La sera in cui Mimì Caruso, 17 anni, ha iniziato a cantare sul palco di X Factor il brano Strange Fruit di Billie Holiday, la sua voce è arrivata dritta allo stomaco di molti. «Southern trees bear a strange fruit, blood on the leaves and blood at the root», cantava col suo timbro caldo come fosse una messa, il dolore degli schiavi d'America linciati.

Era la semifinale del programma, lei era vestita di rosso con un copricapo sulla testa, e quel pianto sembrava di sentirlo. «Ci tengo a questo pezzo. Racconta un'ingiustizia che non si dovrà ripetere», ha poi aggiunto senza retorica. E Paola Iezzi, dal bancone dei giudici le rispondeva: «Questo pezzo è pericoloso sia per la difficoltà tecnica, sia per il testo, che per il messaggio che tu incarni perfettamente. In questo momento sei un simbolo in un Paese che ha bisogno di una cantante come te».

La settimana dopo a Napoli, alla finale in Piazza del Plebiscito Mimì ha vinto con oltre 5 milioni di voti, superando di poco i Les Votives. Merito dell'interpretazione del brano Mi sei scoppiato dentro al cuore di Mina, che l'ha portata a inizio serata subito alta in classifica. E dell'inedito Dove si va, scritto per lei da Madame. Ma soprattutto della sua voce magica, che coinvolge chi l’ascolta..

Chi è e cosa dice

Ha solo 17 anni eppure parla, e soprattutto ascolta da adulta, questa ragazza originaria del Mali, ma cresciuta in Brianza da due genitori adottivi che l'hanno definita un dono. «Spero che la vittoria sia arrivata per la mia voce, non per le mie origini. Non voglio essere un simbolo, rappresento piuttosto un piccolo cambiamento», dice alla conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Reale.

«Quando ero piccola, non vedevo afro-italiani in tv e sono molto grata che i bimbi afro-italiani oggi sappiano che possono diventare quello che desiderano. Sono fiera di essere italiana come lo sono delle mie origini. E sono felice di rappresentare la comunità nera in una luce più tranquilla. Negli ultimi anni si sono fatti passi avanti in Italia, ma ancora non abbastanza: questo è un Paese meraviglioso che però deve guardare anche al futuro», aggiunge tutto d'un fiato.

La paura della politica è dietro l'angolo. E lo dichiara. «Agli altri vengono fatte domande sulla musica, a me sulla politica. Ma io voglio parlare dei miei progetti», commenta, ricordando il suo giudice Manuel Agnelli. «Sono fortunata ad avere avuto lui, non desideravo di più».

Nella prima puntata del programma la studentessa amante del blues aveva espresso il desiderio di visitare il Mali, la regione africana da cui proviene. Ma ora non smette di citare i genitori che l'hanno cresciuta e a cui dedica la vittoria. «Sono i primi a spronarmi. Non sarei qui se non fosse stato per loro. Sono grata di avere intorno a me persone che mi amano per quello che sono», anche se poi confessa che la prima chiamata dopo la proclamazione l'ha fatta alla sua migliore amica.

La rinascita

La finale di X Factor è stata la più vista delle ultime quattro stagioni con un milione e 765 mila spettatori, in crescita del +51 per cento rispetto all'anno scorso, confermando la rinascita del programma. Al punto che sono stati già annunciati i casting per la prossima edizione, la numero 19.

La stanchezza c'è, la sera prima la vincitrice ha ballato, ma soprattutto conversato a lungo con i compagni di avventura nella discoteca di Posillipo dove di teneva l'after party. Ed è rimasta con loro fuori all'aperto, in maglietta, dove si fumava. Non ha lasciato la festa fino alle 6, e con lei Achille Lauro –  l'unico giudice – e poi i suoi compagni di live Francamente, Lorenzo Salvetti, i Punkcakes, i Patagarri e i Les Votives.

Una serata liberatoria e memorabile in attesa che la vita di prima riprenda il suo corso. O forse no.

© Riproduzione riservata