Nel corso del controesame la difesa dell’imputato ha chiesto al Marino Mannoia di chiarire le ragioni per le quali egli nel corso delle indagini nel 1993, quando il ricordo della conversazione del 1979 con Bontate avrebbe dovuto essere più nitido in quanto più recente, non avesse affatto rammentato e precisato che la riserva di caccia si apparteneva ai Costanzo di Catania e si trovava proprio in quella zona, mentre ciò era riuscito invece a ricordare dopo altri tre anni e mezzo