L’incendio boschivo continua a bruciare l’Attica e a minacciare la capitale greca Atene per il terzo giorno. Le autorità hanno ordinato l’evacuazione di un’altra cittadina costiera, Nea Makri, mentre è arrivata la conferma della morte di una persona: secondo quanto riporta la Bbc, si tratterebbe di una donna di 63 anni, il cui corpo è stato trovato all’interno di un negozio nella città di Vrilissia, un’area che era stata sottoposta all’ordine di evacuazione. Sono rimasti feriti cinque vigili del fuoco e altre 66 persone sono state curate per le ferite riportate.

Le fiamme, partite domenica pomeriggio a circa 35 chilometri a nord-est di Atene e alimentate da forti venti, hanno raggiunto 25 metri di altezza e il fronte ha superato i trenta chilometri. La nube di fumo che lunedì copriva la capitale si è diradata questa mattina, ma la minaccia ad abitazioni, aziende e scuole nei dintorni della città più popolosa della Grecia è ancora molto forte. Sono migliaia le persone evacuate e le autorità – fa sapere il ministro per la Crisi climatica e la Protezione civile Vassilis Kikilias – hanno messo in salvo 45 aree. 

«Quaranta ore dopo lo scoppio dell’incendio estremamente pericoloso a Varnava, possiamo affermare che non c’è un fronte attivo, solo focolai sparsi», ha dichiarato Kikilias, precisando che all’operazione di spegnimento stanno partecipando 702 vigili del fuoco, supportati da 27 squadre di commando forestali, 199 veicoli e 35 unità aeree, tra cui 17 aerei e 18 elicotteri, tre dei quali sono stati utilizzati per il coordinamento.

Aiuti dall’estero

ANSA

Alle forze messe in campo dalle autorità nazionali, si aggiungeranno gli aiuti di diversi paesi europei, richiesti dalla stessa Grecia attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue. Un primo contingente di 91 soccorritori è partito questa mattina dalla Francia, riporta Afp. Sono parte dei circa 180 vigili del fuoco e soccorritori e 55 camion inviati come rinforzi, come ha annunciato lunedì il ministro francese, Gerald Darmanin. 

Il supporto non diventerà operativo prima di mercoledì: il viaggio via terra richiede ai soccorritori francesi di raggiungere prima il porto di Ancona e di imbarcarsi per raggiungere il paese via mare, una traversata che richiederà circa 24 ore. Parigi ha inoltre annunciato la partenza di un altro contingente di 90 vigili del fuoco, atteso anch’esso per oggi. 

Da Brindisi sono invece in partenza, a bordo della nave Europalink della Grimaldi, parte degli aiuti inviati dall’Italia: secondo quanto riporta Ansa, il Centro operativo nazionale in coordinamento con la Protezione civile europea sta inviando due moduli operativi per l’antincendio boschivo costituito da circa 35 unità. A questo supporto si aggiungono due canadair, decollati questa mattina dall’aeroporto di Ciampino.

A Francia e Italia, si aggiunge il supporto di altri paesi come Repubblica Ceca, Romania, Serbia e Turchia.

Intanto l’Unione europea ha lanciato la produzione di 12 aerei antincendio, che andranno a rinforzare la flotta permanente rescEu e potranno diventare operativi rapidamente qualora un paese venisse colpito da gravi incendi. A finanziare l’operazione, in base agli accordi firmati da alcuni paesi membri con la Canadian Commercial Corporation, la Commissione europea e le riserve saranno ospitate da Croazia, Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna.

Il commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, lo ha definito «un momento storico per la protezione civile europea in questi tempi di crisi climatica» e ha evidenziato il lavoro «instancabile» dell’Unione. Ma la consegna del primo lotto è prevista per la fine del 2027. Mentre altri dieci aerei antincendio saranno acquistati direttamente dai governi nazionali per rafforzare le loro flotte.

Opposizioni 

L’operato del governo di centro destra del primo ministro Kyriakos Mitsotakis è stato duramente criticato: il leader del principale partito di opposizione Syriza, Stefanos Kasselakis, ha chiesto di avere accesso ai dati, spiegando di aver visto in azione solo tre aerei per contrastare l’incendio e non i 35 citati dai funzionari, scrive il Guardian. «Il popolo greco merita di sapere la verità», ha detto Kasselakis.

Kikilias ha risposto alle critiche dicendo che le autorità hanno fatto tutto ciò che era umanamente possibile. «Dallo scoppio dell’incendio di domenica il tempo impiegato per intervenire via aerea è stato di cinque minuti, mentre con i camion dei pompieri di sette minuti», ha detto il ministro.

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