Nel day-after del voto tedesco, il dato che fa più rumore è la debacle della Cdu – 24,1 per cento – dopo l’addio di Angela Merkel. Spd al 25,7 per cento, Scholz strizza l’occhio a Verdi e Fdp. La Linke resta in parlamento anche senza aver superato lo sbarramento. Bundestag da record: 735 membri
Nel day-after delle elezioni in Germania, il dato che fa più rumore è la debacle dell’Unione dei partiti conservatori Cdu e Csu, che dopo aver “perso” la guida di Angela Merkel – ritiratasi dopo 16 anni di cancellierato – ha registrato anche il risultato peggiore della sua storia. Il conteggio ufficiale provvisorio della Commissione elettorale federale ha dato la Spd di Olaf Scholz al 25,7 per cento, la Cdu-Csu di Armin Laschet al 24,1 per cento, i Verdi di Annalena Baerbock al 14,8 per cento, i liberali di Fdp all’11,5 per cento, l’estrema destra AfD al 10,2 per cento e la sinistra radicale Linke al 4,9 per cento.
Governo entro Natale?
Per la prima volta dal Dopoguerra i due maggiori partiti tedeschi sono entrambi sotto il 30 per cento, ma la Spd esulta per quella che, rispetto al 2017, viene considerata una resurrezione. I socialdemocratici, come anche i conservatori, rivendicano la cancelleria e dunque l'incarico di provare a costruire una coalizione. In tutto questo Verdi e liberali della Fdp, rispettivamente terzo e quarto partito, diventano il vero ago della bilancia per capire che volto avrà il prossimo governo.
Per la formazione del nuovo esecutivo potrebbero volerci settimane – si è parlato di un governo entro Natale – e Merkel resterà al timone fino a quel momento. Se si dovesse andare oltre il 17 dicembre, Merkel batterebbe intanto il record di Helmut Kohl diventando la leader rimasta al potere più a lungo nel Paese.
Dilemma coalizioni
Al momento, le opzioni più probabili sembrano essere una coalizione “semaforo” (cioè Spd, Verdi e Fdp), nel caso in cui a nominare il cancelliere sarà il partito socialdemocratico, o una coalizione “Giamaica” (cioè Cdu/Csu, Verdi e Fdp), nel caso in cui a guidare il nuovo esecutivo sarà Laschet. Il tutto se verrà confermato, come si ritiene adesso, che non si voglia una riedizione della Grosse Koalition tra Cdu e Spd.
Bisogna «andare avanti veloci», i Verdi e i liberali dell'Fdp «vogliono sapere molto rapidamente cosa vogliamo». Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel parlando al suo partito, la Cdu, secondo quanto riporta la Bild. Il leader della Cdu, Laschet, ha detto che il blocco conservatore è «pronto per colloqui di coalizione con Fdp e Verdi». Il candidato cancelliere ha ammesso anche una responsabilità personale nel deludente risultato ottenuto alle elezioni in Germania, aggiungendo che è necessario un processo di rinnovamento.
Il candidato cancelliere dell'Spd, Olaf Scholz, si è espresso a favore di una coalizione “semaforo” con i liberali dell'Fdp e i Verdi: «Tre partiti hanno vinto ieri e hanno così ricevuto il mandato» di formare un nuovo governo, ovvero «Spd, Verdi e Fdp», ha detto l’attuale ministro delle Finanze parlando alla sede dei socialdemocratici a Berlino. La Cdu-Csu, ha aggiunto Scholz, «deve andare all'opposizione».
Anche i Verdi spingono per non entrare coalizione con la Cdu: «La gente vuole Olaf Scholz come cancelliere, non Armin Laschet», ha detto il manager federale Michael Kellner in un'intervista ad Ard Morgenmagazin.
Christian Lindner, leader dell'Fdp, ha affermato che «le esplorazioni preliminari» per i colloqui sulla futura coalizione di governo tedesca saranno con i Verdi. In conferenza stampa dopo una riunione dei vertici del partito, secondo i media tedeschi, ha aggiunto di ritenere il suo partito come uno dei vincitori alle elezioni: «Abbiamo fatto campagna in modo molto indipendente per i nostri valori fondamentali, abbiamo messo al centro il valore della libertà, ci siamo schierati per il progresso economico di ogni singolo individuo e del nostro Paese nel suo insieme».
Bundestag da record: 735 membri
Record di deputati al Bundestag. Secondo i risultati preliminari resi noti dall'ufficio elettorale federale la camera bassa del Parlamento tedesco avrà 735 membri. Si tratta del numero più alto mai registrato, in crescita rispetto ai 709 della precedente tornata elettorale del 2017.
Spd vince a Berlino
L'Spd vince anche le elezioni amministrative a Berlino. La socialdemocratica Franziska Giffey, ex ministra della Famiglia, sarà la nuova sindaca. Il partito ha raggiunto il 21,4 per cento dei voti. Al secondo posto i Verdi, che hanno ottenuto il loro miglior risultato finora in un'elezione nella capitale con il 18,9 per cento. Seguono la Cdu con il 18,1, la Linke con il 14t, l'AfD con l'8 e i liberali dell'Fdp con il 7,1 per cento.
Linke sotto il 5 per cento, ma resterà in parlamento
La Linke tedesca è entrata nella camera bassa del Parlamento (Bundestag), nonostante non abbia raggiunto la soglia del 5 per cento richiesta, fermandosi al 4,8, perché è riuscita a vincere tre collegi elettorali nelle elezioni federali di domenica. Il partito di sinistra ha registrato un notevole calo rispetto alla precedente tornata elettorale del 2017 in cui aveva incassato il 9 per cento dei voti.
Spd vince nel collegio-fortezza di Merkel
È andato alla Spd in Germania il collegio elettorale di Vorpommern-Rügen - Vorpommern-Greifswald I, in cui Angela Merkel dal 1990 ha vinto per otto volte di fila il mandato diretto. Lo riporta Die Welt, riferendo che la candidata Spd Anna Kassautzki si è affermata con il 24,4 per cento sul candidato Cdu Georg Günther, che si è fermato al 20,6 per cento, e su quello della AfD Leif-Erik Holm, che ha ottenuto il 20,1 per cento.
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