Il comando centrale dell'Idf sulle operazioni in West Bank: «Vandalismo inaccettabile». A Gaza 38 vittime da stamattina

In un post su X, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha comunicato che le operazioni israeliane in Cisgiordania stanno provocando "distruzioni sistematiche, sfollamenti forzati e ordini di demolizione che hanno colpito famiglie palestinesi e campi profughi" e sono la causa del più grande numero di sfollati in West Bank dal 1967.

Almeno 38 palestinesi sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani in tutta la Striscia di Gaza dall'alba

Continuano le operazioni dell'Idf anche in Cisgiordania. In un video diffuso nella serata di ieri dall'agenzia di stampa palestinese Quds News Network si vedono ruspe israeliane distruggere le strade nel villaggio di Tulkarm nel nord della Cisgiordania. Oggi nel villaggio di Qira, a nord di Salfit, è stata bruciata l'auto di un civile palestinese e i muri di diverse abitazioni sono stati imbrattati con scritte in ebraico e stelle di David

L'autorità municipale ha dichiarato ad Al Jazeera che gli attacchi israeliani alle infrastrutture idriche hanno impedito la fornitura di acqua potabile.

Un portavoce del comune ha affermato che il resto della striscia sta affrontando difficoltà simili a causa della mancanza di carburante per far funzionare i generatori che alimentano le stazioni di pompaggio dell'acqua.

Il capo del comando centrale dell'esercito israeliano, Avi Bluth, ha condannato gli atti vandalici dei suoi soldati in un villaggio palestinese nella Cisgiordania occupata. "Purtroppo, le attività delle nostre truppe di riserva a Deheisha non sono quelle che ci aspettiamo: vandalismo, graffiti durante l'attività operativa. Questo è un evento inaccettabile", ha detto Bluth.

"È inconcepibile che i soldati non seguano le istruzioni dei loro comandanti. Siamo determinati a fermare questo fenomeno. Agiremo duramente in questa questione", ha affermato. Le foto scattate dai residenti palestinesi nel villaggio vicino a Betlemme mostrano muri vandalizzati dai soldati israeliani con stelle di David sopra slogan in arabo. Oltre agli atti vandalici, durante le incursioni israeliane in Cisgiordania si verificano regolarmente distruzioni di infrastrutture, come la distruzione di strade e la distruzione delle infrastrutture elettriche locali.

Medici senza frontiere è "sconvolta e rattristata dall'uccisione di un membro del suo staff, Hussam Al Loulou, morto insieme alla moglie e alla figlia di 28 anni". Hussam e la sua famiglia, denuncia un comunicato dell'organizzazione, sono stati uccisi da un attacco aereo avvenuto la mattina del primo aprile a sud-ovest di Deir Al Balah, nella zona centrale di Gaza. "Hussam è il secondo membro di Msf ucciso a Gaza in sole due settimane e l’undicesimo dall’inizio del conflitto", prosegue la nota, sottolineando come al pari di Hussam "centinaia di altre persone siano state uccise in tutta la Striscia dalla ripresa degli attacchi da parte delle forze israeliane, il 18 marzo".

Il ministero della Salute dell'Autorità palestinese riferisce che il 17enne Yusuf Bakr Zaoul è stato colpito e ucciso ieri sera tardi dalle forze israeliane nei pressi del villaggio di Husan, a ovest di Betlemme, in Cisgiordania. L'Idf in serata aveva reso noto di avere aperto il fuoco contro "un certo numero di terroristi che lanciavano pietre sulla strada 375" vicino al villaggio di Husan, uccidendone uno e ferendone un altro. 

Durante l'attacco del 7 ottobre 2023 Hamas ha ucciso 378 persone e preso 44 ostaggi al Nova music festival, nel sud di Israele. Lo riferisce il quotidiano "The Jerusalem post", che cita l'inchiesta delle Forze di difesa israeliane (Idf), che ha rivisto leggermente al rialzo le cifre rese note in precedenza. Delle 378 persone uccise 344 erano civili, mentre le altre 34 erano membri delle Idf, della polizia, o dell'agenzia di intelligence Shin Bet. Per quanto riguarda gli ostaggi, 27 sono stati restituiti a Israele, 14 vivi e 13 deceduti

Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi aerei lanciati questa mattina dalle forze israeliane contro un edificio a sud-est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, riferendo anche di diversi feriti. Nella sola giornata di ieri sono stati almeno 112 i morti nei raid israeliani nell'enclave palestinese, di cui 70 nell'area di Gaza City

L'Idf israeliana ha affermato di aver ampliato le sue operazioni di terra nella Striscia di Gaza settentrionale, con le truppe che si stanno spingendo nel quartiere orientale di Shejaiya di Gaza City. Secondo l'esercito israeliano, le operazioni mirano ad espandere la zona cuscinetto di Israele lungo il confine di Gaza. L'Idf afferma che finora le truppe hanno ucciso diversi terroristi e distrutto infrastrutture, tra cui un centro di comando di Hamas. L'esercito israeliano aggiunge di consentire ai civili di evacuare l'area "per la loro sicurezza". Ieri aveva emesso avvisi di evacuazione per Shejaiya.

Un membro di spicco di Hamas oltre a suo figlio e sua figlia sono stati uccisi in un attacco israeliano all'alba nella città di Sidone, nel sud del Libano, riferisce una fonte palestinese all'Afp. L'attacco ha preso di mira l'appartamento in cui alloggiavano l'uomo e i suoi due figli adulti, ha detto la fonte, che ha chiesto l'anonimato. L'agenzia di stampa ufficiale Ana ha riferito di tre morti in un attacco "ostile" con un drone che ha preso di mira un'area residenziale della città, nonostante il cessate il fuoco in vigore tra Libano e Israele.

Almeno 112 palestinesi sono rimasti uccisi nelle ultime 24 ore in vari attacchi israeliani su tutta la Striscia di Gaza, inclusi donne e bambini. Almeno 33, di cui 18 bambini, risultano essere morti in tre raid separati su altrettante strutture, ex scuole, che ospitano sfollati palestinesi nella zona di Gaza City. Lo scrive Al Jazeera, che cita fonti locali, inclusa la protezione civile di Gaza