Media arabi dicono che il successore di Nasrallah è stato ucciso nei raid a Beirut. Si rincorrono le voci su un attacco al regime degli ayatollah, prospettiva che gli Usa cercano di evitare
La tanto temuta escalation con l'Iran è ormai dietro l'angolo. Ieri si sono tenuti al ministero della Difesa a Tel Aviv colloqui con rappresentanti di paesi alleati di Israele per coordinare l'azione contro Teheran. In precedenza, funzionari americani in una conversazione con dei media israeliani, hanno stimato che l'attacco israeliano all'Iran sia «imminente». Intanto sta arrivando in Israele il capo del Comando militare centrale Usa, il generale Michael Kurilla.
Intanto, il presidente francese, Emmanuel Macron, si è svegliato dal torpore e si è espresso a favore dello stop alle forniture di armi a Israele che vengono utilizzate nel conflitto a Gaza. «Credo che oggi la priorità sia tornare ad una soluzione politica, smettere di consegnare le armi per condurre i combattimenti a Gaza», ha detto il presidente alla radio France Inter, aggiungendo che «la Francia non ne fornisce».
Saffiedine ucciso?
Secondo fonti citate da una tv saudita, il successore in pectore di Hasan Nasrallah, Hashem Safieddine, sarebbe stato ucciso dopo gli attacchi aerei israeliani nella periferia sud di Beirut. Inoltre, secondo la tv israeliana Channel 12 le autorità libanesi stanno verificando se il generale iraniano Kaani delle forze Quds dei pasdaran sia rimasto ferito in uno degli attacchi israeliani su Beirut.
Il generale Ismail Kaani, nominato comandante delle forze Quds dopo l'assassinio di Qassem Soleimani nel 2020, è responsabile di tutti i gruppi affiliati all'Iran in Medio Oriente. Questo sarebbe un ulteriore grave smacco per Khamenei.
Aere dall’Iran
Un volo della compagnia iraniana Qeshm Fars Air proveniente da Teheran e diretto in Libano o in Siria è tornato indietro nello spazio aereo iracheno nelle prime ore di ieri. L'Idf ha affermato che il loro «blocco militare» nello spazio aereo e ai valichi di frontiera del Libano continuerà, per molto tempo.
I commando dell'esercito israeliano hanno demolito diversi tunnel di Hezbollah che venivano utilizzati per avvicinarsi al confine israeliano nel Libano meridionale. Inoltre l'Idf ha dichiarato di aver colpito durante la notte un centro di comando e un gruppo di Hezbollah che stavano operando dentro una moschea adiacente all'ospedale Salah Ghandour, nel sud del Libano. La postazione, dice l'Idf, veniva usata per attaccare Israele.
L'Idf ha reso noto che prima del raid dell'Aeronautica i residenti sono stati informati che si dovevano spostare.
La sorte di Sinwar
Alti funzionari statunitensi hanno dichiarato al New York Times di credere che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, sia vivo e stia ancora prendendo decisioni cruciali per Hamas. L'informazione arriva dopo che alcuni funzionari israeliani avevano messo in dubbio nelle ultime settimane che fosse vivo. Gli ufficiali statunitensi riconoscono anche che non c'è «nessuna prova definitiva che sia vivo».
Israele non ha dato garanzie all'amministrazione Biden sul fatto che puntare agli impianti nucleari iraniani sia escluso. Lo riporta la Cnn citando un funzionario dell'amministrazione, secondo il quale è «davvero difficile dire» se Israele utilizzerà l'anniversario dell'attacco del 7 ottobre per vendicarsi.
Le parole di Trump
Israele dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani. Lo ha detto Donald Trump, nel corso di un comizio in North Carolina. «La risposta doveva essere: colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi», ha detto il tycoon a chi gli chiedeva cosa pensasse della risposta data dal presidente americano Joe Biden sulla possibilità che lo Stato ebraico colpisca gli impianti atomici di Teheran.
Biden si è detto contrario e nelle ultime ore ha frenato anche sul colpire i giacimenti petroliferi. «Se lo faranno, lo faranno. Scopriremo quali sono i piani» di Israele, ha aggiunto Trump. Il governo israeliano, secondo quanto riferito da Biden, non ha ancora definito la sua risposta all'attacco dell'Iran.
Infine, l'esercito israeliano ha reso noto di aver colpito in un raid aereo «terroristi che operavano all'interno di un centro di comando e controllo nella Striscia di Gaza» situato «in un complesso che in precedenza fungeva da scuola, la Ahmad al Kurd, nell'area della Striscia di Gaza centrale».
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