Le vittime sono 227. In 24 ore ci sono 11 persone in più in terapia intensiva, e 693 in più ricoverate nei reparti ordinari
Le notizie di oggi, 10 gennaio: la morte a Roma della giornalista Silvia Tortora, la maxi operazione anti ‘ndrangheta nel nord Italia e le ultime notizie sul caso Djokovic. E ancora: dalle previsioni di Gimbe sui contagi, all’insediamento del quarto governo Rutte in Olanda e ai morti nell’incendio di New York. Dalla condanna di Aung San Suu Kyi alle agenzie umanitarie dell’Onu che interrompono il lavoro nel Tigray.
I dati Covid di oggi
Sono 101.762 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Lo stesso giorno di una settimana fa erano stati 68.052 (un aumento del 49,5 per cento su base settimanale). Le vittime sono 227. Ci sono 11 persone in più in terapia intensiva, e 693 in più ricoverate nei reparti ordinari.
59.914 persone sono finite in isolamento domiciliare nelle ultime 24 ore, il 78,8 per cento in più rispetto allo stesso giorno di una settimana fa. A fronte di 612.821 i tamponi (molecolari e antigenici) effettuati, il tasso di positività è oggi del 16,61 per cento, contro il 15,28 per cento di lunedì scorso, quando i tamponi erano stati 445.321.
Interventi chirurgici ridotti a causa del Covid
Interventi ridotti tra il 50 e l’80 per cento: è questo l’allarme che proviene dalla Società italiana di chirurgia (Sic) a causa degli «ampi spazi di ricovero che le Aziende sanitarie sono costrette a destinare ai pazienti Covid» e a causa del fatto che «le terapie intensive sono in gran parte occupate da pazienti ammalati di Covid, principalmente No vax».
«L'attività chirurgica in tutta Italia è stata ridotta nella media del 50 per cento, con punte dell'80 per cento, riservando ai soli pazienti oncologici e di urgenza gli interventi», spiega il presidente della Società italiana di chirurgia, Francesco Basile.
Spesso, però – chiarisce Basile – non è possibile operare neanche i pazienti con tumore, perché non si ha la disponibilità del posto di terapia intensiva nel postoperatorio. Si assiste quindi all'aggravamento delle patologie tumorali, che spesso arrivano tardi in ospedale, quando sono ormai inoperabili».
«Nel 2021 – continua – non siamo riusciti, nonostante l'impegno delle autorità sanitarie e dei chirurghi, a smaltire le liste di attesa accumulate nel 2020 per patologie chirurgiche in elezione, e questo anche se in molte regioni sono state organizzate sedute operatorie aggiuntive su specifici progetti. Adesso le liste di attesa torneranno ad allungarsi a dismisura».
Legge sulle lobby: inizia la discussione alla Camera, ma Fdi rileva criticità
È iniziata alla Camera la discussione sul progetto di legge sulla regolamentazione delle lobby, dopo un travagliato iter che è durato due anni. Il testo presentato in aula è infatti la sintesi di tre testi di proposta di legge, quello della deputata di Italia viva Silvia Fregolent, quello di Marianna Madia del Pd, e infine quello firmato da Francesco Silvestri del Movimento 5 stelle.
A novembre la maggioranza si era divisa nell’approvazione di un emendamento che riduceva a un anno dalla fine del mandato (nel testo base gli anni erano tre) l’obbligo di non iscriversi al registro dei portatori d’interesse per i membri di governo, e non vincolava i parlamentari se non nel corso del mandato che li riguarda.
«Il concetto di democrazia di un paese – ha affermato oggi Silvestri – non si misura solamente e semplicemente attraverso l’affermazione del principio di elezioni libere e giuste, ma anche attraverso la partecipazione collettiva ai processi decisionali. Per questo l’approdo in aula della legge che disciplina la rappresentanza d’interessi è un risultato importante».
L’Italia resta infatti uno dei pochi paesi in Europa a non avere una legge sulle lobby. Nel corso della discussione generale in aula, Federico Mollicone, deputato responsabile Cultura e Innovazione di Fratelli d'Italia, ha annunciato l’astensione del suo partito e ha denunciato le «numerose criticità» del testo di legge.
Secondo Fratelli d’Italia, la legge è «manchevole» perché, tra le altre cose, «non prevede che il lobbista può essere un lavoratore subordinato, come la stragrande maggioranza dei casi, o comunque rappresentante di società o di agenzie di lobby», ha detto Mollicone, «non chiarisce la nozione di “enti pubblici”, e non ci sono riferimenti a chi ha rapporti o rappresenta stati esteri».
Russia e Stati Uniti a colloquio sull’Ucraina
Si sono tenuti a Ginevra i colloqui tra Russia e Stati Uniti per trattare la de-escalation militare nella regione orientale dell’Ucraina. Al termine dell’incontro, il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha affermato di non considerare «senza speranza» la situazione diplomatica.
«Penso che l'utilità dei colloqui tenuti a Ginevra sia che per la prima volta abbiamo potuto parlare di questioni che prima esistevano in modo invisibile – ha detto Ryabkov ai giornalisti –. Tutti sapevano che c'erano, ma hanno fatto finta che fosse meglio non nominarli».
«Ora le cose sono chiamate con i loro nomi propri e questo ha un effetto di miglioramento della salute sulle nostre relazioni con l'Occidente», ha spiegato.
Gli Stati Uniti hanno invece affermato di essere aperti a discutere di «dimensioni e portata delle esercitazioni militari, e migliorarne la trasparenza», ma hanno chiarito che non rinunceranno alla «politica delle porte aperte della Nato».
«Non rinunceremo alla cooperazione bilaterale con gli Stati sovrani che desiderano lavorare con gli Stati Uniti. E non prenderemo decisioni sull'Ucraina senza l'Ucraina, sull'Europa senza l'Europa o sulla Nato senza la Nato», ha detto la vice-segretaria di Stato Usa, Wendy Sherman, al termine dei colloqui.
Pfizer, vaccino contro Omicron pronto a marzo
L'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, ha affermato in un'intervista a Cnbc che un vaccino specifico contro la variante Omicron sarà «pronto a marzo» e che l'azienda «ha già iniziato a produrre le dosi».
Bourla ha affermato che il vaccino sarà efficace anche contro le altre varianti in circolazione e che non è ancora chiaro se sia necessario o meno un vaccino specifico per l'Omicron o come questo verrebbe utilizzato, ma Pfizer avrà pronte alcune dosi poiché alcuni paesi vogliono il farmaco pronto il prima possibile.
«La speranza è che riusciremo a ottenere qualcosa che darà una protezione migliore, in particolare contro le infezioni, perché la protezione contro i ricoveri e la malattia grave in questo momento è adeguata, grazie alla terza dose degli attuali vaccini», ha detto Bourla.
Intanto l’Agenzia europea del farmaco ha iniziato a valutare una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio per il medicinale antivirale per via orale orale di Pfizer, il Paxlovid. Il risultato è atteso nelle prossime settimane.
Afghanistan, 9 bambini morti in un’esplosione
Nove bambini sono morti e altri quattro sono rimasti feriti in un'esplosione avvenuta nell'est dell'Afghanistan, vicino al confine con il Pakistan. Lo hanno reso noto i talebani. Secondo l'ufficio del governatore della provincia orientale di Nagarhar, l'esplosione è avvenuta quando un camioncino che vendeva prodotti alimentari ha colpito un vecchio mortaio inesploso nel distretto di Lalopar.
L'Afghanistan è tra i paesi con il maggior numero di mine e altri ordigni rimasti inesplosi, che spesso causano vittime tra i bambini.
Myanmar, Aung San Suu Kyi condannata ad altri 4 anni
Il tribunale del Myanmar ha condannato l’ex leader birmana Aung San Suu Kyi ad altri quattro anni di prigione, dopo averla giudicata colpevole d’importazione e possesso illegale di walkie-talkie e di violazione delle restrizioni sul coronavirus.
San Suu Kyi è già stata condannata il mese scorso, sulla base di altre accuse, a quattro anni – poi dimezzati a due su decisione del capo del governo militare. Per i sostenitori di San Suu Kyi le accuse contro la leader sono artificiose, e volte a legittimare le azioni dei militari che hanno preso il potere con un colpo di stato lo scorso febbraio, nonché a impedirle di tornare in politica.
Olanda, Rutte giura da premier per la quarta volta
Il premier olandese Mark Rutte ha giurato per la quarta volta come primo ministro. Il nuovo gabinetto ha prestato giuramento nelle mani di re Guglielmo Alessandro, e si è insediato durante una cerimonia che si è svolta nel contesto delle restrizioni dovute all’ondata di coronavirus che imperversa nel paese.
L'iter della formazione della coalizione era cominciato dopo le elezioni generali del 17 marzo del 2020, e si è protratto molto a lungo. Rutte guiderà un governo che conta 150 seggi nella camera bassa ed è in minoranza in quella alta. La coalizione è composta dal Partito popolare per la libertà e la democrazia – cioè la formazione conservatrice del premier – dal partito centrista e filoeuropeo D66, dal partito di centrodestra Appello cristiano democratico e dal partito centrista Unione cristiana.
Kazakistan, il presidente parla di tentato colpo di stato
Il presidente del Kazakhstan, Qasym-Jomart Toqaev, ha definito le proteste nel paese come un «tentato colpo di stato» e ha dichiarato che le forze di sicurezza «non sparerebbero mai» su manifestanti pacifici.
Secondo Toqaev, militanti armati che aspettavano dietro le quinte si sarebbero uniti alle proteste, con l'obiettivo di insidiare l'ordine costituzionale, la distruzione delle istituzioni governative e la presa del potere».
Il presidente kazako ha poi aggiunto che la missione militare guidata dalla Russia in Kazakhstan dovrebbe finire presto, affermazione confermata dal presidente russo Vladimir Putin, che ha definito «limitato» il tempo in cui le truppe di Mosca resteranno nel paese.
Intanto decine di persone sono state uccise durante le proteste, e il ministero dell'Interno ha dichiarato che quasi 8mila persone sono state arrestate.
Tigray, le agenzie umanitarie sospendono il lavoro
Le agenzie umanitarie dell’Onu hanno sospeso il loro lavoro in un’area della regione del Tigray, in Etiopia, dopo che un raid aereo sul campo per sfollati di Dedebit ha causato la morte di almeno 56 persone venerdì scorso.
Lo ha annunciato l’ufficio delle Nazioni unite per la risposta alle emergenze, secondo il quale nell’area ci sarebbero troppe e continue minacce di attacchi di droni. L’Unione europea intanto ha definito «inaccettabile» l’attacco, esortando «tutte le parti in conflitto a rispettare rigorosamente il diritto umanitario internazionale».
Anche l’Unicef si è detto «indignato» per i recenti attacchi aerei del 5 e 7 gennaio, riportando le notizie di «decine di civili – bambini compresi – uccisi, e molti altri feriti».
«I campi per rifugiati e gli insediamenti per sfollati interni – ha dichiarato la direttrice generale dell'Unicef, Henrietta Fore – comprese le scuole che ospitano bambini e famiglie sfollate, e le strutture essenziali che forniscono loro servizi umanitari, sono obiettivi civili. Non rispettarli e non proteggerli dagli attacchi può costituire una violazione del diritto internazionale umanitario».
Nel frattempo il portavoce del Fronte popolare di liberazione del Tigray, Getachew Reda, ha accusato l'Eritrea di nuovi attacchi.
È morta la giornalista Silvia Tortora
È morta questa notte a Roma la giornalista per tv e carta stampata Silvia Tortora. Nata a Roma il 14 novembre 1962, aveva 59 anni. Figlia del giornalista e conduttore televisivo Enzo Tortora, ha lavorato con Giovanni Minoli a Mixer e poi a La storia siamo noi.
Ha collaborato con il settimanale Epoca, e pubblicato diversi libri, tra cui Cara Silvia (nel 2002), che raccoglie le lettere che il padre Enzo le scrisse dal carcere. A partire da giugno 2009 ha condotto Big, insieme ad Annalisa Bruchi, un programma in onda su Raitre in otto puntate.
Esplosione Ravanusa, la procura dispone il dissequestro dell’area
La procura ha disposto il dissequestro dell'area del quadrilatero interessato alla esplosione di via Trilussa a Ravanusa, in provincia di Agrigento, perché «non più necessario ai disposti rilievi ed accertamenti tecnici». Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha chiarito che il provvedimento, adottato in tempi brevi rispetto all'evento, si è reso opportuno anche «al fine di alleviare i disagi della popolazione e favorirne la ripresa economica e sociale».
Durante i rilievi disposti nel corso delle indagini, i consulenti tecnici del pubblico ministero «hanno prelevato materiale e segmenti della tubazione» della rete di distribuzione del gas – ha fatto sapere la procura – «con particolare attenzione al tratto di tubazione di circa quattro metri interessato alla lesione e al raccordo rilevati». I materiali prelevati sono stati trasportati presso i laboratori dove saranno sottoposti a verifiche, anche con l'ausilio di sofisticate apparecchiature capaci di effettuare simulazioni tridimensionali.
Pavia, maxi operazione anti ‘ndrangheta nel nord Italia
La Guardia di finanza ha eseguito questa mattina 13 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti, alcuni dei quali sarebbero vicini a storiche famiglie ‘ndranghetiste originarie di Platì, che si sarebbero poi radicate nel nord Italia – nello specifico, nei territori a cavallo tra le province di Pavia, Milano e Monza Brianza, e nel torinese.
Le ipotesi di reato degli investigatori vanno dall’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti alla detenzione e porto d’armi da sparo, fino a episodi di estorsione perpetrati in Lombardia con l’aggravante del metodo mafioso.
L’inchiesta, iniziata nella primavera del 2019, ha seguito per anni alcuni soggetti originari del Reggino, ma da tempo stanziati nei territori compresi tra le province di Pavia e Milano. Lì gli uomini avrebbero commesso i reati contestati, seguendo condotte tipicamente mafiose, come estorsioni e intimidazioni verso chi non pagava i debiti di droga che contraeva con gli stessi soggetti.
Secondo gli inquirenti, i soggetti rifornivano di cocaina e marijuana le piazze di spaccio di Lombardia, Piemonte, Liguria e Toscana. Il clan avrebbe avuto anche disponibilità di mitragliatori Kalashnikov, riforniti da un’altra cellula calabrese collegata, e secondo gli inquirenti aveva costruito società di servizi ed imprese edili – di fatto inattivi – per occultare i proventi illeciti tramite l’emissione di fattura false.
Gimbe: 3 milioni di positivi a questo ritmo dalla prossima settimana
«Con 2 milioni di positivi e con questo ritmo di crescita, lunedì prossimo rischiamo di avere 3 milioni di positivi», ha detto Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe.
«La previsione dei 2 milioni di positivi purtroppo l’abbiamo azzeccata – ha detto Cartabellotta -. È evidente che la situazione inizia a pesare sugli ospedali, con quasi 16mila pazienti in area medica a quasi 1600 in terapia intensiva. Abbiamo quasi l’1 per cento di persone che vanno in area medica e l’1 per mille va in terapia intensiva. Se arriveremo a 3 milioni di positivi, i numeri dei ricoverati desteranno qualche preoccupazione in più».
«Ad oggi, volendo fare un minimo di proiezione, lunedì prossimo potremmo avere circa 24mila pazienti ricoverati in area medica, e circa 1900 pazienti in terapia intensiva», ha aggiunto.
«Questo ovviamente porterebbe i tassi di occupazione al 38 per cento e al 20 per cento, questo significa che gli ospedali iniziano ad essere in sofferenza, e i problemi di sovraccarico non riguardano solo i pazienti Covid: ogni paziente Covid che entra in ospedale fa sì che un paziente in meno di un’altra patologia venga assistito».
New York, 19 morti in un incendio al Bronx
È di 19 morti, tra cui 9 bambini, e 44 feriti, il bilancio dell’incendio in un edificio di 19 piani scoppiato domenica sera nel Bronx, a New York. Dei feriti, 13 sarebbero in gravi condizioni.
Sono ancora in corso le indagini per appurare le cause del rogo, ma secondo i vigili del fuoco potrebbe essere partito da una stufa elettrica in una delle camere da letto tra il secondo e il terzo piano. Il capo dei vigili del fuoco, Daniel Nigro, ha raccontato di aver trovato vittime a ogni piano, molte in arresto cardiaco e respiratorio, secondo lui impossibilitate a scappare a causa del volume di fumo.
Alcuni residenti hanno affermato di aver inizialmente ignorato gli allarmi antincendio, vista la frequenza con cui suonano di solito, anche in assenza di incendio. L’edificio, abitato in gran parte da migranti e afroamericani, era sprovvisto di scala antincendio, e secondo i vigili non è certo che ci fosse un allarme antincendio in ogni appartamento.
Per molti osservatori l’incendio è il più grave avvenuto a New York dal 1990, quando 87 persone morirono nel rogo che si sviluppò in un nightclub, sempre nel Bronx.
Djokovic di nuovo fermato, il ministro smentisce
Non è ancora finita la vicenda di Novak Djokovic in Australia. Il tennista serbo sarebbe infatti stato di nuovo fermato dalle autorità australiane, e rischierebbe ancora di essere espulso. Lo riferisce il Daily Telegraph, secondo cui la notizia è stata confermata anche dal padre di Djokovic. L'ufficio del ministro dell'Interno, Karen Andrews, ha però smentito che Djokovic sia stato arrestato.
Questa mattina Djokovic ha vinto la causa contro il governo australiano, ottenendo la revoca dell’annullamento del visto, definito irragionevole dal giudice, che ne ha ordinato l’immediato rilascio.
«Sono felice e grato che il giudice abbia annullato la mia cancellazione del visto –ha scritto su Twitter il tennista –. Nonostante tutto quello che è successo, voglio restare e provare a giocare gli Australian Open».
Ma secondo i media locali il ministro dell'Immigrazione australiano, Alex Hawke, ha deciso di prendersi oltre le 4 ore previste dalla legge per decidere se annullare il visto, e sembra quindi che non deciderà entro oggi.
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