La Ford lanciata in una via del centro, due morti e dieci feriti di cui quattro in condizioni gravi
Il conducente è un cittadino tedesco con problemi psichiatrici e un passato nell’estremismo
Una Ford Fiesta lanciata a grande velocità sulle persone che stavano passeggiando nel centro di Mannheim, seconda città per dimensioni del Land sudoccidentale del Baden-Württemberg, e teatro già a fine maggio di un attentato politico. Ieri mattina la vettura è finita sulla via Planken, dove nel periodo di carnevale si trovano numerosi foodtruck e altre bancarelle uccidendo due persone e ferendone altre dieci, di cui quattro in modo grave. Tre, due adulti e un bambino, sono state portate al policlinico universitario della città in condizioni serie.
La polizia ha condotto nel centro città un intervento in grande stile, raccomandando in un primo momento alla cittadinanza di tenersi lontano dalla zona dell’incidente e annullando l’invito solo nel tardo pomeriggio. Per il momento, però, la polizia non vuole parlare di movente politico, nonostante tracce nel suo passato che collocano il proprietario della vettura nello spettro dell’estrema destra.
Il conducente dell’auto, Alexander S., è stato arrestato quasi immediatamente: durante l’arresto, riferiscono diverse testate tedesche, si sarebbe ferito in maniera grave tentando di spararsi in bocca con una pistola scacciacani. Si tratta di un quarantenne di Ludwigshafen, in Renania-Palatinato, regione non lontana da Mannheim: inizialmente qualche testata segnalava un passato psichiatrico.
La Welt e lo Spiegel riferiscono infatti che nel 2018 l’uomo è stato indagato per aver mostrato simboli riconducibili all’ambiente dell’estrema destra, ma non è chiaro come si sia concluso lo sforzo investigativo. Ad agosto scorso avrebbe chiesto cure ospedaliere, raccontando che si era svuotato addosso una tanica di benzina per darsi fuoco.
Tanti precedenti
L’incidente si inserisce in una serie ormai lunga di episodi simili: dopo Solingen, nei mesi che hanno preceduto le elezioni di due domeniche fa la Germania è stata scossa da numerosi attentati. Intorno a Natale, si è consumato il dramma di Magdeburgo, a seguire l’accoltellamento di Aschaffenburg, poi la corsa sulla folla – di nuovo con una macchina, in quell’occasione una Mini – di Monaco. Atti commessi da persone con background migratorio e in alcuni casi – il più clamoroso quello di Magdeburgo – già segnalati alle autorità della polizia.
Da Berlino ha parlato il cancelliere uscente: «Siamo di nuovo in lutto con Mannheim. Di nuovo siamo in lutto con i familiari delle vittime di una violenza insensata e ci preoccupiamo dei feriti. Non possiamo accettarlo. Ringrazio di cuore le forze dell’ordine. Ai testimoni oculari auguro grande forza per metabolizzare le loro esperienze».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il suo probabile successore Friedrich Merz: «La vicenda di Mannheim ci colpisce. I miei pensieri sono con le vittime e i loro familiari. L’episodio – e anche i gesti terribili degli ultimi mesi – ci ricordano che dobbiamo fare tutto il possibile per evitarne altri. La Germania deve tornare a essere un paese sicuro. A questo obiettivo lavoreremo con tutta la convinzione possibile».
A esprimere solidarietà anche Emmanuel Macron: «La Francia è al vostro fianco» ha scritto il presidente francese su X. Anche la premier Giorgia Meloni ha espresso cordoglio e solidarietà. «I tentativi di destabilizzare le Nazioni democratiche non prevarranno ed è nostro impegno tenere alta la guardia contro qualunque forma di violenza».
Nel corso della giornata si sono poi recate sul posto diverse autorità. La ministra dell’Interno Nancy Faeser ha annullato la sua partecipazione alla sfilata del “Lunedì delle Rose” a Colonia, momento clou del carnevale in città. «Salvare vite umane, prendersi cura dei feriti e avviare le prime indagini da parte delle autorità di Mannheim sono ora le massime priorità», ha sottolineato il suo portavoce. Anche il governatore del Land del Baden-Württemberg, il verde Winfried Kretschmann, ha raggiunto a stretto giro Mannheim.
Benzina sul fuoco
Nonostante a differenza degli altri casi la polizia non stia valutando per i momento la pista politica, sulla notizia si è subito avventata l’estrema destra di AfD.
L’ex eurodeputato Maximilian Krah – oggi deputato neoeletto al Bundestag – ha commentato immediatamente i fatti precisando su X che «l’immigrazione di massa è mortale». «Renderemo questo paese di nuovo sicuro ovunque possiamo. Per questo motivo c'è solo l'AfD. Perché è buona e sicura per la Germania», ha scritto invece la sezione dell’AfD di Hannover.
Il sindaco di Mannheim Christian Specht ha parlato di «un attacco su persone pacifiche» che «ci scuote tutti profondamente».
«I nostri pensieri sono con i morti e i feriti, i loro familiari e amici», si legge in una nota. Le autorità di Mannheim hanno anche fatto annullare le manifestazioni di carnevale ancora in programma. Nel frattempo, a Düsseldorf ha sfilato un carro che ritrae Alice Weidel come la strega di Hänsel e Gretel che si sporge dalla casa di marzapane della AfD.
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