Rete ferroviaria in tilt, allarme bomba all’aeroporto di Basilea-Mulhouse, media press center di Parigi isolato per diversi minuti a causa di un’allerta sicurezza. Per le forze dell’ordine francesi il giorno di apertura dei Giochi olimpici è stato più complicato del previsto. «Non ci lasceremo destabilizzare, avevamo previsto tutti questi scenari», ha detto la ministra dimissionaria dello Sport e dei Giochi Olimpici e Paralimpici Amélie Oudéa-Castéra.

Appare chiaro che non è stato proprio così e che la protezione delle linee di trasporto non è andata a buon fine. Il ministro dei Trasporti Patrice Vergriete ha affermato che le autorità non erano a conoscenza di alcuna minaccia specifica alla rete prima di venerdì. Ma lo scorso 8 maggio, come riporta France press, è stata aperta un’inchiesta dopo il ritrovamento di un ordigno incendiario sull’alta velocità tra Aix-en-Provence e Marsiglia. I segnali c’erano tutti.

Tutte le forze di sicurezza, comprese quelle di intelligence, sono state mobilitate per capire cosa è successo nelle prime ore del 25 luglio quando tre attacchi coordinati e strategici hanno messo fuori uso tre linee ferroviarie dell’alta velocità su quattro. Sono state sabotate con piccoli ordigni esplosivi che hanno colpito i cavi elettrici. Solo una linea si è salvata – quella che da Parigi va verso il sud del paese – grazie all’intervento di alcuni operai della società che gestisce le ferrovie francesi. Per puro caso hanno notato delle persone avvicinarsi ai binari e hanno chiamato la polizia mettendole in fuga. Solo dopo sono stati attivati tutti i mezzi di sicurezza per tutelare i 101 chilometri dell’unica linea rimasta intatta. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per reati gravissimi che prevedono pene severe, sintomo della gravità della situazione.

Parlando ai media francesi, una fonte dei servizi di sicurezza ha detto che i metodi utilizzati sono uguali a quelli delle proteste contro la Tav dei gruppi di estrema sinistra. Ma al momento non ci sono prove a supporto di questa tesi e soprattutto non c’è stata alcuna rivendicazione.

L’intenzione di chi ha compiuto gli attacchi non è stata quella di causare morti o feriti, ma di creare caos. Forse un messaggio per indicare che nonostante tutti i mezzi di sicurezza impiegati è possibile fare breccia? Quel che è certo è che l’attacco è stato perpetrato da un gruppo di persone ben organizzato ed è stato pensato nei minimi dettagli, visto che sono stati colpiti punti strategici per massimizzare la portata dei danni. Eppure la Francia ha messo in campo circa 320 milioni di euro come budget per proteggere l’intero evento, con 45mila agenti dispiegati nel giorno della cerimonia e 35mila agenti per ogni giorno seguente attivi 24 ore su 24. Senza contare il supporto esterno.

Le delegazioni dei vari paesi sono seguite e protette dai rispettivi servizi di intelligence, ognuno dei quali ha stanziato budget e risorse. Israele, per esempio, ha annunciato di aver quasi raddoppiato i fondi messi a disposizione con i suoi 1.4 milioni di dollari dichiarati.

© Riproduzione riservata