L’uomo più ricco del mondo ha chiesto centinaia di milioni di dollari al governo americano, oltre quelli già ricevuti, per mantenere in funzione il sistema satellitare Starlink, importantissimo per i militari ucraini, ha rivelato la Cnn
Secondo un documento esclusivo ottenuti dalla Cnn, Elon Musk avrebbe richiesto al dipartimento della Difesa americano centinaia di milioni di dollari per continuare a mantenere in funzione il sistema di comunicazione Starlink in Ucraina.
Grazie a Starlink civili e militari ucraini possono utilizzare una connessione sicura ad alta velocità nonostante gli attacchi russi contro le infrastrutture comunicative del paese. La connessione a Starlink è centrale nelle comunicazioni militari, in particolare per la ricognizione tramite droni dotati di telecamere e il puntamento dell’artiglieria.
Gli ucraini hanno ricevuto in tutto circa 20mila terminal, di cui, secondo SpaceX, l’85 per cento è stato pagato da paesi alleati, come gli Stati Uniti e la Polonia – il più grande donatore singolo di dispositivi. Inoltre, il dipartimento della Difesa americano paga una quota dei costi di connessione della difesa. A questo va aggiunto la pubblicità gratuita e mondiale che il sistema di Musk ha ricevuto grazie al suo impiego in Ucraina e la possibilità per un prodotto nuovo di essere testato su vasta scala e in una verità di condizioni differenti.
Gli ucraini, in particolare i militari, hanno apprezzato moltissimo lo strumento. In un articolo del sito Politico, pubblicato lo scorso giugno, diversi militari ucraini hanno descritto l’importanza di Starlink nei combattimenti. «Grazie, Elon Musk», aveva detto ai giornalisti un artigliere ucraino intervistato nell’articolo. Poche settimane fa, l’alto comando ucraino ha fatto sapere che circa 500 terminali Starlink vengono perduti in combattimento ogni mese e ha chiesto a Musk e agli alleati di fornirne altri 8mila.
SpaceX chiede altri soldi
Ma secondo l’uomo più ricco del mondo, il gioco non vale più la candela. Nei documenti ottenuti da Cnn, SpaceX, la società di Musk che produce Starlink, sostiene di non avere più le risorse economiche per fornire nuovi terminali agli ucraini, né per fornire gratuitamente parte del servizio di connettività a tempo indefinito. Per questo la società chiede al Pentagono 120 milioni di dollari per coprire le spese di qui alla fine dell’anno e fino ad altri 400 milioni per il 2023.
I conti però non tornano. Nel documento, SpaceX sostiene di farsi carico del 70 per cento dei costi di connettività del sistema, che fissa a 4.500 dollari al mese per ogni singolo terminale. Ma sul sito di Starlink, il prezzo indicato per l’abbonamento mensile di un terminale è di 60 dollari al mese: «Soltanto l’1,3 per cento di quanto SpaceX chiede di pagare al Pentagono», scrive Cnn.
Una fonte interpellata dal network spiega così la richiesta: «O sta cercando di scucire soldi al governo oppure sta cercando di dire che non vuole più parte di questa operazione».
Musk, che fin dall’inizio dell’invasione ha sostenuto apertamente l’Ucraina, è sembrato cambiare opinione nelle ultime settimane. Ad inizio ottobre, ad esempio, Musk aveva postato su Twitter una proposta di pace per mettere fine all’invasione russa che molti ucraini hanno giudicato offensiva, poiché in sostanza partiva dalle richieste russe.
Nei giorni successivi, il servizio Starlink in un ucraina ha avuto problemi lungo quasi tutto il fronte di combattimento. Non è chiaro se si tratta di una rappresagli di Musk, oppure, più semplicemente, del fatto che la controffensiva degli ucraini li ha portati in territori dove non è presente la copertura del servizio.
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