Si intitola Fango in paradiso la canzone con cui Francesca Michielin si è guadagnata la sua terza volta al Festival di Sanremo. L’edizione 2025, che vede il ritorno alla conduzione di Carlo Conti dopo il quinquennio targato Amadeus, si tiene da martedì 11 a sabato 15 febbraio. Francesca Michielin raggiunge la notorietà con la vittoria della quinta edizione di X Factor nel 2012, di cui poi è stata conduttrice nel 2023.

Nella carriera sanremese della cantautrice e polistrumentista italiana ci sono due secondi posti. Il primo nel 2016, quando appena ventenne, ha partecipato per la prima volta con Nessun grado di separazione, affiancata dal maestro Beppe Vessicchio. Traccia che ha rappresentato l’Italia all’Eurovision, subentrando agli Stadio, vincitori di quell’edizione, che hanno rinunciato alla competizione europea. La seconda volta nel 2021 con Chiamami per nome, cantata in coppia con Fedez. A Sanremo, l’anno successivo, Michielin ha debuttato come direttrice d’orchestra durante l’esibizione di Emma Marrone. 

Tra i suoi successi anche la candidatura ai David di Donatello nella categoria Miglior canzone originale con il brano Nei tuoi occhi, colonna sonora del film Marilyn ha gli occhi neri con Stefano Accorsi e Miriam Leone.

Ai microfoni della Rai, ha detto: «In Fango in paradiso c’è del disagio, è una ballatona strappa lacrime. Struggente».

Il testo di Fango in paradiso

Dopo centomila lacrime
Le grondaie cadono
Non so se vorrei rifarlo da capo
Quasi speravo tu mi avessi tradito
Ti avrei scritto tutto in un messaggio
Ma non sapevo se ero in grado
Mi hai fatta piangere fuori dallo stadio
Ma avrei voluto fosse tutt’altro
E va bene
E va bene
E va bene così
Non mi aspetto niente di sensato
Come quei cartelli gialli per terra con su scritto
“Attenzione! Il pavimento è bagnato”
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita in un film
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Quante volte mi avrai fatto il cinema
Dentro a quel supermercato
Non so se l’avevi considerato
Che uno dei due sarebbe stato da schifo
Ma va bene
Va bene
Più o meno così
Non mi aspetto niente di sensato
Da chi l’edera la compra già finta e poi in estate la tiene su un balcone in un vaso
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Ma non lo so
Programmare un addio chiusi in macchina
Quasi zero poesia, solo pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di amarsi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà se ti vedrò in giro
Se avrai perso, se avrò vinto
Se c’è fango in Paradiso

Il significato

Fango in paradiso è una canzone intensa, impegnata. Francesca Michielin apre il suo cuore e espone tutta la sua fragilità. Racconta la fine di un amore, arrivato in modo istintivo, che ha portato «centomila lacrime» facendo luce sui postumi dolorosi di una separazione. «Durante le prove con l’orchestra non trattenevo le lacrime: non sto facendo un “compitino”, mi sento davvero coinvolta. Nella vita ho sempre cercato di essere rigorosa e impeccabile, stavolta voglio rischiare e abbracciare l’imperfezione».

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