Alle difficoltà sul fronte dell’energia bisogna dare una risposta su scala europea, dice il presidente della Repubblica. Intanto il leader leghista se la prende con le sanzioni alla Russia
In una fase complessa della crisi energetica, il messaggio che il presidente della Repubblica italiano fa arrivare a Cernobbio rilancia l’integrazione europea. «È necessaria e urgente una risposta europea all’altezza dei problemi. I singoli paesi non possono rispondere con efficacia alla crisi», ha detto Sergio Mattarella.
Questioni di bilancio
Le parole di Mattarella arrivano nei giorni in cui si discute a livello nazionale sulla risposta da dare al caro energia. Il premier Mario Draghi resiste alle pressioni che arrivano da destra per uno scostamento di bilancio, in attesa anche del vertice dei ministri Ue previsto il 9 settembre. Questa mattina sul tema si è espresso anche il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, supportando la linea tenuta finora da Draghi: «L'intenzione del governo di non fare ulteriore debito mi pare più che giustificata», ha detto ai cronisti a Cernobbio.
Salvini e le sanzioni
«Qualcuno a Bruxelles ha sbagliato i conti: le sanzioni non stanno facendo male alla Russia ma alle nostre imprese e famiglie. Quindi evidentemente c'è qualcosa da ripensare», ha detto il leader leghista, impegnato nel suo tour elettorale. «Tanti imprenditori mi chiedono di valutare l'utilità delle sanzioni contro la Russia, perché è l'unico caso al mondo in cui le sanzioni per fermare le guerra, mettere in ginocchio un regime e bloccare gli attacchi non danneggiano i sanzionati ma danneggiano coloro che sanzionano: ci stanno rimettendo gli italiani e ci stanno guadagnando i russi", aggiunge Salvini». Anche ieri sera su Rete 4 Salvini ha messo in discussione le sanzioni a Mosca. «Le sanzioni che l'Europa, con l'Italia, ha deciso, funzionano? I numeri dicono che Putin ci sta guadagnando e l'Italia ci sta smenando. Chiediamo all'Ue di proteggere milioni di europei che altrimenti non hanno di che scaldarsi, di che fare la spesa».
Le parole di Mattarella
In apertura di giornata al Forum Ambrosetti di Cernobbio, in corso per tutto il weekend e crocevia della politica italiana, il presidente della Repubblica ha parlato del «vertiginoso innalzamento dei prezzi dell’energia, favorito anche da meccanismi irragionevoli e da squilibri interni tra i paesi europei». Questo è «uno dei nodi più critici del momento attuale», ha puntualizzato Mattarella. La risposta a suo dire non può che essere su scala europea: «L'Unione europea è il solo attore continentale che possa agire per calmierare i prezzi dell'energia, sostenendo le attività produttive, assicurando i servizi ai cittadini e, al tempo stesso, agendo sul terreno delle energie rinnovabili, confermando concreta solidarietà all'Ucraina».
Il presidente rilancia l’integrazione
Il discorso di Mattarella è un messaggio in due direzioni. La prima è concreta, e fa riferimento alla crisi energetica invitando le istituzioni europee a non indugiare e collocando in quella dimensione la risposta da dare. La seconda è un rilancio dell’integrazione europea, oltre la crisi. «L'Europa è chiamata, ancora una volta, a compiere un salto in avanti in determinazione politica, integrazione, innovazione».
Messaggio sul Pnrr
Un esempio di integrazione si è avuto con la pandemia, sottolinea il presidente: «Proprio la lotta alla pandemia è stata occasione di una svolta europea nel segno della solidarietà, della condivisione di rischi e benefici e della progettazione di interventi espansivi orientati all'innovazione, all'economia verde, all'equità sociale, alla crescita di competitività dei sistemi». Poi un messaggio che arriva anche ai politici nazionali in questi giorni pre-elettorali: «La puntuale attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza, che ogni paese è chiamato a realizzare, è fondamentale».
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