Dal coordinamento nazionale del partito, contattato da Domani, si assicura che quella di domenica 17 «è soltanto una riunione interna». In realtà ci sarà l’apertura di una nuova sezione del partito nella capitale. E, in base alla ricostruzione di Domani, ci sarebbe stata un’interlocuzione con le istituzioni per l’organizzazione di una manifestazione
Chiusa una sede, se ne apre un’altra. È il 2020 quando la “casa” romana di Forza Nuova, in via Taranto 52, viene sgombrata dal reparto mobile della polizia di Stato. L’immobile, di proprietà dell’Ater, era stato occupato dal partito di estrema destra fondato da Roberto Fiore nel 2016.
All’epoca i militanti avevano lasciato un altro immobile occupato, quello di Colli Albani, per “passarlo” agli Irriducibili della Lazio e dunque s’erano trasferiti in zona San Giovanni.
Quattro anni fa, però, l’intervento della polizia scombina i piani. Ma a pochi chilometri da via Taranto domenica 17 novembre è attesa l’inaugurazione di una nuova sede del partito: si tratta di un immobile affittato da un privato in via Genzano 164. Per l’occasione si prevede un evento in pompa magna.
“Adunata militante”, si legge sulla locandina pubblicizzata sui social. Una locandina fuorviante, tanto da aver indotto alcuni esponenti politici a chiedere al prefetto di bloccare corteo e qualsiasi tipo di manifestazione.
Il timore è che si possa ripetere quanto avvenuto a Bologna la scorsa settimana o, ancora, quanto accaduto nel 2021 davanti alla sede di corso d’Italia della Cgil, assaltata proprio dai militanti di Forza Nuova guidati da Roberto Fiore e dal leader romano del partito Giuliano Castellino a seguito della manifestazione no vax e no green pass di piazza del Popolo.
Dal coordinamento nazionale del partito, contattato da questo giornale, viene ribadito che quella di domenica «è soltanto una riunione interna». Ma in realtà, in base alla ricostruzione di Domani, un’interlocuzione tra Forza Nuova e le istituzioni ci sarebbe stata. Oggetto: organizzazione del corteo.
Tuttavia la “pratica” non sarebbe stata completata e a desistere nel prosieguo sarebbe stato il partito stesso. Dunque, «riunione interna» sia. Senza abbassare la guardia. Sempre da quanto risulta a Domani, per evitare una eventuale Bologna bis, prefettura e questura romane avrebbero previsto un sistema di vigilanza nella zona dell’inaugurazione. Inaugurazione a cui sono pronti a partecipare Francesco Chiavaro, uno dei leader di Lotta Studentesca, il movimento giovanile di Forza Nuova. E lo stesso Roberto Fiore, il “fascista in doppiopetto” così come viene chiamato, con una condanna per associazione sovversiva ai tempi di Terza Posizione, la formazione eversiva della destra italiana. Da qui il commento del segretario del Pd capitolino, Enzo Foschi: «Incredibile che Forza nuova non sia ancora stata sciolta. Evidentemente Meloni e il suo governo sono daltonici e hanno problemi a riconoscere il nero. Forse perché troppo abituati fin da giovinetti a considerarlo il colore che fa da sfondo alle loro imprese politiche».
Intanto non lontano dalla nuova sede del partito, tra poco più di un mese, gli esponenti di Forza Nuova e Avanguardia Nazionale si riuniranno ancora ad Acca Larentia per la commemorazione dei militanti uccisi nel 1978. Al grido di "camerata”, risponderanno “presente”.
© Riproduzione riservata