Il leader ha chiesto scusa alla popolazione per la scelta del presidente di imporre la legge marziale lo scorso 3 dicembre. «Mi scuso sinceramente con tutte le persone che hanno sofferto a causa dell'incidente della legge marziale», ha detto in televisione. Nel frattempo le forze dell'ordine sudcoreane stanno spingendo per interrogare il presidente accusato di insurrezione e abuso di potere
Il capo del partito al governo della Corea del Sud, Han Dong-hoon, ha annunciato le sue dimissioni dopo che il parlamento ha messo in stato di accusa il presidente Yoon Suk Yeol durante il fine settimana. «Lascio la carica di leader del People Power Party», ha detto in una conferenza stampa televisiva.
Il leader ha anche chiesto scusa alla popolazione per i fatti accaduti nelle ultime settimane: «Mi scuso sinceramente con tutte le persone che hanno sofferto a causa dell'incidente della legge marziale».
La Corte Suprema
Nel frattempo, La Corte Suprema della Corea del Sud ha iniziato la prima riunione per determinare se ricorrere all'impeachment nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol, sospeso dal suo incarico per il tentativo, fallito, di imporre la legge marziale lo scorso 3 dicembre.
La sospensione del presidente durerà massimo fino a 180 giorni, termine massimo entro quando la Corte Costituzionale deve decidere se confermare o meno lo stato di accusa approvato dal parlamento. La prima udienza della Corte si terrà il prossimo 27 dicembre.
Nel frattempo le forze dell'ordine sudcoreane, con la collaborazione del ministero della Difesa e di una agenzia anticorruzione, stanno spingendo per convocare il presidente, accusato di insurrezione e abuso di potere, per interrogarlo.
In caso di impeachment saranno convocate nuove elezioni nel paese.
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