Combattono con la patch militare gialla e blu sul braccio, il passaporto con lo stemma della federazione russa in tasca e il supporto dell’intelligence ucraina in radio. Sono i gruppi armati formati da russi e che arruolano russi per combattere per Kiev, che pianificano operazioni militari sul fronte che divide Russia e Ucraina e che si è esteso negli ultimi due anni. Quando la rinuncia di Mosca alla presa di Kiev e il ritiro dalle città intorno alla capitale ha trasformato la guerra in una battaglia che si combatte su mille chilometri di fronte.

È su questa linea, dove si issano e si tirano giù bandiere metro dopo metro, che questi gruppi armati hanno deciso di ritagliarsi la loro fetta di operatività. Entrando nelle regioni di Kursk e Belgorod già mesi fa.

«Ci hanno aiutato fin dal primo giorno degli eventi accaduti il ​​24 febbraio 2022 e sono dei buoni guerrieri», ha riferito il capo dell’intelligence ucraina Kyrylo Budanov in un’intervista alla maratona di news con cui in Ucraina tutti i giorni da due anni e mezzo si racconta la guerra. «Hanno combattuto in molti dei luoghi più caldi dell’Ucraina», ha aggiunto, con la promessa che «cercheremo di aiutarli come e quanto possiamo». Le posizioni restano ambigue, quando si parla di commentare azioni che travalicano da difesa del territorio ucraino in attacco in territorio russo.

Sono loro ad aver aperto per primi - con attacchi anche il 12 marzo scorso – un nuovo fronte a Belgorod e Kursk, con attacchi e incursioni nella zona di territorio russo dove poi il 6 agosto l’esercito ucraino ha deciso di lanciare una offensiva su larga scala che sta rovesciando la narrazione del conflitto. Da mesi, da prima degli attacchi del 6 agosto le incursioni in Russia sono state documentate da questi gruppi di volontari russi. Foto in posa esibendo targhe di municipalità russe che scrivono di aver conquistato e liberato, bandiere russe calpestate e statue buttate giù. I gruppi formati da cittadini russi sono tre: Legion of Freedom, Siberian Battallion e Russian Volunteer Corps.

«Non sono più soltanto un gruppo, adesso sono una forza» ha detto di loro Budanov. Le loro azioni militari sono coordinate dall’intelligence militare ucraina. Domani ha intervistato in esclusiva a Kiev nel suo ufficio Andriy Yusov, il portavoce del GUR, i servizi di intelligence del Ministero della Difesa ucraino.

Quali sono le unità in cui i cittadini russi combattono all’interno dell’esercito ucraino?

Sono la legione Svoboda Rosii (Legion of Freedom nda), il RVC (Corpo Volontario Russo) e la Legione Sibir o Battaglione Siberiano. Ci sono altre unità, ma le informazioni su di esse non sono divulgate pubblicamente al momento e in futuro il loro numero potrebbe anche aumentare.

La maggior parte dei membri di queste unità sono cittadini della Federazione Russa che non erano membri dell’esercito aggressore. Tuttavia, ci sono anche alcuni ex militari, inclusi quelli che hanno servito nell’esercito dopo l’inizio dell’invasione su larga scala e si sono uniti successivamente alle formazioni ucraine. Tutti loro hanno firmato un contratto con le Forze Armate ucraine, servono in Ucraina nel rispetto delle normative legali e fanno parte delle Forze Armate ucraine.

Quali sono le maggiori preoccupazioni riguardo il dispiegamento di personale militare come questo e il coinvolgimento di ex militari russi nella difesa dell’Ucraina?

Potenzialmente, il coinvolgimento di cittadini dello stato aggressore può comportare determinati rischi per la sicurezza. Per questo motivo, le condizioni di selezione e reclutamento sono piuttosto approfondite. Questi rischi vengono presi in considerazione. E oggi, tra quei volontari cittadini russi che si sono già uniti alle unità, ci sono molte persone che hanno davvero dato prova di eroismo durante le operazioni di combattimento, insieme ad altre unità delle forze speciali, comprese quelle del GUR, e si sono dimostrate davvero le migliori. Ci sono feriti tra i volontari russi, e ci sono anche dei morti sepolti in Ucraina, sepolti come difensori dell’Ucraina contro gli invasori russi.

C’è una coordinazione, formazione e preparazione per i volontari russi coinvolti nella difesa dell’Ucraina?

Loro fanno parte delle Forze di Sicurezza e Difesa dell’Ucraina, ma sono unità separate. Se parliamo di interazione, e di interazione in combattimento in particolare, le forze speciali sono in contatto tra loro durante le operazioni sia difensive che offensive. E se parliamo di interazione di altro tipo, ovviamente tale interazione esiste.

In generale, fanno parte dell’esercito ucraino, il che significa che hanno un comando corrispondente, il comando delle operazioni, e la struttura militare complessiva, e combattono all’interno di questo quadro. I volontari russi in Ucraina, come persone con documenti appropriati, sono personale militare. Ma sul territorio della Federazione Russa rimangono cittadini russi, rappresentanti dei loro movimenti socio-politici, che continuano ad avere i loro obiettivi e scopi, e molti di loro pianificano di tornare a casa dopo la guerra, nella speranza di una Russia senza Putin.

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Quali controlli e procedure devono affrontare i volontari russi per assicurarsi che siano veramente pronti a combattere e non siano agenti russi? Uno di loro menziona un test della verità. Cosa può dirci su questo?

Ci sono sempre controlli a molti livelli: vari test psicologici, macchina della verità, interviste con rappresentanti dei servizi segreti e delle forze dell’ordine. Ovviamente, le informazioni vengono verificate attraverso tutti i database e le fonti disponibili, nonché dai rappresentanti ucraini del settore della sicurezza, della difesa e dei servizi speciali, e dai nostri partner. Quindi si tratta di un controllo piuttosto completo che dà i suoi risultati.

C’è una attenzione e preoccupazione per i legami politici di questi gruppi, il fatto che non neghino le loro idee politiche e il fatto che potrebbero agire al di fuori della legge sul territorio ucraino?

Sul territorio ucraino, agiscono sotto giuramento e sotto contratto come personale militare. Questo significa che devono rispettare sia le leggi ucraine che le normative militari. E se qualcuno viola questi requisiti, può essere chiamato a risponderne, come previsto dalla legge. E gli stessi requisiti si applicano a tutti.

E per quanto riguarda le opinioni politiche?

Per quanto riguarda le opinioni politiche, se una persona si unisce all’esercito ucraino, significa che riconosce i valori dell’esercito ucraino. Inclusa la Costituzione dell’Ucraina, che garantisce valori democratici, la protezione dei diritti umani e della cittadinanza, indipendentemente dalla lingua o dall’origine nazionale. E qui, i requisiti della legge ucraina e dei comandanti sono assolutamente chiari.

Come valuta l’importanza di tali unità, sia militarmente che ideologicamente, per così dire?

Questa è una componente importante, un segnale per la società russa che non ci sono situazioni senza uscita e che è possibile combattere il regime. Questo è in effetti un segnale importante anche per la società ucraina. Gli ucraini, come nazione che soffre a causa di una guerra aggressiva, tendono a dare una valutazione negativa dell’intero popolo russo. Ma ci sono russi che dimostrano con il loro esempio, a volte a costo della loro vita, che è possibile combattere contro Putin, e ci sono russi che sono pronti a combattere insieme a tali cittadini della Federazione Russa.

Cosa può dirci dell’ex-combattente del gruppo Wagner, che ha rifiutato di essere scambiato ed è rimasto in Ucraina?

Durante le procedure di scambio, alle persone viene chiesto più volte se desiderano tornare in Russia e se lo fanno di loro spontanea volontà. Durante uno di questi episodi, l’ultimo in realtà, poco prima dello scambio, un ex militare della compagnia militare privata Wagner ha espresso la volontà di restare in Ucraina e combattere contro gli aggressori russi. Questo è stato effettivamente realizzato, dopo controlli ulteriori e un’adeguata formazione. È stato un recluta per un po’ di tempo e successivamente è entrato a far parte di un’unità militare.

Cosa possiamo dire sui controlli per verificare eventuali coinvolgimenti in crimini di guerra?

Tutti i prigionieri di guerra russi vengono verificati obbligatoriamente per indagare coinvolgimenti in crimini di guerra.

Se si scoprisse che sono colpevoli di crimini di guerra, c’è la possibilità che vengano reclutati?

No, se parliamo di criminali di guerra, questo è già un argomento per procedimenti giudiziari e legali.

Si può affermare che grazie a questo ex-combattente del gruppo Wagner e ad altri militari russi che passano dalla parte dell’Ucraina, ricevete delle informazioni di intelligence militare? Sono una fonte di informazioni?

Ovviamente ogni prigioniero di guerra, e in particolare una persona che non è stata catturata ma che è passata volontariamente dalla parte dell’Ucraina, è una fonte di informazioni per le forze di difesa ucraine, e queste informazioni vengono utilizzate per salvare la vita dei nostri civili e militari. Ognuno ha una certa quantità di tali informazioni, ma non ce n’è mai abbastanza.


Questo lavoro è stato realizzato nell’ambito del progetto di N-Ost. La pubblicazione è stata realizzata con l’assistenza finanziaria dell’Unione europea. Il contenuto di questa pubblicazione è di esclusiva responsabilità di Vincenzo Leone e Michael Shtekel e non può in nessun caso essere considerato come riflettente la posizione dell’Unione europea.

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