Per il presidente ucraino è necessario uno scudo aereo sull’Ucraina e la fornitura di nuove armi. Inoltre si è detto contrario a trattare la pace direttamente con Vladimir Putin
«La Russia ha iniziato una nuova fase dell'escalation» della guerra in Ucraina e questo rende necessario «nuove sanzioni contro Mosca». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo via Telegram al summit del G7. Ma le sanzioni non sono sufficienti, secondo Zelensky, a fermare Putin che «rappresenta una minaccia per noi tutti». Per arrestare la guerra è necessario uno scudo aereo. «Quando l'Ucraina avrà un’adeguata difesa aerea, la principale minaccia russa potrà essere fermata», ha dichiarato il presidente ucraino. Ha inoltre chiesto ai leader del G7 di sostenere l’Ucraina inviando altre armi.
Mossa numero uno: colloqui di pace senza Putin
«C'è solo una persona che in questo momento sta bloccando la pace, e questa persona è a Mosca», ha detto Zelensky nel suo intervento. Ha poi aggiunto che «non ci può essere alcun dialogo con l'attuale leader russo, che non ha futuro. Dobbiamo riconoscere questa ovvietà. Ci possono essere colloqui solo con un altro leader della Russia, che rispetti la Carta delle Nazioni unite, i princìpi fondamentali dell'umanità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, o in una configurazione diversa, in modo che il leader terrorista non abbia l'opportunità di influenzare decisioni chiave».
Mossa numero due: bloccare i profitti della Russia
Il presidente Zelensky ha detto che l’intero gruppo dei sette deve rispondere in modo simmetrico. «Quando la Russia attacca il settore energetico e la stabilità energetica dei nostri paesi, dobbiamo bloccare il suo settore energetico con sanzioni, rompere la stabilità dei ricavi russi da commercio di petrolio e gas. È necessario un tetto massimo per le esportazioni di petrolio e gas dalla Russia: zero profitti per lo stato terrorista», ha detto.
Secondo Zelensky solo queste azioni possono avvicinare la pace incoraggiando «lo stato terrorista a pensare alla pace, alla non redditività della guerra».
Mossa numero tre: monitorare il confine con la Bielorussia
Il presidente ucraino ha precisato anche che il suo paese non ha alcuna intenzione di intraprendere «un’azione militare contro la Bielorussia» e intende soltanto difendere i propri confini, la propria integrità e «sovranità territoriale». Intervenendo al G7 Volodymyr Zelensky ha chiesto ai leader riuniti che venga «istituita una missione internazionale da inviare al confine tra Ucraina e Bielorussia per monitorare la situazione».
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