inps.

I dati Covid di oggi

Sono 197.552 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Lo stesso giorno di una settimana fa erano stati 141.358, con un aumento del 39,8 per cento. Sono stati 184 i morti e 1.220.266 i tamponi processati, con un tasso di positività al 16,19 per cento, contro il 12,50 per cento di 7 giorni fa, quando i tamponi erano stati 1.130.936. Sono stati 339 i nuovi ricoverati, e 58 in più i ricoveri in terapia intensiva. 144.425 persone in più sono in isolamento domiciliare, il 78,6 per cento in più rispetto a una settimana fa.

Congedo parentale, manca la circolare dell’Inps

E a due giorni dalla ripartenza della scuola manca la circolare dell’Inps sul congedo parentale Covid-19, una misura valida per i lavoratori dipendenti pubblici e privati di stare a casa per assistere i figli conviventi minori di anni 14 o con disabilità grave, qualora l’attività didattica o educativa in presenza sia sospesa o qualora il figlio risultasse positivo al coronavirus o dovesse stare in quarantena.

Una misura pensata per chi non può lavorare in smart working, che – in scadenza il 31 gennaio 2021 – è stata prorogata fino al 31 marzo 2022 da un decreto legge del governo, contestualmente alla proroga dello stato d’emergenza fino alla stessa data. Manca però ancora la circolare Inps che attui la proroga, visto che la precedente è ferma alla data del 31 dicembre 2021.

È stato rilasciato l'attivista Ramy Shaath

(AP Photo)

L’attivista politico egiziano-palestinese Ramy Shaath, detenuto in Egitto da più di due anni, è stato rilasciato e si trova ora in Francia. Shaath era stato arrestato dai servizi egiziani nel luglio 2019 con l'accusa di sostegno a gruppo terrorista e di attività volte a destabilizzare la sicurezza dello stato. Shaath ha ringraziato le autorità francesi e ha affermato di voler continuare la battaglia per «liberare i miei compagni dal carcere». La sua liberazione era stata chiesta da Macron ad Al-Sisi.

Il Congresso chiede a Pence di testimoniare sul 6 gennaio

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Bennie Thompson, presidente della commissione del Congresso che indaga sull'attacco del 6 gennaio al Capitol Hill, ha dichiarato che chiederà all'ex vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence di testimoniare volontariamente nell’arco di questo mese.

L'ex presidente Donald Trump aveva fatto pressioni su Pence affinché rifiutasse di ratificare i risultati elettorali il giorno dell’assalto. «Il vicepresidente è stato messo in una situazione difficile. Il presidente stava esercitando molta pressione su di lui per infrangere la legge. La commissione ha davvero bisogno di sentire quali sono le sue opinioni su quanto accaduto il 6 gennaio», ha dichiarato Thompson, precisando che comunque Pence non sarà obbligato a testimoniare.

No vax, cortei a Trento e Torino

LaPresse Marco Alpozzi

Come annunciato negli scorsi giorni sui canali Telegram “Basta Dittatura”, oggi i No vax e No pass sono tornati in piazza per manifestare contro l’obbligo vaccinale per gli over 50. Più di mille persone presenti a Trento, e grande partecipazione anche a Torino.

È morto il dissidente iraniano Abtin

È morto in Iran il poeta e intellettuale dissidente iraniano Baktash Abtin, ammalatosi di Covid-19 in prigione. Lo ha fatto sapere su Twitter l'organizzazione Iran Human Rights, che punta il dito contro il capo della magistratura iraniana Gholam-Hossein Mohseni Ejei: «Dovrebbe essere ritenuto responsabile – ha scritto l’organizzazione – in quanto incaricato della sicurezza dei prigionieri».

Abtin era un difensore dei diritti umani, un regista e un membro dell'Iranian Writers' Association (Iwa), impegnato nella promozione della libertà di parola e contro la censura in Iran. Ha pubblicato numerosi libri di storia, sociologia e critica letteraria.

Abtin era in carcere dal 26 settembre 2020, dopo che il 15 maggio 2019 il tribunale di Teheran lo aveva condannato a cinque anni di reclusione con l'accusa di «assemblea illegale e collusione contro la sicurezza nazionale» e un anno per «diffusione di propaganda contro lo stato», in relazione alla sua a un libro sulla storia dell'Iwa, critico nei confronti di decenni di governi iraniani, e per aver visitato le tombe di poeti e scrittori dissidenti.

Scontro tra governo e regioni sulle scuole

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

Il governo esclude qualsiasi marcia indietro sul rientro a scuola lunedì prossimo, 10 gennaio. È quanto ribadito dal ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, che ha risposto a un appello di circa 1500 presidi che chiedevano di posticipare il rientro di due settimane visto l’aumento dei contagi dovuto alla variante Omicron e alla nuova ondata di coronavirus.

La Sicilia ha rinviato di tre giorni l’apertura delle scuole. «Al termine della riunione della task-force per la scuola, registro la unanime posizione di rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e delle associazioni familiari, che ci chiedono di farci interpreti presso il governo nazionale della necessità di rivedere la attuale posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica in presenza», ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca – che si era sempre dimostrato critico verso la riapertura – ha deciso di passare ai fatti annunciando che non riaprirà medie e elementari il 10, perché «non ci sono le condizioni minime di sicurezza».

Il governo però intende impugnare l’ordinanza di De Luca, e promette di fare lo stesso con tutte le misure di enti locali che andassero in una direzione contraria a quella decisa dall’esecutivo. 

Nel decreto legge approvato prima di Natale è stata infatti prorogata la norma che limita esclusivamente alla zona rossa la possibilità agli enti locali di derogare alle disposizioni dell'esecutivo per attuare misure anti-contagio. Per impugnare la decisione sarà però necessario un passaggio in Consiglio dei ministri, al momento fissato per il 13 gennaio. 

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha chiesto che sulla scuola si esprima il Comitato tecnico scientifico. «Sulla scuola penso sia fondamentale l'autorevole espressione scientifica del Cts, che stiamo ancora attendendo, dopo che su mia iniziativa questa richiesta è stata presentata in conferenza regioni e portata al governo», ha detto. «Abbiamo davanti uno scenario che sarà un calvario per la scuola, tra insegnanti colpiti dal Covid, altri assenti per malattia, altri ancora no vax e nuove regole della Dad», ha aggiunto.

Per il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, «già in queste ore, il numero di studenti positivi, in alcune scuole, ha raggiunto l'ordine delle decine e addirittura centinaia, e questo rende quasi impossibile attuare le procedure previste. A mio avviso è molto improbabile che il sistema sanitario, nonostante il supporto delle farmacie nell'esecuzione dei tamponi per gli studenti della scuola secondaria, possa smaltire tempestivamente l'enorme carico di lavoro». Intanto il ministero dell'Istruzione ha convocato i sindacati della scuola per un'informativa sulle nuove regole per la gestione dei casi. 

In vigore l’obbligo vaccinale per gli over 50

LaPresse

Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale nella serata di ieri, entra oggi in vigore l’ultimo decreto del governo sulle misure anti-covid, che include l’obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni.

Entro il primo febbraio gli over 50 dovranno essere vaccinati, o scatterà una multa di 100 euro. Dal 15 febbraio parte invece l’obbligo di avere il super green pass – quindi di essere vaccinati o guariti – per andare al lavoro.

In caso contrario è prevista la sospensione dell’impiego e la non retribuzione, mentre se si viene colti sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato può scattare una multa da 600 a 1500 euro. La sanzione viene raddoppiata in caso di violazione reiterata. Per i lavoratori sotto i 50 anni, invece, è sufficiente avere il green pass base. L’obbligo vaccinale è stato esteso anche al personale universitario. 

Chi riceve un avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio ha 10 giorni di tempo da quel momento per comunicare alla Asl un’eventuale certificazione «relativa al differimento o all'esenzione dall'obbligo vaccinale» o un’altra ragione «di assoluta e oggettiva impossibilità».

Le altre misure contenute nel decreto riguardano l’utilizzo della mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto, i luoghi in cui è obbligatorio il super green pass – come alberghi, centri culturali, mezzi di trasporto, centri sportivi – e le regole di quarantena per i positivi. 

Dal 20 gennaio servirà il super green pass anche per parrucchieri e centri estetici; mentre per i negozi in cui non è ancora previsto lo sarà a partire dal primo febbraio (con l’eccezione di alimentari e farmacie).

Lunedì ci sarà una conferenza stampa di Mario Draghi, dopo che il premier non l’ha tenuta al termine dell’ultimo Consiglio dei ministri, durante il quale è stato approvato il decreto.  

Pakistan, almeno 22 morti a causa delle nevicate

Almeno 22 persone sono morte per ipotermia dopo che sono rimaste bloccate nei loro veicoli per forti nevicate in Pakistan, nella località montana di Muree. Si tratterebbe di 10 uomini, 10 bambini e due donne. Il ministro dell'Interno afferma che migliaia di veicoli sono stati tirati fuori dalla neve, ma più di mille sono rimasti bloccati nella zona. Situata a 45,5 chilometri a nord di Islamabad, Murree è una popolare località invernale che attrae oltre un milione di turisti all'anno.

Kazakistan, Blinken contro le truppe russe nel paese

(AP Photo/Vladimir Tretyakov)

L'ex capo della sicurezza kazaka, Karim Massimov, è stato arrestato con l'accusa di tradimento, mentre l’addetto stampa dell'ex presidente del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, ha smentito le voci secondo le quali l’ex presidente si sarebbe allontanato dal paese, sostenendo che si trova nella capitale kazaka e «appoggia il governo della repressione».

Intanto il dipartimento di Stato americano ha autorizzato i dipendenti non essenziali del consolato Usa ad Almaty a lasciare il Kazakhstan, e il segretario di Stato americano Antony Blinken ha preso posizione contro la decisione del Kazakistan di chiedere aiuto militare russo per far fronte alle proteste.

«Credo che le autorità e il governo kazako abbiano la capacità di affrontare adeguatamente le proteste, e farlo in un modo che rispetti i diritti dei manifestanti pur mantenendo la legge e l'ordine», ha affermato Blinken. «Una lezione della storia recente è che una volta che i russi sono a casa tua, a volte è molto difficile convincerli ad andarsene», ha spiegato. 

Nel paese sono in corso da domenica delle proteste anti-governative partite a causa dell’aumento del prezzo del gas. Secondo il ministero dell’Interno il bilancio dei morti è salito ad almeno 26 tra i manifestanti, e a 18 tra gli agenti. Sempre secondo il governo, sono 4.400 le persone che sono state arrestate.

Djokovic, i legali presentano esenzione per infezione a dicembre

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Gli avvocati di Novak Djokovic hanno depositato presso il tribunale federale a Melbourne dei documenti in cui si afferma che il tennista è risultato positivo al Covid-19 a dicembre. «La data del primo test positivo per la PCR Covid è stata registrata il 16 dicembre 2021», si legge nei documenti.

Secondo i legali questa sarebbe la prova che Djokovic è stato esentato dalla vaccinazione in quanto recentemente ha contratto il Covid. Il tentativo dei legali è quello di ribaltare l’annullamento del visto del tennista per entrare in Australia a giocare gli Australian Open. Il tennista intanto ha chiesto di poter lasciare l’hotel in cui si trova per iniziare ad allenarsi in vista delle gare.

Ergastolo per gli assassini di Ahmaud Arbery

(AP Photo/Stephen B. Morton, Pool)

Sono stati condannati all’ergastolo i tre uomini bianchi che diedero la caccia e uccisero Ahmaud Arbery, afroamericano 25enne che faceva jogging in Georgia nel febbraio 2020. Il giudice Timothy Walmsley ha negato la possibilità di libertà condizionale per il padre e il figlio armati che inseguirono e uccisero il giovane, Greg e Travis McMichael, mentre al loro vicino di casa, William Bryan, è stata concessa, ma solo dopo aver scontato almeno 30 anni di carcere.

Il giudice ha motivato l’ergastolo senza condizionale ai McMichael con la loro assenza di rimorso e di empatia nei confronti della vittima, e a causa della brutalità dell’omicidio. I tre imputati affronteranno inoltre a un processo federale per reati d’odio, visto che sono accusati di aver ucciso Arbery in quanto afroamericano.

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