In poco più di quarantotto ore Hamas ha trovato il suo nuovo capo ufficio politico. Si tratta di Khaled Mashal, che ricopriva la carica di Ismail Haniyeh fino al 2017. Ora sarà lui il vertice politico ad interim in attesa di nuovo ordine. A renderlo noto è una nota del ministero degli Esteri turco guidato da Hakan Fidan che a Doha ha avuto un colloquio privato proprio con Mashal. Fidan si trova in Qatar per partecipare ai funerali e alla sepoltura di Haniyeh, assassinato a Teheran nella notte di mercoledì 31 agosto.

In poco tempo il politburo di Hamas sembra aver trovato il suo successore, non poteva essere altrimenti visto il momento delicato della situazione con una possibile escalation militare senza precedenti nell’intera regione. La leadership militare iraniana e i suoi alleati (Houthi, Hamas, Hezbollah) stanno valutando la risposta nei confronti di Israele. Ma chi è che ha preso il posto di Haniyeh?

Mashal vive da anni all’estero ed era considerato il capo politico della diaspora. Più volte in questi dieci mesi ha accompagnato Haniyeh nei suoi viaggi istituzionali, soprattutto in Turchia.

Classe 1956, Mashal è nato in Cisgiordania ma a 12 anni si è trasferito a Kuwait. Dove ha vissuto fino al 1990, guidando il movimento islamico palestinese all’interno dell’università del Kuwait. Poi ha vissuto in Giordania, dove ad Amman è scappato a un attentato israeliano con il quale alcuni agenti del Mossad avevano provato ad avvelenarlo, e in Siria fino al primo anno di guerra civile.

Nel 1992 il gruppo proclamò l’esistenza di un ufficio politico in esilio e Mashal fu nominato membro. Operando al di fuori della portata di Israele, l'ufficio era responsabile delle relazioni internazionali del movimento e delle attività di raccolta fondi. Mashal fu eletto capo dell'ufficio nel 1996. Rimane in carica fino al 2017  quando poi il Consiglio della shura ha scelto come suo capo Ismail Hanieyh.

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