L’italiana eletta al parlamento europeo tra le liste di Alleanza verdi e sinistra gode dell’immunità parlamentare e stava scontando gli arresti domiciliari in un appartamento a Budapest, dopo 15 mesi di detenzione in carcere. Bonelli e Fratoianni: «Finalmente!»
La polizia ungherese ha tolto intorno alle 13 di oggi, 14 giugno, il braccialetto elettronico a Ilaria Salis: ora l’italiana eletta al parlamento europeo è libera, dopo aver scontato dallo scorso 23 maggio gli arresti domiciliari in un appartamento a Budapest e oltre 15 mesi in carcere.
La richiesta di scarcerazione era stata depositata dal suo legale ungherese, Gyorgy Magyar, dopo la sua elezione come eurodeputata nelle liste di Alleanza verdi e sinistra con oltre 175mila preferenze. Da rappresentante europea, Salis gode automaticamente dell’immunità parlamentare. Le autorità ungheresi dovrebbero fare esplicita richiesta all’eurocamera per continuare a tenere in detenzione l’italiana. Potrebbe rientrare in Italia entro lunedì 17 giugno, giorno del suo quarantesimo compleanno. Salis era in attesa della proclamazione e quindi dei documenti che certificassero il suo status di parlamentare europea.
Le reazioni
«Finalmente! Siamo felici della notizia che giunge da Budapest», hanno dichiarato in una nota congiunta Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs.
«Ora l'europarlamentare Ilaria Salis ora può tornare in Italia e potrà svolgere la sua nuova funzione a cui l'hanno indicata centinaia di migliaia di elettori. Il nostro grazie va a tutti e a tutte coloro, che come noi, in questi mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta nelle carceri di Orban. Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli. La aspettiamo».
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