Il capo dello stato, in visita in Campania da qualche giorno, è andato alla messa tenuta da don Patriciello nella chiesa del Parco verde: «Garantire ai ragazzi un futuro di lavoro e impegno». In mattinata colloquio con il sindaco Manfredi. Il parroco: «Questa comunità non ha chinato la testa. Lo stato non è più distante»
«Accolgo l’invito di don Patriciello con un certo imbarazzo a parlare alla fine della messa, ma lo faccio volentieri e lo ringrazio per l'opera che presta e per questa magnifica celebrazione. Caivano è una comunità importante e i miei auguri non sono solo per l'anno che è appena cominciato, ma anche per il futuro, particolarmente dei bambini e dei ragazzi perché su di loro sono le speranze che la comunità di Caivano ha a cuore. L'esigenza che tutti avvertiamo è garantire ai bambini e ai ragazzi un futuro di crescita di impegno, di benessere, di cultura e di impegno professionale. Ed è questo l'augurio che rivolgo a tutta la comunità».
Nella mattina di oggi, domenica 5 gennaio, i fedeli presenti alla celebrazione di mezzogiorno nella chiesa del Parco verde di Caivano, hinterland a nord di Napoli, hanno ricevuto la visita a sorpresa del capo dello stato, Sergio Mattarella.
«Sono queste le esigenze che tutti avvertiamo: garantire lavoro, impegno, crescita, benessere, cultura, impegno», ha detto ancora il presidente della Repubblica. Al termine della cerimonia eucaristica, il capo dello stato ha posato per una foto ricordo con don Patriciello e altri fedeli ai piedi dell'altare.
Mattarella è in visita privata dal 2 gennaio a Villa Rosebery, residenza presidenziale a Napoli e, nella giornata di sabato si è recato anche nella chiesa di Santa Chiara, nel centro storico della città.
Nella mattina di domenica ha avuto anche dei colloqui con il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi.
Don Patriciello: «Questa comunità non ha chinato la testa»
Sorpresa e allo stesso tempo gioia è stata espressa dal parroco che proprio alla vigilia di Natale non ha celebrato messa a causa del clima teso che c'è stato dopo lo sgombero di 36 famiglie da alloggi che occupavano da anni senza titolo. Il capo dello stato si è accomodato al secondo banco. E dietro i fedeli - non tantissimi - giunti per la messa di mezzogiorno.
«Abbiamo nella vita due possibilità - ha detto Patriciello nella sua omelia - di essere galline, sempre con la testa abbassata, alla ricerca di vermiciattoli per riempire solo il ventre o di essere aquile che non si accontentano mai. Ed è la comunità del Parco verde che non ha abbassato la testa e oggi noi vogliamo appartenere a questa seconda categoria, vogliamo essere delle persone che non si accontentano mai».
Al termine della messa, don Patriciello ha raccontato di essere stato avvisato dell’arrivo di un ospite d’eccezione, «ma non pensavo al presidente della Repubblica», ha aggiunto. «Ha detto quello che disse già il 21 settembre del 2021 ai ragazzi nostri che andarono al Quirinale: “Guardate avanti, coraggio, non vi scoraggiate qualcosa di bello succederà” e qualcosa di bello sta succedendo, con tutto quello che c'è stato in questi in questi mesi».
Con le sue parole, Mattarella «ci ha incoraggiato a continuare - dice ancora il parroco - a continuare perché lo stato c'è. Nelle periferie per troppo tempo non si è visto, adesso invece si vede». E ricorda di aver detto al presidente come in un articolo avesse scritto “lo Stato è un signore distinto, ma distante”. Oggi possiamo dire che lo Stato è un signore distinto, ma non più distante».
«Adesso vediamo adesso che cosa succederà, anche in seguito - conclude Patriciello - perché nessuno deve sentirsi solo. Siamo italiani, siamo europei, pretendiamo di essere italiani e europei».
Manfredi: «Grazie a Mattarella per la vicinanza»
«Ringrazio il presidente Mattarella per le parole di apprezzamento e vicinanza al nostro territorio. É sempre un grandissimo onore accogliere il capo dello stato e trovare sostegno e condivisione per i tanti progetti in campo per le città e per le nostre periferie», ha scritto su X il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Il prefetto di Napoli: «Segnale importantissimo»
Il video dell’intervento di Mattarella è stato condiviso sui social da alcuni fedeli presenti alla messa. Insieme a lui c’era anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari: «L'iniziativa del presidente della Repubblica, che ringrazio di cuore per la sua visita è un segnale importantissimo – ha detto il prefetto ai giornalisti presenti -. È lo Stato che qui si è fatto presente attraverso il presidente ed è bello sentirci tutti come comunità. La comunità vive di leggi, di legalità non di soprusi o prepotenze, vive delle leggi dello Stato. Sono segnali verso la normalizzazione di questi territori, l’iniziativa di Mattarella va in questa direzione e rappresenta un grande segno di speranza per i giovani».
Il prefetto ha voluto anche esprimere «un grazie di cuore al governo, ai tanti ministri ministri che sono venuti qui per le tante attività che sono in corso». Infine ha auspicato che il senso della legalità «sia il senso comune di ogni ragazzo, di ogni giovane ma anche dell'intera comunità».
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