Vincenzo Zaccheo che vuole riconquistare la storica roccaforte della destra è sostenuto dall’ex sottosegretario che voleva intitolare un parco della città al fratello di Mussolini e l’appassionato di videogiochi che pubblicizzava farmaci alternativi contro il Covid
Negli ultimi giorni la campagna elettorale per le amministrative a Latina è entrata nel vivo, con la presentazione delle liste a sostegno del candidato uscente, Damiano Coletta, primo sindaco di sinistra nella storia della città, e di quelle che appoggiano Vincenzo Zaccheo, 74 anni, ex Msi e già due volte sindaco della città.
L’ex sottosegretario
Ad appoggiare quest’ultimo, in città si sono presentate due figure piuttosto controverse. Il primo è Claudio Durigon, ex sottosegretario della Lega e storico leader della destra cittadina, arrivato domenica in un albergo della città per partecipare alla presentazione dei due candidati della Lega al consiglio comunale. Particolare curioso: il nome di Durigon non era sul volantino promozionale dell’evento.
Durigon è diventato ormai una figura politica controversa. La scorsa settimana si è dovuto dimettere dall’incarico di sottosegretario per aver proposto di cambiare il nome di un parco intitolato a Falcone e Borsellino e sostituirlo con quello di Arnaldo Mussolini, fratello del Duce.
La proposta ha causato forti polemiche, che alla fine hanno spinto Durigon alle dimissioni, anche perché la destra cittadina e i suoi legami con la criminalità organizzata sono stati oggetto di numerose indagini della magistratura (un ex sindaco e un deputato eletti in città sono stati arrestati negli ultimi anni, insieme a decine di boss, funzionari comunali e imprenditori locali).
No-green pass
L’altro candidato controverso è Cristiano Aresu, 41 anni, commerciante e appassionato di videogiochi romano che ieri è intervenuto sul palco dove è stata presentata la candidatura a sindaco di Zaccheo del centrodestra.
Aresu aveva un momento di notorietà nazionale quando a marzo dell’anno scorso, nelle prime settimane di pandemia, ha pubblicato un video in cui parlava delle proprietà curative dell’Avigan, un farmaco che, sosteneva, aveva grandi capacità curative contro il Covid-19.
Secondo Aresu, il farmaco aveva evitato il lockdown in Giappone e non veniva utilizzato in Italia per i soliti «giri di mazzette».
Il video è diventato virale e di Aresun e le sue teorie si è parlato sui giornali e in numerose trasmissioni televisive. In realtà l’utilità dell’Avigan contro il Covid non è mai stata dimostrata e il farmaco non è mai stato utilizzato in modo massiccio per contrastare gli effetti del coronavirus, nemmeno in Giappone.
Oggi Aresu è coordinatore del movimento Rinascimento del deputato di Forza Italia e critico d’arte Vittorio Sgarbi, che a Roma appoggia la candidatura di Enrico Michetti. Sgarbi, lui stesso un fermo oppositore del green pass e uno scettico dei vaccini, lo ha notato all’epoca del suo video sull’Avigan ed è stato uno dei più attivi nel rilanciarlo.
Negli ultimi mesi, come coordinatore di Rinascimento, Aresu ha partecipato a numerose manifestazioni No-green pass e la sua pagina Facebook è un concentrato di scetticismo nei confronti dei vaccini e di strizzate d’occhio ai No-vax.
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