Il pop può essere politico anche quando narra storie d’amore? Lo può diventare nell’ostentazione della libertà, nell’uso dei corpi, nel modo in cui dietro a ogni canzone c’è comunque una storia da raccontare? O è solo un prodotto commerciale, che risponde a regole di mercato e poco altro?

Su questi dubbi si sono scritti tomi di critica musicale, ma è anche il dibattito che accompagna sempre di più Elodie, che anche quest’anno parteciperà a Sanremo. Nasce da un modo di interpretare la musica che ricalca lezioni internazionali, ma anche dalla caratura del personaggio, con la sua personalità.

Come stanno insieme il calendario per Pirelli, le partecipazioni al Pride, il gossip e le lotte per l’emancipazione femminile, aggiungendoci anche le dichiarazioni pubbliche nelle interviste?

Il punto è forse che la musica è sempre stata qualcosa di più di un insieme di ritornelli. Anche dietro a un concerto pop può esserci una rivoluzione. O forse questo è solo un grande abbaglio che comunque ha contribuito al suo successo.

Elodie

Elodie Di Patrizi, classe 1990, come tante nasce dal contesto dei talent, prima a X Factor e poi soprattutto ad Amici. Ma ha poi saputo imporsi, fra le pop star italiane, come una delle più internazionali. Non tanto per il baricentro della sua produzione, che è rimasta comunque sempre fortemente italiano. Quanto per l’impatto dei suoi concerti, e di alcune sue produzioni musicali, che guardano a quanto si costruisce negli Stati Uniti.

L’Ariston è però rimasto un appuntamento fisso, sublimato nel 2021 con la co-conduzione di una delle serate. In classifica, invece, non è mai riuscita ad avvicinarsi al podio (al massimo è arrivata settima nel 2020), ma poi in tutti i casi – "Tutta colpa mia" (2017), “Andromeda” (2020), “Due” (2023) – ha avuto successo dopo, nelle vendite e negli streaming.

Dimenticarsi alle sette

La sua nuova canzone, “Dimenticarsi alle sette”, parla di relazioni fugaci e della sensazione di vuoto che può seguire una notte di festa. Quella sensazione di hangover che può tradursi in un improvviso senso di vuoto. Quando la notte sfuma e restano solo i ricordi confusi di quello che è successo; e anche quelle emozioni che di notte sembravano così forti, al mattino sono solo un’imitazione di ciò che è stato. E talvolta un rimpianto.

«Quanta gente passa e se ne va / Che non sa chi sei / Contarla credo sarebbe inutile / In un mondo che è freddo oramai».

Ma ancora una volta alla vigilia più della canzone hanno avuto risalto le parole nelle interviste: a Repubblica ha detto che non voterebbe per Giorgia Meloni, ma nemmeno per Elly Schlein. Il problema, ha detto, è che le manca il carisma. Chissà se il giorno dopo, alle sette del mattino, se ne è pentita: probabilmente no.

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