Claudio Barbaro sarà in Sardegna per discettare a una tavola rotonda dal titolo “Il dogma ambientale” con Alberto Prestininzi, professore consulente per il Ponte sullo Stretto e negazionista del mutamento climatico. L’evento «oltre i muri del conformismo e del politicamente corretto» è stato organizzato dal sindaco che Meloni vorrebbe candidato presidente della regione
Verdi all’estero e negazionisti neri in patria. Mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni vola alla Cop28 di Dubai a parlare di clima da oggi fino a sabato, e il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin presidia il vertice internazionale per tessere legami ecologisti, il sottosegretario all’Ambiente in quota Fratelli d’Italia Claudio Barbaro sarà in Sardegna per discettare alla tavola rotonda dal titolo “Il dogma ambientale”.
Con lui al panel Alberto Prestininzi, professore tra i più in vista dopo che Matteo Salvini lo ha nominato coordinatore del tavolo tecnico sul Ponte sullo Stretto. Ma già noto per essere tra i primi firmatari della petizione internazionale che afferma che «l’emergenza climatica non esiste».
«Me ne frego!»
L’incontro è orchestrato da due big isolani di FdI. La kermesse dal titolo “Ideario 23” è voluta dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e dall’addetto stampa regionale Fabio Meloni, direttore artistico, che con la premier condivide l’area politica ma nessuna parentela. Entrambi interverranno all’evento.
Truzzu non solo è primo cittadino di FdI, ma è l’uomo a cui la presidente sta pensando come candidato per il centrodestra della regione Sardegna. “Il” Meloni sul suo profilo X si descrive così: «Sardo doc, nutro per la politica una forte passione, eredità di una datata, intensa e convinta militanza». Su quello Facebook ha come immagine di copertina l’esclamazione «Me ne frego» di dannunziana memoria, collocata su fondo nero con due fasce tricolore.
Per chiarire la linea, oltre al presunto dogma sull’ambiente, l’incontro precedente è direttamente focalizzato sulla presentazione del libro di Prestininzi Dialoghi sul clima in cui il tecnico mette in discussione gli avvertimenti dell’International panel on climate change dicendo che «contrariamente a quello che viene creduto e propagandato» c’è estrema incertezza, e addossando la colpa dell’aumento delle temperature non alle emissioni di CO2, su cui il consenso scientifico è unanime, ma alla «naturale evoluzione climatica».
Il direttore artistico Meloni, intervistato dall’Unione Sarda, si vanta di aver organizzato un festival «oltre i muri del conformismo e del politicamente corretto».
Le competenze
Il duo sottosegretario ed esperto si esprimerà con la moderazione di Maria Antonietta Spadorcia, oggi vicedirettrice del Tg2 – ma chiede di essere chiamata “vicedirettore” – vicina a Fratelli d’Italia; e del giornalista Mediaset, Francesco Vecchi.
Prestininzi non ha bisogno di presentazioni, visto che prima del suo ruolo tecnico ne aveva uno televisivo molto solido di opinionista negazionista. «Protestare contro la crisi climatica», diceva a Quarta Repubblica, «è come protestare contro il sorgere del sole. Il pianeta Terra non è mai stato bene come adesso». Parole che arrivavano dopo che l’Emilia-Romagna era stata travolta dall’alluvione. Meno noto nel settore il sottosegretario, anche perché Barbaro ha trovato la sua vena ambientale in occasione della formazione del governo. Prima, infatti, come si legge nel suo curriculum, è stato ai suoi esordi responsabile dell’ufficio legale e studi del Centro nazionale Fiamma, e dal 1993 al 1997 consigliere comunale di Roma per il Movimento sociale italiano. Da allora ha sviluppato la sua passione: lo sport. Responsabile degli affari generali dei Campionati mondiali di nuoto Roma ’94, consulente per gli eventi sportivi, dal 1994 a oggi presidente delle Associazioni sportive e sociali italiane, dal 2009 al 2013 membro del Consiglio nazionale del Coni e fino al 2020 amministratore unico della Ssd Asi Fitness & More, una società di gestione impianti sportivi. Ma poi è arrivata la vittoria alle elezioni del 25 settembre, e Barbaro è diventato sottosegretario all’Ambiente, con deleghe sulle aree marine, la biodiversità, la fauna e le associazioni ambientaliste. Unica traccia della vita precedente, la gestione delle attività sul Protocollo d’intesa tra il ministero, il Coni e Sport e salute. Poche le uscite notevoli nel suo nuovo ruolo, se si esclude la difesa implicita di Marcello De Angelis, tramite un like al suo capo segreteria Ettore de Conciliis de Iorio.
In un post Conciliis de Iorio spiegava che, per l’ex portavoce del presidente della regione Lazio Francesco Rocca, è «diritto degli uomini liberi esprimere un dissenso», riguardo la sentenza sulla strage di matrice neofascista di Bologna del 1980.
In tema ambientale, Barbaro appena nominato sottosegretario assicurava di «non avere totem». Passava poi a mettere in discussione l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 paesi membri dell’Onu: «Presenta 17 obiettivi principali e qualcosa come 190 sotto-obiettivi. Qualcosa da rivedere c'è all'interno di quella massa enorme di indicazioni». E concludeva ancora: «Non sono assolutamente da prendere come un totem incontestabile».
Tutte dichiarazioni espresse in un convegno organizzato dalla società di consulenza Eikon Strategic Consulting Italia, in collaborazione con il Gruppo Adnkronos, dove Barbaro nel 2020 era stato a sua volta consulente (ma per lo sport). Il ministro Pichetto, di Forza Italia, alla Cop si è portato la viceministra della Lega, Vannia Gava.
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