Non guardare al passato con rabbia, cantano gli Oasis in Don’t look back in anger. Dopo l’annuncio della reunion più aspettata di sempre in Inghilterra, in queste settimane il duo di Manchester potrebbe dedicare il famoso brano a migliaia di fan rimasti a bocca asciutta dalla vendita dei biglietti per i concerti nel Regno Unito e in Irlanda.

Una vendita più simile a una roulette russa che a una normale operazione di botteghino. Tanto che in questi giorni, con l’apertura della vendita per i biglietti delle date in Nord America (tra Stati Uniti e Canada, date già tutte sold out) e in Australia, l’organizzazione della band ha cercato di colmare le lacune emerse a fine agosto.

A partire dallo stop al prezzo dinamico, che faceva alzare il costo dei biglietti durante la fase d’acquisto in base alle disponibilità.

Il mercato di domanda e offerta

Ma anche chi è riuscito ad accaparrarsi un ticket per gli show degli Oasis, pagando centinaia di sterline, deve ora provare a mantenere la calma mentre osserva i prezzi degli alloggi per i giorni dei concerti nelle città toccate dal tour.

Cambia poco se si tratta di Cardiff, Manchester, Londra, Dublino o Edimburgo. Scorrendo le principali piattaforme per cercare camere, appartamenti o b&b, infatti, si notano cifre altissime. Un aumento dei prezzi specifico per le notti vicine alle date previste. Nulla di così strano, se si conoscono le dinamiche che si innescano in casi simili, con eventi o spettacoli di grande portata previsti. «È il mercato, bellezza», si potrebbe dire traslando l’abusata citazione di Humphrey Bogart.

Certo è che soprattutto in alcune città c’è chi se ne approfitta. Come riportato da alcuni media britannici, infatti, si sono verificati episodi in cui alcune persone si sono viste cancellare la propria prenotazione, effettuata prima dell’ufficialità dei concerti e quindi a prezzi contenuti, da alcune strutture. Pronte poi a rimetterle in vendita a un costo maggiorato.

Una distorsione totale del mercato. Anzi, una vera e propria truffa. Come quella compiuta da alcune strutture arrangiate e messe a disposizione solo per le notti a ridosso dei concerti.

L’aumento dei prezzi degli alloggi 

Nei giorni successivi all’uscita dei biglietti, è bastato fare un giro sui principali portali per capire da vicino l’effetto dei concerti sulle prenotazioni di alloggi. Nella capitale del Galles, gli Oasis suoneranno il 4 e il 5 luglio 2025 al Millennium stadium. Per dormire, per esempio dal 3 al 6 luglio, la soluzione più economica è spendere circa 1.200 euro per una stanza di un hotel su Booking che in giorni normali, per esempio dall’1 al 4 luglio, costerebbe 750 euro.

Ma si arriva anche a un massimo di 9.300 euro, per una stanza da due in una guest house che, in condizioni normali (cioè sempre nei giorni senza concerto in un periodo simile) costerebbe sui 3.700 euro. Per non parlare degli appartamenti su Airbnb, i cui prezzi sono aumentati di circa il doppio se si prendono in considerazione le notti vicine al concerto rispetto ai weekend di giugno o agosto.

A Manchester la situazione è anche peggiore. Noel e Liam Gallagher faranno una serie di date nella loro città di origine: 11, 12, 16, 19 e 20 luglio. Una stanza da quattro in una guest house dal 10 al 13 luglio 2025 può costare fino a 5.200 euro, mentre la stessa, in un normale weekend sempre di luglio, come quello dal 24 al 27, costa 1.200. Costi più che quadruplicati.

Prendendo in considerazione gli stessi giorni, ma cambiando tipologia di alloggio e numero di persone, c’è a disposizione una villa da 16 posti che nel weekend dal 24 al 27 giugno costa circa 3.850 euro, mentre il weekend del primo concerto a Manchester si aggira sugli 8.300 euro.

Per le date di Londra, previste 25, 26 e 30 luglio, ma anche 2 e 3 agosto e 27 e 28 settembre, la situazione è migliore. Diverse strutture ricettive tendono ad aumentare i prezzi, ovviamente, ma la capitale inglese, prendendo in considerazione soprattutto i giorni vicini ai primi due concerti - cioè dal 24 al 27, offre più possibilità. Sono molti gli hotel o i b&b che infatti offrono stanze e appartamenti a prezzo invariato rispetto ad altri fine settimana estivi o di altri giorni della settimana. Lo stesso si può dire per Dublino, dove i fratelli Gallagher suoneranno il 16 e 17 agosto. Se alcuni alberghi e guest house irlandesi hanno fatto lievitare i prezzi, diverse strutture non hanno alzato i prezzi in maniera particolare.

A Edimburgo, invece, il costo per dormire è aumentato eccome nei giorni in cui soggiorneranno gli Oasis, ovvero venerdì 8, sabato 9 e martedì 12 agosto. Su 18 strutture scozzesi visualizzate, tra camere di hotel, guest house e appartamenti per diverse persone (da due a cinque), ben 16 hanno prezzi maggiorati e fanno pagare chi il doppio, chi il triplo, chi anche di più rispetto ad altri weekend o giorni della settimana.

Vicini al punto di rottura

Chiunque sia riuscito nell’impresa di prendere il biglietto di Liam e Noel ha messo in conto di sborsare centinaia, se non migliaia di euro, per assistere alle date nel Regno Unito o in Irlanda tra concerto, alloggio e altre spese. Cibo, trasporti o anche “cigarettes and alcohol”, per usare riferimenti gallagheriani.

Ma la sensazione è che la deriva dell’aumento dei costi generalizzato delle strutture ricettive a ridosso di eventi che attirano decine o centinaia di migliaia di persone stia giungendo a un punto di rottura. Così come l’incremento, negli ultimi anni assodato, dei prezzi dei biglietti per i concerti, non giustificabile solamente con l’inflazione.

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