Il Cremlino conferma che nella giornata di domani si terranno colloqui telefonici tra il presidente Usa e Putin. Downing Street ha comunicato che l’invito del premier Starmer per la creazione di una «coalizione di volenterosi» è stato accolto da 30 stati e che giovedì si terrà un incontro «operativo»
Donald Trump ha annunciato ai giornalisti in viaggio con lui che domani, martedì 18 marzo, parlerà con Vladimir Putin del futuro del conflitto ucraino. Secondo il presidente americano, che ha portato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad accettare un accordo sulle terre rare e una proposta di tregua che Washington ha presentato a Putin, «potrebbe esserci qualcosa da annunciare»
PUNTI CHIAVE
14:22
La "coalizione di volenterosi" si allarga a 30 stati
07:32
Trump: "Parlerò con Putin domani"
Mosca: "Truppe Nato in Ucraina rappresenterebbero una tendenza pericolosa"
Le discussioni in corso nei Paesi europei, particolarmente in Francia, sul possibile invio di un contingente in Ucraina rappresentano "una tendenza assolutamente pericolosa". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. L'invio di militari da Paesi Nato creerà "ulteriori cause di fondo del conflitto", ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Bozza consiglio Ue: "Russia mostri reale volontà di porre fine al conflitto"
Il Consiglio Europeo "invita la Russia a mostrare una reale volontà politica di porre fine alla guerra". Lo riporta la bozza delle conclusioni del Consiglio Europeo di giovedì 20 marzo. Il Consiglio Europeo, si legge ancora, "accoglie con favore la dichiarazione congiunta di Ucraina e Stati Uniti a seguito del loro incontro nel Regno dell'Arabia Saudita dell'11 marzo 2025, comprese le proposte per un accordo di cessate il fuoco, gli sforzi umanitari e la ripresa della condivisione di intelligence e dell'assistenza alla sicurezza degli Stati Uniti". L'Unione Europea e i suoi Stati membri, continuano i leader, "contribuiranno al processo di pace e contribuiranno a garantire una pace giusta e duratura per l'Ucraina, il che è nell'interesse sia dell'Ucraina che dell'Europa nel suo complesso".
Cremlino: "Usa e Russia al lavoro per ripristinare relazioni"
"La Russia e gli Stati Uniti sono sulla strada per ripristinare le relazioni bilaterali, e la conversazione telefonica in programma domani tra i due presidenti è un passo importante". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass.
Peskov ha poi dichiarato che al momento non è in programma un incontro di persona tra Putin e Trump e che il colloquio telefonico di domani è l'unico confronto già programmato.
Kallas: "Passi avanti ma non ci si può fidare della Russia"
L'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas in conferenza stampa a Bruxelles ha ribadito che vi è un "ampio sostegno politico" alla sua proposta per gli aiuti militari a Kiev da 40 miliardi e che ora la discussione si sta concentrando "sui dettagli". "L'ultimo Consiglio Europeo ha istruito di procedere speditamente con il lavoro, lo abbiamo fatto e spero che potremo compiere passi in avanti: intorno al tavolo oggi c'era la determinazione di mostrare il nostro impegno verso l'Ucraina", ha aggiunto.
Sull'atteggiamento della Russia ha sottolineato come "quello che vediamo in questo momento è che la Russia non vuole davvero la pace. Quello che era chiaro a tutti intorno al tavolo è che non ci si può fidare della Russia".
Canada invita Zelensky al G7
Il Canada ha invitato Volodymyr Zelensky a partecipare al vertice del G7 di giugno. Lo annuncia il governo.
La "coalizione di volenterosi" si allarga a 30 stati
È salito a più di 30 il numero di Paesi alleati disposti a partecipare alla cosiddetta "coalizione dei volenterosi" per il dopoguerra in Ucraina a garanzia della sicurezza di Kiev. Lo ha comunicato oggi una portavoce di Downing Street. Il premier britannico Keir Starmer è stato promotore dell'iniziativa, discussa anche sabato in un video vertice convocato da Londra coi leader di altri 25 Stati. Iniziativa di cui Regno Unito e Francia si sono assunti la guida in vista di una possibile missione di peacekeeping che i comandanti militari di alcune delle nazioni alleate discuteranno in modo "più operativo" giovedì.
Zelensky incontra ministro della Difesa e nuovo capo di stato maggiore
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato il ministro della Difesa, Rustem Umerov, e il nuovo capo di stato maggiore dell'esercito di Kiev, Andrii Hnatov. Nel corso dell'incontro i tre hanno discusso "della situazione in prima linea e degli impegni con gli alleati sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina". Lo ha dichiarato lo stesso Zelensky su X spiegando di aver affidato a Umerov l'incarico di creare una squadra che potesse discutere "tutti i dettagli del sistema di sicurezza di cui l'Ucraina ha bisogno, nonché l'attuazione delle decisioni prese a livello politico-militare", a partire dall'incontro dei vertici militari convocato a Londra giovedì dal premier britannico Keir Starmer. A Hnatov, Zelensky ha chiesto di "verificare le attuali esigenze delle brigate di combattimento" e di controllare che fossero adeguatamente supportate per "garantire la resilienza della nostra posizione". Il presidente ucraino ha sottolineato che "le brigate devono essere equipaggiate al massimo per garantire la resilienza delle nostre posizioni, sia al fronte che negli sforzi diplomatici".
Cremlino conferma colloquio tra Putin e Trump domani
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che è in preparazione una conversazione telefonica tra Vladimir Putin e Donald Trump per domani. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Kiev: "Se Putin continua ad attaccare noi continueremo a rispondere"
Il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha affermato che Kiev continuerà a rispondere agli attacchi russi "finché Putin non fermerà la guerra". "La Russia continua ad attaccare; l'Ucraina risponde agli attacchi", ha scritto l'alto funzionario su X.
Consiglio Ue approva terza tranche aiuti a Kiev da 3,5 miliardi
Il Consiglio dell'Unione Europea ha annunciato di aver approvato la terza tranche da 3,5 miliardi di euro per Kiev, nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina. "L'Ucraina riceverà presto circa 3 miliardi e mezzo di euro dopo che il Consiglio ha approvato il terzo pagamento di sovvenzioni e prestiti a fondo perduto all'Ucraina nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina. L'obiettivo principale dello Strumento è sostenere la stabilità e il risanamento macrofinanziario, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina. Con questa terza erogazione, l'Ucraina avrà ricevuto quasi 20 miliardi di euro nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina dalla sua entrata in vigore un anno fa", ha dichiarato il Consiglio Ue in un comunicato.
Kiev: "Tre morti per gli attacchi russi"
Le autorità ucraine hanno comunicato che gli attacchi russi in tutta l'Ucraina hanno ucciso almeno tre persone nelle ultime 24 ore. Un uomo è morto a Myrnohrad, città dell'Ucraina orientale, in seguito a un bombardamento, mentre un altro civile è morto nella regione di Kherson, dove altri tre sono rimasti feriti. L'amministrazione militare regionale nella regione di confine di Sumy ha comunicato un'altra morte di un civile e ha segnalato due feriti. L'aviazione di Kiev ha riferito poi di aver abbattuto 90 dei 174 droni lanciati dalla Russia durante la notte.
Mosca: "Abbattuti 72 droni ucraini in Russia"
Le difese antiaeree russe hanno abbattuto un totale di 72 droni ucraini su nove regioni del paese tra ieri sera e questa mattina. Gli attacchi aerei hanno avuto luogo tra le 18 di domenica sera e le 7 di oggi. Circa 32 veicoli aerei senza pilota distrutti sono stati abbattuti sopra la regione di Kursk, dove secondo Mosca l'offensiva delle truppe russe per cacciare le truppe ucraine che occupano parte del territorio dallo scorso agosto sarebbe entrata "nella sua fase finale". L'Ucraina, da parte sua, nega che le sue forze siano accerchiate nella regione di Kursk, ma riconosce il ritiro di alcune aree di fronte alle pressioni russe.
Gli Stati Uniti lasceranno l'organismo che indaga sui responsabili dell'invasione
L'amministrazione Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall'organismo internazionale istituito nel 2023 dall'Unione europea per indagare sui leader responsabili dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, tra cui il presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive il New York Times: Trump non ha mai fatto mistero dell'intenzione di allontanrsi dall'impegno del presidente Biden di ritenere Putin personalmente responsabile dei crimini commessi contro gli ucraini.
Kallas: "Vediamo che condizioni presenta la Russia"
"Le condizioni da loro presentate dimostrano che in realtà non vogliono la pace, perché presentano come condizioni tutti gli obiettivi finali che vogliono raggiungere con la guerra" ha detto l'Alta rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Esteri. "Accogliamo con favore i colloqui di Gedda e il loro risultato. Ora dobbiamo davvero vedere: la palla è nel campo della Russia e vediamo che tipo di condizioni stanno presentando, il che è un grande interrogativo se vogliono la pace", ha evidenziato.
Mosca: "Per qualsiasi accordo di pace chiederemo garanzie di ferro"
La Russia ha annunciato che chiederà garanzie "di ferro" come parte di qualsiasi accordo di pace con Kiev. In cima alla lista delle richieste c'è la certezza che l'Ucraina non entrerà nella Nato. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko.
"Chiederemo garanzie di sicurezza concrete come parte di un accordo", ha dichiarato, senza menzionare la tregua proposta dagli Stati Uniti e accettata la settimana scorsa dall'Ucraina durante un incontro in Arabia Saudita con gli Stati Uniti. "Queste garanzie devono includere lo status di neutralità dell'Ucraina e il rifiuto dei paesi della Nato di accettarla nell'alleanza" atlantica, ha aggiunto. Per la Russia il dispiegamento di soldati dell'alleanza atlantica in Ucraina continua a essere inaccettabile: "non importa sotto quale nome: contingente Ue, contingente Nato, o su iniziativa di un paese. Se appaiono, significa che sono dispiegati in una zona di conflitto, con tutte le conseguenze che ciò comporta per i contingenti coinvolti nel conflitto", ha aggiunto.
Regno Unito disposto a mandare truppe per missione di pace
Il Regno Unito sarebbe disposto a dispiegare migliaia di truppe in Ucraina come forze di pace senza limiti di tempo per la loro permanenza. Lo scrive il quotidiano The Times, citando una fonte governativa. "Sarebbe un impegno a lungo termine, stiamo parlando di anni... Per tutto il tempo necessario a preservare un accordo di pace e a scoraggiare la Russia" si legge.
Il primo ministro britannico Keir Starmer si è rifiutato di confermare se la forza di pace sarà autorizzata a utilizzare la forza letale contro i soldati russi in caso di attacco. Secondo il quotidiano, i vertici della difesa di diversi paesi avrebbero già in programma di incontrarsi questa settimana per discutere i dettagli dell'iniziativa. Alcuni, tra cui lo stesso Regno Unito, Francia, Turchia, Canada e Australia, starebbero valutando la possibilità di inviare fino a 30mila soldati in Ucraina. Allo stesso tempo, Starmer avrebbe chiarito che Londra non invierà alcuna forza in Ucraina senza garanzie di sicurezza da parte di Washington.
Trump: "Parlerò con Putin domani"
Donald Trump ha annunciato nella notte italiana che parlerà con l'omologo russo Vladimir Putin domani. "Stiamo andando abbastanza bene, credo, con la Russia. Vedremo se avremo qualcosa da annunciare, forse entro martedì. Martedì parlerò con il Presidente Putin'' ha comunicato ai giornalisti a bordo dell'Air Force One durante il volo di ritorno alla Casa Bianca che chiudeva il suo weekend a Mar-a-Lago. "Nel fine settimana è stato fatto molto lavoro, vogliamo vedere se riusciamo a porre fine a questa guerra", ha detto. "Forse ci riusciremo, forse no, ma credo che abbiamo ottime possibilità".
Zelensky prepara il vertice "Ramstein" a Bruxelles
A Kiev si prepara la prossima riunione in formato Ramstein del Gruppo di contatto per la difesa Ucraina che si svolgerà a Bruxelles. Volodymyr Zelensky l'ha comunicato suo discorso serale. L'ultimo incontro dei paesi alleati di Kiev in formato Ramstein si è svolto a Bruxelles il 12 febbraio sotto la presidenza del Regno Unito, una posizione precedentemente ricoperta dagli Stati Uniti. Anche se ancora non c'è una data precisa confermata il prossimo vertice avrà probabilmente luogo tra fine marzo e inizio aprile.
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