Dalla pagina Instagram «emargina il maranza», creata nelle scorse settimane, arriva l’invito a scendere in piazza il 12 aprile «contro un fenomeno sociale ormai fuori controllo». Ma se finora questi movimenti avevano tentato di mascherare la propria tendenza politica, stavolta emerge chiaramente il legame con Forza Nuova
Questa volta la matrice è chiara. Se nelle scorse settimane i movimenti “anti-maranza”, nati dalla pagina Articolo 52, avevano sempre tentato di rivendicare, goffamente, una piena autonomia rifiutando l’accostamento a qualsiasi area politica, a Verona è l’estrema destra neofascista a intestarsi questa battaglia. Senza nascondersi più di tanto, come spesso accade nella città scaligera, e anzi chiamando a raccolta tutti i propri sostenitori per una manifestazione anti-maranza indetta per sabato 12 aprile.
Emargina il maranza
«Nasce a Verona la prima organizzazione aggregativa anti-maranza contro un fenomeno sociale ormai fuori controllo nella nostra città, per il quale i nostri giovani devono subire aggressioni, violenze, rapine e bullismo di ogni genere». Si apre così il comunicato, postato sulla neonata pagina Instagram, del comitato “emargina il maranza”.
Criticano la gestione della città sia da parte dell’attuale sindaco Damiano Tommasi, con cui «il degrado nella nostra città non è diminuito», sia da parte della precedente amministrazione di centrodestra, sotto cui «questo fenomeno è nato e questa corrente politica (oggi al governo) non è stata in grado di gestire la situazione». Nelle grafiche postate sui social il nome del gruppo compare tra due persone raffigurate con vestiti neri, tipiche del mondo ultras a cui è fortemente legata la destra veronese, e le bandiere della città e dell’Italia.
I toni, in vari passaggi del comunicato, lasciano intendere un indirizzo politico chiaro. Ma a togliere ogni dubbio è la firma: Riccardo Zanini, responsabile nazionale di Lotta Studentesca. La formazione giovanile di Forza Nuova si attesta così l’iniziativa veronese, e la campagna anti-maranza che da settimane tiene banco, e invita a scendere in piazza.
«Con questo progetto – si legge ancora nel comunicato – vogliamo riportare la gioventù scaligera a rioccupare le vie, le strade e i quartieri di questa città, senza doversi preoccupare di guardarsi sempre le spalle. Vogliamo svegliare le menti di quei ragazzi italiani che seguono e purtroppo imitano questi soggetti. Vogliamo dire ciò che pensiamo, consapevoli che la soluzione a questo problema non può essere la politica».
E infatti, per lanciare la manifestazione del 12 aprile gli organizzatori ci tengono a precisare che «non sarà una manifestazione politica, ma una battaglia senza bandiere e senza età, senza correnti ideologiche o strumentalizzazioni partitiche».
L’annuncio di Castellini
Qualche settimana fa il vicesegretario nazionale di Forza Nuova, Luca Castellini, è intervenuto in un programma radiofonico per spiegare l’iniziativa lanciata dai giovani militanti del suo partito. «Mi sembra evidente che a Verona c’è uno scontro etnico tra bianchi e maranza – ha dichiarato ai microfoni di Alberto Gottardo – con i bianchi nel ruolo di vittime perché purtroppo non si raggruppano come fanno invece i figli degli immigrati».
Nel suo intervento, durato poco meno di dieci minuti, Castellini si è lanciato in invettive contro gli stranieri e a difesa dei «veronesi bianchi» che, a detta sua, sono ogni giorno sottomessi da baby gang con cui si è ormai instaurato un «rapporto di sudditanza». «La strada da intraprendere – prosegue il vicesegretario – è quella dell’emarginazione in modo tale che questi soggetti stiano tra di loro».
E al giornalista che lo incalza chiedendo se ci saranno squadre di suoi militanti che controllano che i maranza vengano emarginati in un certo modo risponde piccato: «No, purtroppo no. Le cronache anzi ci raccontano il contrario. Non ci sono ragazzini veronesi bianchi che vanno a rincorrere e prendere a calci in culo i maranza, purtroppo succede sempre il contrario».
La cronaca delle ultime settimane, però, restituisce un’immagine diversa con le continue aggressioni legate al gruppo Articolo 52 in varie città italiane. L’ultima diffusa sui social si è verificata venerdì scorso a Milano quando un gruppo di ragazzini, «bianchi e italiani» come li definirebbe Castellini, hanno aggredito una persona in un parco zona San Siro vantandosene sui social.
Intanto la procura di Milano prosegue l’inchiesta sulle ronde anti maranza organizzate da un gruppo di persone non ancora tutte identificate. Di certo gli investigatori stanno analizzando il materiale video e le chat del gruppo Telegram.
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