Due gaffe imbarazzanti rischiano di oscurare la conferenza stampa, in cui il presidente americano Joe Biden ha dato un’immagine tutt'altro che negativa.

Alla conferenza stampa andata in scena nella notte italiana al termine del vertice della Nato ha dato prova di chiarezza e convinzione in politica estera in quello che molti osservatori consideravano un test essenziale per il destino della sua candidatura. L'inquilino della Casa Bianca, appena un'ora prima del discorso di chiusura del summit dell'alleanza atlantica, ha però chiamato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «Putin» e, nel corso dell'evento finale, Kamala Harris «vicepresidente Trump».

Il presidente, però, nonostante gli appelli a ritirarsi che si sono moltiplicati nelle ultime ore, non ha intenzione di mollare. Biden è apparso più saldo in questa conferenza stampa che nel catastrofico dibattito del 27 giugno contro il suo predecessore repubblicano, da lui stesso definito «un errore». Il presidente si è comunque dichiarato anche disponibile a sovrapporsi a un test neurologico, se gli sarà richiesto.

Secondo quanto riporta la Cnn, però, sul futuro di Biden si starebbero interpellando anche Barack Obama e Nancy Pelosi. Entrambi hanno espresso preoccupazione perché pensano sia diventato più difficile per il presidente battere Donald Trump. Nessuno dei due e' del tutto sicuro di cosa fare. Secondo molti membri del Congresso, agenti e diverse persone in contatto sia con Obama che con Pelosi, la fine della candidatura di Biden sembra chiara e a questo punto è solo una questione di come andrà a finire.

Le parole del presidente

«Non sento i miei alleati che mi dicono: “Joe, non scappare”, li sento che mi dicono: “Joe, devi vincere”», ha detto. Il presidente si è dichiarato «determinato a candidarmi, ma penso che sia importante dissipare le paure» ha ammesso, ribadendo comunque di considerarsi «la persona più qualificata» per battere Donald Trump e sostenere l'Ucraina nel conflitto contro la Russia.

«Ho battuto Donald Trump una volta e lo batterò ancora» ha assicurato. «Lo sto facendo per finire il lavoro che ho iniziato» ha aggiunto, spiegando che «ci sono anche altre persone che potrebbero batterlo, ma è terribilmente difficile ripartire da zero».

© Riproduzione riservata