L’ad ha ceduto la direzione della radiofonia, che aveva conservato nonostante il suo ruolo alla guida dell’azienda a Flavio Mucciante, storico numero due della struttura. Da sabato 10 agosto sarà anche presidente in quanto consigliere anziano
Con una comunicazione interna Roberto Sergio ha comunicato di aver lasciato la direzione della radiofonia. L’ad uscente della Rai lascia così la poltrona che l’ha fatto crescere all’interno dell’azienda e che ricopre dal 2016.
Il posto andrà ad interim al vicedirettore Flavio Mucciante, già oggi facente funzioni di Sergio da quando da via Asiago ha traslocato al settimo piano di viale Mazzini. L’interpretazione predominante è che si tratti di una scelta di opportunità in vista della data del 10 agosto: in quella data infatti saranno effettive le dimissioni di Marinella Soldi, presidente uscente del servizio pubblico. Con la vacatio, a ricoprire quell’incarico fino a settembre, quando i tre leader di maggioranza dovrebbero confermare l’accordo preliminare stretto questa settimana, sarà proprio Sergio, in qualità di consigliere anziano del cda. Accumulare troppi incarichi – resta da assegnare anche la direzione ad interim di Rtv, l’azienda di San Marino – rischia di essere controproducente per Sergio. Il tema dell’opportunità si riaprirà anche quando si tornerà a parlare degli audit. Nella lista delle indagini interne c’è anche quella che riguarda lui stesso in relazione alla vicenda di assunzioni sospette: la direzione riporta al consiglio d’amministrazione.
L’ad resta in corsa per l’incarico di direttore generale, per il quale la Lega – che l’ha ottenuto da FdI – deve ancora scegliere il proprio nome. Accanto a quello di Sergio, che ha accumulato esperienza nell’ultimo anno ma non è considerato un uomo d’area dai leghisti, nei ragionamenti tornano anche i manager interni Marco Cunsolo e Maurizio Fattaccio.
© Riproduzione riservata