Il mare è un luogo che può nascondere insidie, a ogni profondità e latitudine. Ma quali mostri marini delle tradizioni del mondo vanno davvero temuti?
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Dai pesci più grandi mai pescati a quelli più brutti, passando dalle leggende più misteriose e al loro legame con la storia del cibo e delle popolazioni locali…quali sono i peggiori mostri marini e quali dobbiamo davvero temere?
Il più mostruoso
Uno dei pesci più brutti e ripugnanti del mondo è il pesce blob (Psychrolutes marcidus) che è diventato famoso per il suo aspetto estremamente particolare e poco attraente, tanto da essere votato come “il pesce più brutto del mondo” dalla Ugly Animal Preservation Society nel 2013. Il suo corpo è composto in gran parte da una sostanza gelatinosa con una densità leggermente inferiore a quella dell’acqua, il che gli permette di galleggiare senza spendere energia nuotando: vive a grandi profondità, generalmente tra i 600 e i 1200 metri sotto la superficie dell’oceano, dove la pressione è molto alta.
A queste profondità, la sua struttura corporea è adattata a sopportare tali condizioni...ma quando viene portato in superficie, la riduzione della pressione causa un cambiamento drastico nella sua forma, facendolo apparire ancora più deforme. La faccia del pesce blob ha un aspetto cadente e triste, con una bocca rivolta verso il basso e occhi vacui, contribuendo ulteriormente alla sua fama di pesce brutto. È commestibile questo mostro? Decisamente no, è stato riconosciuto come una specie a rischio a causa della pesca a strascico nelle profondità marine, che ha ridotto significativamente la sua popolazione. Esistono sforzi per proteggere questa specie e garantire la sua conservazione, quindi la promozione del consumo umano sarebbe controproducente!
Mostri e leggende
Nel nord Europa sono due le leggende che narrano di terribili mostri marini: il Kraken è una gigantesca creatura della mitologia scandinava, spesso descritta come un’enorme piovra o calamaro capace di affondare intere navi con i suoi tentacoli giganti. Secondo le leggende, il Kraken vive nelle acque profonde al largo delle coste della Norvegia e della Groenlandia. Non ci sono prove che un vero Kraken esista, ma alcuni pensano che i racconti siano basati su avvistamenti di calamari giganti reali, che possono raggiungere dimensioni impressionanti. Secondo le leggende, alcuni pescatori norvegesi riuscirono a catturare parti del Kraken e ne mangiarono la carne, trovandola incredibilmente deliziosa e nutriente. In Scozia abiterebbe invece Nessie, il mostro del lago di Loch Ness. Descritta come un grande dinosauro acquatico, Nessie è uno dei mostri lacustri più famosi al mondo.
La leggenda risale a storie antiche di creature acquatiche in Scozia, ma la narrazione moderna iniziò invece negli anni Trenta, quando vennero riportati avvistamenti di una creatura nel lago e una foto raffigurante una figura simile a un serpente che emerge dall’acqua, divenne famosa e rafforzò la convinzione dell’esistenza di Nessie. Lo scatto fu successivamente rivelato come un fotomontaggio, realizzato utilizzando un modello di sottomarino giocattolo. Nonostante ciò, il mito del mostro di Loch Ness persiste fino ad oggi e il lago è una delle destinazioni turistiche più visitate della Scozia. Ogni anno, attira centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo, curiosi di vedere il luogo leggendario del mostro Nessie e di godere delle sue bellezze naturali.
Nel mar Mediterraneo si troverebbe invece il Leviatano, un mostro menzionato nella Bibbia ebraica, descritto come un enorme serpente marino. È una creatura simbolica che rappresenta il caos e il male nelle acque profonde. Il Leviatano è una figura mitologica e non esistono prove della sua esistenza reale. In alcune tradizioni, si dice che alla fine dei tempi il Leviatano sarà catturato e servito come banchetto per i giusti, simboleggiando la vittoria sul caos.
Anche Thule è in realtà un luogo inesistente, un’isola mitica descritta dai greci antichi. Si raccontava che le acque intorno a Thule fossero abitate da sirene e tritoni, creature metà umane e metà pesce che attiravano i marinai con i loro canti melodiosi. Alcune leggende narrano di marinai che riuscirono a catturare una sirena e, sebbene inorriditi dalla creatura, provarono a cucinarla, trovando la carne simile a quella di un pesce pregiato.
Le leggende però non sono solo nel vecchio continente, si narra di mostri marini anche nelle Americhe: il Lusca è una creatura leggendaria di origine caraibica, nota principalmente nelle storie e nelle leggende delle Bahamas. Si tratta di una sorta di mostro marino descritto come una grande creatura con una testa simile a quella di un polpo e un corpo simile a quello di una piovra gigante che può agire sia in acqua che fuori, emergendo occasionalmente per afferrare prede o intrusi vicino alla sua tana.
Le storie su questa creatura variano, ma spesso includono racconti di navi che scompaiono misteriosamente. Il Lusca è parte integrante delle tradizioni orali e delle culture locali delle Bahamas e di altre isole caraibiche, contribuendo alla ricchezza delle leggende marinaresche e alla mitologia locale.
Poco più a nord, sempre sull’oceano Atlantico, troverebbe casa il serpente di mare di Gloucester, una leggenda marina associata alla città omonima in Massachusetts, negli Usa.
Il serpente di mare di Gloucester è descritto come una creatura lunga fino a 15-18 metri, con un corpo snodato e una testa simile a quella di un serpente. Gli avvistamenti di questa creatura sono stati riportati nel corso dei secoli da pescatori, marinai e residenti locali. I primi resoconti risalgono al 1638 e ci sono stati vari altri avvistamenti documentati nei secoli successivi. Mentre molti avvistamenti sono stati attribuiti a errori di identificazione di altre creature marine o a fenomeni naturali, alcuni credono che il serpente di mare di Gloucester possa essere una specie sconosciuta di serpente marino o una creatura sopravvissuta dai tempi antichi.
Giganti marini
Lo squalo bianco è il predatore degli oceani per eccellenza, con la possibilità di inghiottire 15 kg di carne in un solo boccone e fino a un paio di centinaia in un unico pasto. Il più grande mai pescato pesava circa 1.208 kg e misurava 6,4 metri di lunghezza ed è stato catturato in Australia, nel 1959.
Sembra piccolo rispetto ai 2000 kg del pesce luna più grande mai pescato, al largo delle coste del Kamogawa, in Giappone, nel 1996. È attualmente nel Guinness World Record come pesce osseo più pesante mai pescato, ma non è stato mangiato perché potenzialmente tossico.
Il più grande tonno rosso fu catturato nel 1979 in acque canadesi, con un peso di 678 kg e la lunghezza di 3,3 metri, è invece stato venduto per il consumo: la carne di tonno rosso è altamente pregiata, soprattutto in Giappone.
La rubrica Assaggini è destinata ai ragazzi dagli otto anni in su e alle loro curiosità sul mondo alimentare
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