Il presidente americano, Joe Biden, ha cercato di superare i suoi problemi interni aprendo il vertice della Nato con un duro avvertimento dai toni da guerra fredda rivolto alla Russia di Vladimir Putin, il “nemico ritrovato”.

Un vertice, che celebra i 75 anni della Nato, costruito dal media team presidenziale per trasmettere fiducia nell’alleanza appena ampliata a Svezia e Finlandia che si è aperto con una celebrazione sfavillante a Washington e senza menzionare la delicata situazione del presidente. Biden è intervenuto per accogliere 38 capi di stato all’Andrew W. Mellon Auditorium, luogo della firma dell’originale trattato nel 1949.

Nel suo vibrante discorso di apertura del summit il presidente americano ha annunciato con toni da commander-in-chief dell’occidente liberale che i paesi dell’Alleanza doneranno all’Ucraina cinque nuovi sistemi di difesa aerea, di cui 4 Patriots.

Tra questi c’è anche l’Italia, con il sistema Samp-T sviluppato insieme alla Francia: «Usa, Germania, Paesi Bassi, Romania e Italia consegneranno all’Ucraina cinque sistemi strategici aggiuntivi per la difesa aerea nei prossimi mesi», ha detto Biden, ribadendo che con il sostegno della Nato «l’Ucraina può fermare Putin e lo fermerà». «I paesi della Nato hanno iniziato a trasferire gli F16 all’Ucraina», ha annunciato Antony Blinken, a margine del summit dell’Alleanza. «Proprio mentre stiamo parlando, il trasferimento all’Ucraina di Jet F16 da parte della Danimarca e dei Paesi Bassi è iniziato», ha annunciato il segretario di Stato americano.

«Sono grato agli Stati Uniti, alla Danimarca e ai Paesi Bassi per aver adottato misure concrete per rafforzare l’aeronautica ucraina con gli F-16», ha affermato Zelensky. Una mossa che ha spinto la Suddeutsche Zeitung a titolare: Missione degli F-16 in Ucraina prevista in estate.

Il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, ha detto che «tutti i paesi dell’Alleanza sono favorevoli all’adesione dell’Ucraina, ma è presto per stabilire i tempi». Stoltenberg, che verrà sostituito dopo 10 anni come segretario generale dall’ex premier dei Paesi Bassi, Mark Rutte, ha ricordato la crescente spesa militare degli alleati, con 23 paesi Nato su 32 che hanno raggiunto o superato il 2 per cento del Pil che, ha affermato, va vista come «soglia minima e non tetto».

Secondo il Financial Times solo 10 paesi hanno raggiunto l’obiettivo l’anno scorso, ma la Nato prevede che il numero salirà a 23 quest’anno. Non si prevede che la Spagna sia tra questi, (poiché nel 2024 spenderà solo l’1,28 per cento del Pil) insieme a Canada, Italia e Portogallo.

«Questi cinque sistemi di difesa aerea strategici contribuiranno a proteggere le città, i civili e i soldati ucraini», si legge nel comunicato congiunto firmato da Biden, dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, dalla premier Giorgia Meloni, dal primo ministro olandese Dick Schoof e dal presidente rumeno Klaus Iohannis, nonché dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La promessa di nuove batterie è arrivata dopo uno degli attacchi russi più pesanti sulle città ucraine, che lunedì ha ucciso almeno 38 persone. A Kiev, i missili russi hanno colpito un ospedale pediatrico oncologico, definito dall’Alto commissario Onu per i diritti umani in Ucraina, Danielle Bell, «un crimine di guerra» e da Biden «un terribile promemoria della brutalità della Russia».

Il testo finale

Secondo quanto riportato da Politico, il testo finale del vertice dovrebbe riportare che il cammino dell’Ucraina verso l’Alleanza atlantica è «irreversibile» e questo renderà impossibile per Trump cambiare eventualmente le cose.

L’accordo trasferirebbe il controllo del principale canale per la fornitura di aiuti militari e addestramento ucraino, Ukraine Defence Contact Group, sotto la Nato. Ma non sono novità significative verso l’adesione del paese invaso alla Nato. Includere l’Ucraina nell’Alleanza con un conflitto in corso è escluso poiché porterebbe la Nato in uno scontro diretto con Mosca e nessuno lo vuole. Il candidato repubblicano Donald Trump, che ha seguito da lontano il vertice, ha scritto sul suo social Truth: «Gli Stati Uniti sono quelli che stanno pagando di più per aiutare l’Ucraina», spetta all’Europa mandare a Kiev 100 miliardi di dollari per «pareggiare» con gli Usa. In ogni caso secondo il Washington Post i leader della Nato si sono mossi per «rendere l’alleanza a prova di Trump».

Il bilaterale Biden-Starmer

A margine del vertice Nato, Joe Biden, incontrerà il primo ministro britannico Keir Starmer, per i primi colloqui bilaterali da quando il suo partito laburista ha ottenuto una vittoria che ha posto fine a 14 anni di governo conservatore.

Il neo premier laburista ha indicato che l’Ucraina può utilizzare i missili Storm Shadow forniti dal Regno Unito per colpire obiettivi militari all’interno della Russia, confermando che avrebbe continuato la politica del precedente governo sull’uso delle armi a lungo raggio britanniche. Rispondendo a un giornalista dell’agenzia Bloomberg, Starmer ha concordato che spetta all’Ucraina decidere come utilizzare i missili Storm Shadow donati dal Regno Unito.

L’ex premier conservatore Sunak non lo aveva mai ammesso così chiaramente. Per il Cremlino è un «passo irresponsabile». Keir Starmer inviterà, secondo il Guardian, i paesi della Nato ad aumentare la spesa per la difesa in risposta alle crescenti minacce globali.

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