La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova protesta contro il nostro giornalista che ha realizzato un servizio nei territori russi occupati dagli ucraini
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha protestato per l’ingresso nella regione di Kursk del nostro giornalista Davide Maria De Luca, che su Domani ha pubblicato un ampio reportage sulla vita dei russi nella regione occupata dagli ucraini. Lo ha scritto la portavoce, citata dall’agenzia russa Tass, su Telegram. Zakharova ha invitato i «diplomatici italiani a prestare attenzione» al giornalista Davide Maria De Luca che ha violato il confine russo. «Forse questa volta vedranno la notizia subito e non dopo un mese», ha scritto Zakharova.
Inoltre i servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno aperto indagini penali contro tre giornalisti, due americani e un rumeno, che hanno attraversato «illegalmente» la frontiera russa dall’Ucraina. I due americani, Kathryn Diss e Fletcher Yeung, lavorano per l’emittente Abc, mentre il giornalista rumeno Mircea Barbu lavora per HotNews. In totale, dal 17 agosto sono state aperte indagini contro «12 giornalisti stranieri» per accuse di questo tipo, ha dichiarato l’Fsb.
De Luca non è il primo giornalista italiano a essere entrato nel mirino del governo russo. Lo scorso 12 settembre il ministero degli Esteri russo ha fatto sapere di aver messo nella lista dei ricercati sette giornalisti internazionali accusati di aver attraversato illegalmente il confine russo lo scorso agosto, mentre seguivano le truppe ucraine entrate nella regione di Kursk. Tra questi, la giornalista Rai Stefania Battistini e il suo operatore, Simone Traini.
Sul tema era intervenuto anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, che aveva convocato l’ambasciatore russo per chiedere spiegazioni: «Ho fatto convocare alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell’Interno russo», aveva scritto su X. Battistini e Traini sono stati tra i primi giornalisti internazionali a visitare la regione occupata dai soldati di Kiev.
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