La scrittrice 82enne, già vincitrice del premio Strega europeo nel 2016, è autrice, tra gli altri, di Una vita di donna 1988, L’occupazione 2002, Gli anni 2008. Alla vigilia i favoriti erano Michel Houellebecq e Salman Rushdie
Il premio Nobel per la Letteratura 2022 è stato assegnato alla scrittrice francese Annie Ernaux. L’annuncio è stato dato dalla Royal Swedish Academy of Sciences di Stoccolma alle 13 di oggi, 6 ottobre, nell’ambito della 116esima edizione del premio.
Il comitato di premiazione scrive dal proprio account Twitter che Ernaux, autrice di più di trenta opere letterarie, nei sui lavori «esamina in modo coerente e da diverse angolazioni una vita segnata da forti disparità di genere, lingua e classe». Con “acutezza clinica” rivela «l'agonia dell'esperienza di classe, descrivendo vergogna, umiliazione, gelosia o incapacità di vedere chi sei».
L’autrice 82enne, già vincitrice del premio Strega europeo nel 2016, ha scritto, tra gli altri, Una vita di donna (1988), Gli anni (2008), L’occupazione (2002). In quest’ultima opera Annie Ernaux analizza “la mitologia sociale dell'amore romantico”. «Sulla base di appunti in un diario che registrano il suo abbandono da parte di un amante, confessa e attacca un'immagine di sé costruita su stereotipi». Con lei, commentano gli esperti dell’Accademia, «la scrittura diventa un'arma affilata per sezionare la verità».
Previsioni non rispettate
Secondo le volontà contenute nel testamento di Alfred Nobel, il premio per la Letteratura viene assegnato a una persona che «nel campo della letteratura mondiale si sia maggiormente distinta per le sue opere in una direzione ideale».
L’anno scorso a guadagnarsi il prestigioso riconoscimento fu il professore di letteratura tanzaniano Abdulrazak Gurnah, romanziere poco noto al grande pubblico, premiato per la sua riflessioni sugli effetti profondi del colonialismo. Nel 2020 toccò alla poetessa americana Louise Glück, il cui nome si incontra più spesso nei testi accademici che negli scaffali di una libreria. Per questa ragione, alla vigilia della premiazione le previsioni erano in favore di una firma di fama universale, come Michel Houellebecq o Salman Rushdie. L’Accademia di Svezia ha invece scelto il nome di Ernaux, che compariva nella rosa dei papabili ma non era considerata la favorita.
Le dichiarazioni di Ernaux
Dopo l’annuncio nel pomeriggio la scrittrice ha incontrato la stampa nella sede dell'editore Gallimard a Parigi: «Lotterò fino al mio ultimo respiro affinché le donne possano scegliere se essere madri o meno: la contraccezione e il diritto all'aborto sono un diritto fondamentale, la matrice della libertà delle donne». L’autrice, riferendosi alla situazione politica italiana e in particolare alle ultime elezioni, non si è risparmiata dal criticare l’estrema destra che «nella storia non è mai stata favorevole alle donne».
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