Il nostro giornale aveva raccontato dei contributi pubblici assegnati dall'Assemblea regionale siciliana a due associazioni riconducibili alla madre del deputato regionale. Il meloniano aveva anche rivolto frasi minacciose al collega Ismaele La Verdera (gruppo Misto), che le ha rese pubbliche: «Vittima di una gogna mediatica, non ho mai minacciato nessuno in vita mia»
Sostiene di essere finito al centro di «una gogna mediatica» ma di potere fare «piena chiarezza su ogni aspetto delle accuse con la massima trasparenza e serenità»: intanto Carlo Auteri – numero due dei Fratelli d’Italia nell’Assemblea regionale siciliana, fedelissimo di Manlio Messina, il vicecapogruppo alla Camera vicino alla presidente del Consiglio – si è auto-sospeso dal partito di Giorgia Meloni «per tutelare il buon nome della comunità e della politica che rappresento».
Nei giorni scorsi, con un’inchiesta firmata da Stefano Iannaccone e Nello Trocchia, Domani aveva raccontato dei contributi pubblici (100mila euro in un caso, 25mila nell’altro) assegnati dall'Assemblea regionale siciliana a due associazioni, Progetto Teatrando e Abc. La prima risulta avere sede legale a Sortino (Siracusa), allo stesso indirizzo della residenza di famiglia di Auteri. Della seconda, la madre di Auteri è presidente del consiglio direttivo.
Inoltre, Domani ha pubblicato anche l’audio delle frasi minacciose che il deputato regionale di Fratelli d’Italia ha rivolto, nella toilette del parlamento siciliano, al collega Ismaele La Vardera, che le ha rese pubbliche. Nei giorni precedenti La Vardera aveva portato la vicenda dei finanziamenti, ma senza fare il nome del meloniano.
La decisione di autosospendersi dal partito di Meloni, rivela il deputato regionale, è arrivata dopo un confronto con il responsabile dell'organizzazione del partito Giovanni Donzelli.
Le scuse a La Vardera
«Chiedo scusa per le parole che ho rivolto a La Vardera - ribadisce Auteri -. Sono stato inseguito da lui per una settimana. All'interno del Parlamento, negli assessorati. Chiedeva informazioni su dove dormissi, poi ha offeso mia madre e ho reagito in maniera scorretta. Non ho mai minacciato nessuno nella mia vita. Da 25 anni mi sono sempre occupato di cultura».
Sui fondi che sono stati assegnati alle associazioni - e sui quali la Corte dei Conti ha aperto una istruttoria dopo avere acquisito una segnalazione sui metodi di stanziamento - Auteri sostiene di non aver mai firmato alcun emendamento e di avere solo «proposto alla deputazione catanese di sostenere un teatro», aggiungendo che in «quel maxi emendamento sono inserite le richieste di tutti i partiti».
Il meloniano si sente «vittima di una situazione strumentalizzata, dove dettagli e tempistiche sono stati riportati in modo parziale». Nonostante l'auto-sospensione dal partito, Auteri non scioglie il nodo sulla sua permanenza o meno nel gruppo parlamentare di FdI all'Ars affidandosi alle decisioni dei suoi colleghi. «Per quanto mi riguarda nel momento in cui ha detto di auto-sospendersi da FdI automaticamente è fuori dal gruppo», afferma però il presidente dei deputati di FdI all'Ars, Giorgio Assenza.
«Sono scioccato. Mentre io posso dimostrare che lui mi ha minacciato, lui sta distogliendo da minacce gravissime. Non dovrebbe auto-sospendersi, dovrebbe lasciare il Parlamento - replica Ismaele La Vardera -. Lui ha fondato l'associazione, una persona come lui dovrebbe ritirarsi a vita privata, non fare il deputato».
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