Là c’è Villa Lina, dove vivono i figli ed i nipoti dei terremotati del 1908. Immaginate una baracca fatta con i materiali più miserabili che un uomo possa raccattare: pezzi di lamiera, brandelli di eternit, fogli di cartone, tavole marcite, mattoni e tegole spezzate, fogli di celluloide, tutto questo tenuto insieme con chiodi, malta, filo di ferro, pietre. Immaginate duecento, quattrocento baracche così