Durante le audizioni in parlamento davanti alle commissioni competenti, il ministro delle Infrastrutture tratteggia i suoi piani per il futuro e fa il bilancio sullo stato di salute del Pnrr
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha ammesso che sui 47 investimenti previsti dal Pnrr da realizzare entro le scadenze fissate dal piano «ci sono diverse criticità».Salvini lo ha detto confrontandosi per la prima volta con le due commissioni competenti di Camera e Senato sulle linee guida che ha intenzione di seguire durante il suo mandato. In quest’occasione ha anche parlato di Tav, ponte sullo stretto e della volontà di sostenere con un sottosegretario con delega agli aeroporti la soluzione del dossier Ita, che però cade in capo ad altri ministeri.
I problemi del Pnrr riguardano «le sperimentazioni sull'idrogeno in ambito ferroviario e stradale» relative all'«approvvigionamento sul mercato di mezzi ad idrogeno. Sugli interventi ferroviari» ci sono «ritardi su quasi tutte le procedure, perlopiù rilevate alle mancate autorizzazioni di sovrintendenze e delle commissioni per l'impatto ambientale».
A rendere l’attuazione del piano più difficile ci sarebbe anche l’aumento dei prezzi. Ci sarebbero quindi 3,2 miliardi in legge di Bilancio per via della «revisione dei prezzi; si attua così un meccanismo di compensazione per tutte le stazioni appaltanti per evitare il blocco della realizzazione delle opere».
I fondi del dipartimento della coesione
Oltre alle criticità legate al Pnrr, Salvini ha aperto anche il tema delle risorse assegnate al suo ministero dal dipartimento della coesione: si tratta di 21,4 miliardi di euro, di cui sono impegnati soltanto 8,8 miliardi.
Salvini ha promesso di cercare una soluzione. «Di concerto con il ministro Fitto stiamo studiando delle iniziative nominative amministrative per salvare le risorse del Fondo destinate a finanziare gli interventi più maturi dal punto di vista progettuale o procedurale» ha detto.
I progetti del cuore
Ma il ministro non perde occasione per rilanciare gli obiettivi su cui nelle prime settimane di incarico ha insistito di più. Per quanto riguarda l’alta velocità, Salvini promette passi avanti a breve: «Il 13 dicembre ci sarà una riunione intergovernativa Italia-Francia al Mit sulla Tav, il ministro francese sarà in collegamento e io in presenza. Voglio essere fiducioso, i programmi sono assolutamente seguiti».
Il progetto all’epoca del governo gialloverde era stato uno dei punti di maggiore discordia tra Lega e Movimento 5 stelle, che attraverso l’azione del ministro Danilo Toninelli aveva rallentato molto la realizzazione del progetto.
Salvini non dimentica anche il Ponte sullo stretto, per cui ha già convocato i presidenti di Calabria e Sicilia nelle ultime settimane e per cui ha intenzione di chiedere anche finanziamenti europei. «È un'opera non più rinviabile e di assoluta strategicità per l'Italia e l'Europa» ha detto in audizione.
Ita e i porti
Nessuna informazione aggiuntiva sulla situazione della compagnia di bandiera Ita, che attualmente è in cerca di un nuovo potenziale acquirente interessato dopo il passo indietro di Msc. «Ita non è un dossier che è sui nostri tavoli. Chiederò al ministro Giorgetti» ha detto Salvini, che però ha annunciato che «ci sarà un sottosegretario, un viceministro con delega agli aeroporti» e che la compagnia «fa parte del futuro del paese».
Durante l’audizione il leader del Carroccio ha toccato anche il tema dei porti, di cui «penso se ne occuperà qualcuno di genovese». Il pensiero corre al suo viceministro Edoardo Rixi, che proviene proprio dal capoluogo ligure.
«L’attenzione del ministero è massima sui porti. Lavoreremo a una riforma della governance. I porti devono rimanere pubblici. Vigileremo su tutte le operazioni finanziarie e societarie che riguardano i terminal dei Porti innanzitutto per salvaguardare la sicurezza nazionale» ha concluso Salvini, anticipando domande su eventuali situazioni simili a quella del porto di Amburgo, che aveva creato un caso in Germania per la cessione di una percentuale di uno dei terminal a una società statale cinese.
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