Uno dei temi più utilizzati dai partiti, soprattutto del centrodestra, per intercettare voti e preferenze è l’immigrazione. Ecco i programmi a confronto
Mancano poco meno di due settimane alle elezioni politiche del 25 settembre e nella campagna elettorale ricorrono periodicamente polemiche e proposte. Uno dei temi più utilizzati dai partiti, soprattutto del centrodestra, per intercettare voti e preferenze è l’immigrazione. Salvini e Meloni hanno un’idea decisa sul tema ma diversi partiti mantengono una posizione ambigua. La ong Sea Watch ha fatto chiarezza mettendo a confronto i programmi su diversi temi che riguardano il settore migratorio:
Corridoi umanitari
I corridoi umanitari sono solo alcuni dei tanti modelli di accoglienza usati dagli stati europei e permettono l’evacuazione dei migranti da un paese in maniera sicura e controllata attraverso dei voli regolari. Tra i partiti, gli unici che menzionano il tema all’interno dei loro programmi elettorali sono il Partito democratico, Unione popolare e l’alleanza Azione-Italia Viva di Carlo Calenda e Matteo Renzi.
Stop agli accordi migratori con la Libia
+Europa, l’Alleanza Verdi-Sinistra e Unione Popolare sono invece a favore per interrompere gli accordi migratori con la Libia. Accordi firmati dal ministro dell’Interno Marco Minniti nel 2017 con l’obiettivo di fermare le partenze dal paese nord africano in cambio di aiuti economici e la fornitura di motovedette alla guardia costiera libica. Più volte i migranti hanno denunciato casi di violazioni di diritti umani commesse dagli agenti libici durante le intercettazioni in mare. Il tema non è presente nel programma del centrodestra e del Partito democratico.
Riforma dei Cpr
La riforma dei centri di permanenza per i rimpatri, considerati luoghi inidonei da parte di associazioni e ong per l’accoglienza dei migranti è presente invece tra le proposte dell’Alleanza Verdi-Sinistra e nel programma di Unione popolare.
Soccorso di stato
Sempre Alleanza Verdi-Sinistra, Unione Popolare e il terzo polo (Calenda-Renzi) sono invece favorevoli a una nuova missione di soccorso in mare gestita dallo stato italiano. Una missione come quella di Mare nostrum con la quale sono state salvate centinaia di persone nel Mediterraneo centrale in seguito ai naufragi che hanno colpito i gommoni e le imbarcazioni su cui viaggiavano.
Riforma degli accordi di Dublino
+Europa, Alleanza Verdi-Sinistra, il terzo polo e il Movimento Cinque stelle vogliono superare gli accordi europei che prevedono l’accoglienza dei migranti nel paese di primo approdo in cui vengono registrati. Un testo che penalizza sia i migranti, molti dei quali non si fermano nel primo paese di cui arrivano ma hanno intenzione di raggiungere i loro famigliari in altri parti d’Europa, ma anche gli stati bagnati dal Mediterraneo in quanto per motivi “fisiologici” sono tra i paesi che ricevono un alto numero di persone.
Ius Scholae
I partiti sono invece più divisi sulla riforma della cittadinanza per i cittadini nati in Italia da genitori stranieri o che hanno compiuto gli studi in Italia. Attualmente la proposta dello Ius Scholae è ferma, gli ultimi governi non sono riusciti ad approvarla per via della ferma opposizione del centrodestra in parlamento.
Nei programmi online il Movimento Cinque stelle, il Pd, +Europa, l’Alleanza Verdi-Sinistra, il terzo polo e Unione popolare hanno intenzione di approvare lo Ius Scholae, mentre si oppone in blocco il centrodestra.
Legge Bossi-Fini
Il centrosinistra e Unione popolare vogliono anche superare la legge Bossi-Fini del 2002, che lega il permesso di soggiorno a un lavoro effettivo, espulsioni con accompagnamento alla frontiera e l’uso delle navi della Marina per contrastare il fenomeno migratOrio. Il tema non è presente invece nei programmi del M5S, del terzo polo e del centrodestra.
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