Il leader degli Hezbollah parla in una conferenza stampa dopo le esplosioni dei cercapersone di martedì e mercoledì. «Quello che è successo non ha avuto conseguenze sul nostro comando e la rete di controllo», ha aggiunto
Il l leader libanese di Hezbollah, Hasan Nasrallah ha parlato in conferenza stampa, per la prima volta dopo gli attacchi di martedì 17 e mercoledì 18 settembre.
Secondo Nasrallah Israele «ha deliberatamente mirato ad uccidere migliaia di persone in Libano in questi due giorni, e questo è un atto di guerra e una dichiarazione di guerra da parte di Israele al popolo libanese». E ha aggiunto che il fronte libanese rimarrà aperto «finché Israele non terminerà l’aggressione a Gaza».
Secondo il leader sciita, «i leader del gruppo non usano il modello di cercapersone che sono esplosi» dopo essere stati trasformati in ordigni. «Quello che è successo non ha avuto conseguenze sul nostro comando e la rete di controllo», ha aggiunto.
Mentre Nasrallah stava parlando sono stati visti dei jet volare a bassa quota sopra la capitale Beirut. Lo hanno riferito all’Ansa testimoni oculari nella capitale libanese.
L’Idf ha confermato di aver eseguito una serie di attacchi nella zona di confine: «L’organizzazione terroristica Hezbollah ha trasformato il Libano meridionale in una zona di guerra e per decenni ha armato le case dei cittadini, scavato tunnel sotto di esse e li ha usati come scudi umani», ha detto.
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