L'ultimo punto della mozione approvata domenica dall'assemblea generale straordinaria dell'Associazione nazionale magistrati proclama «l'indizione, in relazione all'iter parlamentare di discussione del ddl di riforma costituzionale, di una o più giornate di sciopero per sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli della riforma».

Nel documento approvato durante l’assemblea generale straordinaria, l'Anm «esprime un giudizio fortemente negativo sulla riforma costituzionale dell'ordinamento giudiziario che non è una riforma della giustizia, che non sarà né più veloce né più giusta, ma una riforma della magistratura che produrrà solo effetti negativi per i cittadini».

Il documento approvato è il passo finale di una giornata in cui le toghe hanno scelto di fare "fronte comune" contro la separazione delle carriere, doppio Csm e l'istituzione di un'alta corte come organo di disciplina.

Durissimo anche il presidente Giuseppe Santalucia. «La magistratura è pesantemente attaccata sotto il fuoco di parte, di buona parte, della stampa e dei media, che la feriscono con ogni genere di accuse, per poi addebitarle di aver perso la fiducia dei cittadini, fiducia esposta in larga misura all’azione corrosiva delle loro intemerate sulla politicizzazione, sulla ostilità al governo, sul collateralismo partitico, sulla pratica giudiziaria costellata di errori» ha detto durante il suo intervento nell'Aula Magna della Cassazione. «Tutto ciò è reso possibile dall’insofferenza che settori importanti della politica ostentano nei confronti della giurisdizione» ha continuato.

«Dai test psico-attitudinali al serissimo, e da noi non sottovalutato, capitolo dell’errore giudiziario, nulla è affidato alla riflessione e al costruttivo approfondimento e ogni tema è usato per l’incessante opera di sfaldamento della credibilità dell’ordine giudiziario - ha sottolineato Santalucia -. Di fronte a questo progressivo deterioramento del quadro, la magistratura potrà continuare ad aver fiducia e coltivare speranza soltanto se saprà mantenere, anzi rafforzare, la presenza e la vitalità dell’associazionismo».

La risposta della destra

Polemiche dalla maggioranza, che vede ne messaggio il tentativo di politicizzare la giustizia. Per Enrico Costa di FI «è il solito tentativo di condizionare il Parlamento che sta esaminando il ddl». Il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri ha alzato il tiro: «Sono i Santalucia che rendono un'Italia peggiore, ma siamo noi che la renderemo migliore. Con Landini, Santalucia e i magistrati che boicottano il Parlamento e il governo l'Italia rischia di fare dei passi indietro». La mobilitazione prevede anche «una sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui pericoli di questa riforma, che, sia a livello centrale che locale».

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