Dopo le tensioni dei giorni scorsi con il governo di Tel Aviv, Irlanda, Norvegia e Spagna hanno ufficialmente riconosciuto lo Stato di Palestina. «Si tratta di una decisione storica che ha un unico obiettivo» ovvero «contribuire a che israeliani e palestinesi arrivino alla pace», ha detto il premier spagnolo Sanchez. Il ministro degli Esteri israeliano ha attaccato duramente il governo di Madrid: «Si fa complice degli appelli al genocidio degli ebrei», ha scritto su X Katz.

Sono 140 su 193 gli Stati delle Nazioni Unite che hanno riconosciuto ufficialmente uno stato palestinese. Finora solo la Svezia, tra i membri europei, aveva preso questa decisione, dieci anni fa, mentre altri paesi dell’Ue – soprattutto centrorientali – lo avevano fatto prima del loro ingresso dell’Unione. Nelle prossime settimane potrebbero muoversi anche agli paesi europei: a fine marzo Malta e Slovenia avevano fatto una dichiarazione congiunta sull'intenzione di riconoscere la Palestina.

Sul piano militare, invece, i tank israeliani sono da questa mattina nel centro di Rafah, nel giorno successivo al raid dell’Idf che ha causato oltre 40 morti nel campo profughi di Tal-Sultan che sarebbe dovuto essere un territorio sicuro. La comunità internazionale ha criticato duramente Netanyahu. «Un tragico incidente», lo ha definito il premier israeliano. «Ma la guerra va avanti», ha aggiunto. Questa notte un altro bombardamento dell’aviazione israeliana ha causato sette vittime nella città del sud della Striscia.

PUNTI CHIAVE

13:53

L'Irlanda ha riconosciuto ufficialmente la Palestina

12:57

Anche la Norvegia ha riconosciuto ufficialmente la Palestina

12:56

La Spagna ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina

16:16

È salito a 21 il bilancio delle vittime del nuovo raid israeliano a Rafah

È salito a 21 il numero delle vittime «nel nuovo raid di Israele sulle tende a Rafah». Lo ha riferito Haaretz che cita «fonti sanitarie della Striscia».

13:53

L'Irlanda ha riconosciuto ufficialmente la Palestina

Dopo Norvegia e Spagna, anche l'Irlanda ha ufficialmente riconosciuto lo Stato di Palestina. 

Sono oltre 140 su 193 gli Stati membri dell'Onu che riconoscono la Palestina come Stato. Fino ad oggi solo la Svezia lo aveva fatto da membro comunitario, 10 anni fa. Il riconoscimento di alcuni paesi dell'Europa centrorientale risale a prima della loro adesione all'Unione europea. A fine marzo anche Malta e Slovenia avevano fatto una dichiarazione congiunta sull'intenzione di riconoscere la Palestina.

12:57

Anche la Norvegia ha riconosciuto ufficialmente la Palestina

Dopo la Spagna, anche la Norvegia ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina. E ha denunciato la mancanza di «impegno costruttivo» da parte di Israele per una soluzione a due Stati. 

«La Norvegia è stata uno dei più ferventi difensori di uno Stato palestinese per più di 30 anni», ha dichiarato il ministro degli Esteri Espen Barth Eide in un comunicato. «Il giorno in cui la Norvegia riconosce ufficialmente la Palestina come Stato è un giorno speciale per le relazioni Norvegia-Palestina». 

12:56

La Spagna ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina

Il consiglio dei ministri spagnolo ha ufficialmente approvato il riconoscimento dello Stato della Palestina. Lo ha riferito la portavoce del governo, Pilar Alegria, in conferenza stampa al termine della riunione ministeriale. «Come ha detto questa mattina il premier Pedro Sanchez siamo davanti a una giornata storica», ha detto Alegria, sottolineando che la posizione della Spagna rispetto alle pace è coerente «in Medioriente così come in Ucraina». «Il nostro Paese difenderà sempre la pace e la democrazia», ha aggiunto.

11:06

Media: tank israeliani nel centro di Rafah

Alcuni media palestinesi locali hanno riportato che i carri armati israeliani sono arrivati nel centro della città di Rafah. 

 

10:55

Tajani: «Riconoscere ora lo Stato di Palestina non aiuta la stabilità»

«Riconoscere già adesso lo Stato di Palestina, come fa la Spagna, non aiuta a garantire stabilità in quell'area e non può essere strumento di propaganda elettorale: lo Stato palestinese deve essere riconosciuto in primis da Israele e deve a sua volta riconoscere Israele, ben diverso è riconoscere l'autorità palestinese e inviare aiuti come fa l'Italia con il programma Food for Gaza». Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto a Ping Pong su Rai Radio1. «A guerra finita siamo pronti a inviare i nostri militari per una missione Onu volta a favorire lo Stato palestinese. Di certo i continui attacchi di Hamas non aiutano a calmare le acque», ha aggiunto. 

10:43

Israele contro la Spagna sul riconoscimento della Palestina

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz si è scagliato contro la decisione spagnola di riconoscere lo Stato di Palestina dicendo che Madrid «si fa complice degli appelli al genocidio degli ebrei». Su X, Katz ha scritto che la Guida suprema iraniana Ali Khamenei, la vice prima ministra spagnola Yolanda Diaz Perez e il leader di Hamas Yahya Sinwar «chiedono l'eliminazione di Israele e la creazione di uno Stato terrorista islamico palestinese dal fiume al mare». Il riferimento è alle parole pronunciate da Diaz a inizio maggio, quando in occasione di un discorso la vice premier spagnola disse: «La Palestina sarà libera dal fiume al mare».

 

10:41

Sanchez sul riconoscimento della Palestina: «Sarà una decisione storica»

«Nella riunione del Consiglio dei ministri di oggi il governo della Spagna approverà il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina», ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez. «Si tratta di una decisione storica che ha un unico obiettivo» ovvero «contribuire a che israeliani e palestinesi arrivino alla pace».  «Non è solo una questione di giustizia storica, con le aspirazioni legittime del popolo palestinese, ma una necessità perentoria se vogliamo ottenere la pace», ha aggiunto il premier spagnolo, sottolineando che questa «è l'unica maniera di avanzare verso la soluzione che tutti riconosciamo come l'unica possibile per ottenere un futuro di pace, uno Stato palestinese che conviva con lo Stato d'Israele in pace e sicurezza».

08:32

Spagna, Irlanda e Portogallo riconosceranno oggi lo stato palestinese

Spagna, Irlanda e Norvegia - come annunciato nei giorni scorsi - riconosceranno oggi formalmente lo Stato di Palestina. Una decisione - hanno ricordato i media in Israele - condannata dallo stato ebraico come «un premio» per Hamas in più di sette mesi di guerra e una mossa «unilaterale».

I media arabi oggi sottolineano il ruolo storico della Norvegia e della Spagna nel portare avanti gli sforzi di pace israelo-palestinesi: nel 1991, le due parti si sedettero insieme per la prima volta in una conferenza di pace di Madrid che aprì la strada agli accordi di Oslo del 1993. «Riconoscere lo Stato di Palestina significa giustizia per il popolo palestinese» ha detto ieri a Bruxelles il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares. È anche «la migliore garanzia di sicurezza per Israele e assolutamente essenziale per raggiungere la pace nella regione», ha affermato insieme ai suoi colleghi irlandesi e norvegesi.

07:45

Onu: «A Gaza oltre un milione di sfollati»

Sono oltre un milione le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case negli ultimi 20 giorni nella Striscia di Gaza: lo riferisce l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), riferendosi al periodo seguito all'inizio dell'attacco israeliano a Rafah, lo scorso 6 maggio. Secondo quanto riporta il canale all news del Qatar, al Jazeera, «pesanti combattimenti sono in corso nel campo profughi di Jabalia a sud della città di Gaza, nel nord del territorio palestinese, così come nel nord dell'area di Nuseirat nel centro di Gaza, e nella parte orientale di Deir al Balah, anch'essa nella zona centrale, e nella zona orientale e le aree centrali di Rafah nel sud di Gaza». L'Unocha segnala anche problemi nei rifornimenti per gli ospedali, che a causa dei confini chiusi non ricevono i farmaci da 12 giorni, con conseguenze soprattutto per i bambini che hanno bisogno di antibiotici e antiepilettici.

«Oltre il 5 per cento della popolazione di Gaza è stata uccisa, ferita o è scomparsa. Si stima che almeno 3.000 donne siano vedove, 10.000 bambini siano rimasti orfani, 17.000 bambini non accompagnati o separati e più di un milione di persone abbiano perso la casa» afferma l'agenzia Onu secondo quanto riporta al Jazeera. 

07:05

Le truppe israeliane tornano ad attaccare Rafah, sette morti

Nuovo attacco israeliano nella zona di al-Hashashin a Rafah. Fonti locali riferiscono di 7 persone uccise e altre 6 ferite nel bombardamento. Un uomo palestinese che ha assistito all’attacco ha riferito ad Al Jazeera: «Era una zona sicura che si era riempita di tende e sfollati. Improvvisamente, un missile è caduto sull'edificio, che era stato costruito usando alcuni blocchi e tubi metallici. Abbiamo visto persone per strada, sfollati e cittadini. Non c'erano combattenti o altro. Era una zona sicura».

 

07:01

L'Onu convoca una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza per Rafah

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha convocato per oggi una riunione di emergenza a porte chiuse dopo l'attacco a Rafah che ha causato la morte di decine di civili.

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