L’Fbi continua a indagare per un «potenziale atto di terrorismo interno», dopo che sabato sera l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato vittima di un attentato. La sparatoria, avvenuta durante un comizio elettorale in Pennsylvania, è il primo tentato omicidio di un presidente degli Stati Uniti in più di quarant’anni e potrebbe essere il più recente di un numero crescente di attacchi terroristici domestici a cui gli Stati Uniti hanno assistito negli ultimi anni. Sono diversi infatti i casi di terrorismo politico che hanno segnato la società americana.

Il rappresentante della Louisiana Steve Scalise, oggi leader della maggioranza repubblicana, nel 2017 è stato ferito con un fucile da un sostenitore del senatore progressista Bernie Sanders, durante un allenamento di baseball del Congresso nel 2017. Nel 2022 un uomo armato è stato arrestato fuori dalla casa del giudice conservatore della Corte Suprema Brett Kavanaugh; l’attentatore (aveva poi confessato alle autorità) avrebbe voluto uccidere Kavanaugh per le sue posizioni contro l’aborto e il controllo delle armi. Ma, nel caso del tentato omicidio a Trump, il movente è ancora ignoto.

L’attentatore

L’attentatore, identificato dall’Fbi in Thomas Matthew Crooks, è stato ucciso poco dopo l’attentato dal Secret Service Counter Assault Team. Secondo l’Fbi avrebbe agito da solo, ma gli agenti continuano ad indagare su eventuali possibili co-cospiratori. Crooks, un ragazzo di vent’anni residente a Bethel Park, Pennsylvania, a 80 chilometri dal luogo della sparatoria, non aveva precedenti di problemi di salute mentale e non era mai stato nel radar delle forze dell’ordine federali. Non è chiaro l’orientamento politico del ragazzo, elettore registrato repubblicano ma che, tre anni fa, il giorno dell’insediamento di Biden, aveva donato 15 dollari a un comitato di azione politica progressista.

Alcuni ex compagni di classe di Crooks hanno detto ai media locali che al liceo era noto per essere «solitario» ed «emarginato», costantemente vittima di bullismo. Altri hanno detto ad ABC News che era stato rifiutato dalla squadra di tiro del liceo, definendolo un «cattivo tiratore». Le forze dell’ordine, che hanno recuperato il fucile dell’aggressore, hanno trovato «dispositivi sospetti» a casa sua e nella sua macchina. Gli investigatori, analizzando i suoi account sui social media, non hanno ancora rintracciato nulla che indichi un movente ideologico. Domenica Biden, in un discorso alla nazione, ha detto: «Per favore, non fate supposizioni sulle sue motivazioni o sulle sue affiliazioni».

La comunicazione

Molti, tra democratici e repubblicani, si sono chiesti come abbia fatto l’attentatore a passare inosservato e il Congresso ha avviato un’indagine sulle mancanze «ingiustificabili» della sicurezza durante il comizio di Trump. La direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, ha difeso l’agenzia affermando in un comunicato che il personale «si è mosso rapidamente durante l’incidente».

E ha assicurato che ci sarà collaborazione con le commissioni congressuali per qualsiasi azione di controllo. Il procuratore generale Usa, Merrick B. Garland, e il direttore dell’Fbi, Christopher A. Wray, hanno detto di avere intenzione di essere trasparenti e tempestivi nel fornire e aggiornare tutte le informazioni sulle indagini, in modo da contrastare la disinformazione che sta già circolando su Internet. Il dipartimento di Giustizia e l’Fbi sono infatti accusati da anni dall’ex presidente e dai suoi alleati di essere prevenuti nei suoi confronti.

Solo un mese fa Trump ha accusato i democratici di volerlo far uccidere da agenti dell’Fbi o «giustiziare» per crimini che non prevedrebbero la pena di morte. «Joe Biden era pronto a farmi fuori e a mettere in pericolo la mia famiglia», si legge in un’e-mail mandata da Trump a giugno, in cui accusa il presidente di aver autorizzato il suo assassinio durante la perquisizione del suo resort di Mar-a-Lago nel 2022. Non è improbabile, quindi, che le indagini in corso possano essere usate per alimentare la narrativa della vittimizzazione di Trump e della sua persecuzione da parte dei democratici.

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