«Siete morti». Beppe Grillo non le manda a dire e finalmente si leva dalle scarpe i sassolini che si portava appresso da un po’. In un video in cui si palesa alla guida di un carro funebre accompagnato dall’Inno alla gioia, spara contro Giuseppe Conte ad alzo zero e lo accusa di aver ignorato lui e le sue idee. «Sono il custode dei grandi valori del Movimento, ormai scomparsi». 

Il fondatore racconta di aver cercato a più riprese l’ex presidente del Consiglio e non averlo mai trovato né avuto risposte sulle sue proposte. «Vi parlo come garante e custode dei grandi valori del Movimento Cinque stelle. Valori scomparsi in questi 3 anni. Io come garante non intervenivo in nulla, tutti i progetti che inviavo al Mago di Oz (Conte, ndr) non arrivavano mai a nulla perché non si faceva trovare. Gli ho mandato una cinquantina di progetti, meraviglio, ma non si è fatto più trovare».

Il futuro

Ciononostante si dice «ottimista» sulla ripetizione del voto sulle questioni statutarie che comincia giovedì e si concluderà domenica. Ma auspica che la classe dirigente attuale del Movimento stia lontano dal suo simbolo: «Vedere questo simbolo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Fatevi un altro simbolo, andate avanti e fate le vostre cose. Il Movimento è stramorto, ma è compostabile. L'humus che c'è dentro non è morto». 

E poi, la critica alla prima votazione indetta da Conte: «Hanno votato meno della metà degli iscritti. Avete già deciso e io ho già perso, lo so. Ma sono ottimista perché questo Movimento aveva un'identità straordinaria». Una convocazione alle urne «fatta per mandare via me, i due mandati e la situazione del presidente. Sono state fatte 20 domande per coprire quelle tre».

Riferendosi a Conte, ha aggiunto: «Il modo di comportarsi di Oz è stata la carta vincente per disintegrare il Movimento nella sua identità». E trasformarlo «in un partitino progressista» con «giochini» sulle alleanze «che neanche la democrazia Cristiana», come l’appoggio dei candidati dem in Liguria ed Emilia-Romagna in cambio dell’appoggio del «”ch’agg fa” con l’autobus (Roberto Fico, ndr) in Campania». «Conte soffre di una sindrome compulsiva di ripetizione a specchio».

L’annuncio si conclude con una raccomandazione ecumenica: «Andate a votare, se avete voglia, o andate per funghi. Non mi offendo, non vi conosco neanche più. Ma noi siamo quelli che aspettavamo di essere. Questo movimento avrà un altro decorso, che ci siate o no». Ma poi rilancia: «Ho un'idea, ve la svelerò dopo. Non finisce qui», facendo intendere che la farà sapere appena chiusa la pratica con Conte. 

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