Con una canzone dal titolo L’albero delle noci, Brunori Sas debutta al Festival di Sanremo. L’edizione 2025 del Festival si tiene da martedì 11 a sabato 15 febbraio e vede il ritorno alla conduzione di Carlo Conti, dopo il quinquennio targato Amadeus. A Domani aveva detto che non sarebbe andato al festival per non essere preso in giro dagli amici sulle chat in cui sono soliti commentare il Festival. Ma poi ha cambiato idea, raccontandoci il perché in un’intervista successiva.

«Vivo con grande emozione questa prima volta al Festival, con una gioia nel cuore anche inaspettata. Mi incuriosisce mettermi alla prova in uno dei pochi contesti veramente nazional-popolare rimasti in quest’epoca di frammentazione», ha detto Brunori Sas durante la trasmissione Sarà Sanremo. Parlando del brano L’albero delle noci, ha affermato: «Posso sintetizzarlo dicendo che parla della gioia e della rivoluzione che porta una nuova nascita e di come questa sia anche una rinascita».

A questo punto Carlo Conti gli ha chiesto quale fosse stata la sua di rinascita. «È stata quella di mia figlia Fiammetta, che è stata un motore. L’albero delle noci è una canzone che ovviamente prende a pretesto quella gioia incredibile, ma parla anche della paura che si prova in queste situazioni, di come spesso ci si senta anche inadeguati in quella linea sottile che separa l’essere genitori dal sentirsi ancora figli», ha concluso il cantante.

Il testo di L’albero delle noci

Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci
E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma
Io come sempre canguro fra il passato e il futuro
Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro
E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere
Faccio partite doppie persino col mio cuore
Come si può cadere in basso
Da una distanza siderale
Sono passati veloci questi anni feroci
E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave
E tu sei stata bravissima all’esame di maturità
Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità
Che tutto questo amore io non lo posso sostenere
Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore
E posso navigare anche in assenza di stella polare
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
Il buio che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele
E le persone buone portano in testa corone di spine
Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino
E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane
E a tutta questa felicità io non mi posso abituare
Perché conosco il sogno del faraone
Le vacche grasse e le vacche magre
E che si può cadere da una distanza siderale
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
La notte che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi
E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre
E tutta questa felicità forse la posso sostenere
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore
E posso navigare sotto una nuova stella polare

Il significato

L’albero delle noci è una canzone che parla della gioia e delle inquietudini che porta una nuova nascita, dedicata da Bronori Sas alla figlia di 3 anni Fiammetta, che ne storpia sempre le parole. «Si diverte a storpiare il ritornello con parole sue. E quando all’inizio canto “adesso splende una piccola fiamma” si indica con il dito e dice: “Sono io!”», ha raccontato l’artista. «Si parla spesso della felicità di diventare genitori, ma io volevo anche condividere la paura di sentirsi inadeguati, incapaci di sostenerla» ha spiegato il cantautore. L’albero di cui parla esiste davvero nel paesino in cui vive: «mi sono convinto che contenga le canzoni che scrivo, quindi volevo omaggiarlo».

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