Le notizie di oggi, 27 dicembre: il rinvio del processo alla leader birmana Aung San Suu Kyi e le denunce dell’opposizione per una strage di civili avvenuta il 24 dicembre; la ripresa dei colloqui sul nucleare iraniano e l’annunciata sospensione del premier della Somalia. E ancora: le novità sul Covid in Italia, il governo che discute sulla revisione della quarantena per chi ha la terza dose, e lo studio sulla quarta dose in Israele. Infine: il veto alla legge sui media del presidente polacco, il processo per la morte di un giovane in carcere, e le inondazioni in Brasile.  

I dati Covid di oggi

Sono 30.810 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Un 90 per cento in più rispetto allo stesso giorno di una settimana fa, quando erano stati 16.213. I numeri vanno letti anche tenendo conto del fatto che il lunedì si registrano solitamente meno casi, perché durante il weekend è minore il numero di tamponi effettuati – soprattutto nel weekend appena trascorso, quello di Natale.

Le vittime sono state 142 in un giorno, mentre una settimana fa erano state 137 (+3,6 per cento in sette giorni). In aumento anche i ricoveri in terapia intensiva – 100 nuovi nelle ultime 24 ore, mentre lo stesso giorno di una settimana fa erano stati 73 – e i ricoverati con sintomi – 503 in 24 ore, 20 per cento in più su base settimanale. Ci sono, infine, 20.125 persone finite in isolamento domiciliare nelle ultime 24 ore, il 46 per cento in più rispetto allo stesso giorno di una settimana fa.

Israele, al via la ricerca sugli effetti della quarta dose

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Ha preso ieri il via al Sheba Hospital di Tel Aviv una ricerca sull'efficacia di una quarta dose di vaccino contro il Covid. I 150 medici in servizio, che allo scorso 20 agosto avevano tutti già ricevuto la terza dose, riceveranno la quarta dose del vaccino Pfizer e ne esamineranno «gli effetti sul livello degli anticorpi, sulla prevenzione del contagio, e sulla sua sicurezza», secondo quanto ha spiegato il direttore del reparto di virologia, Gili Regev-Jochai.

Dalla scorsa settimana in Israele possono vaccinarsi con la quarta dose tutti coloro che hanno più di 60 anni e i dipendenti di strutture sanitarie. Intanto il ministero della sanità ha ridotto da cinque a quattro mesi il tempo necessario per ricevere la terza dose.

Brasile, 18 morti e 35mila sfollati per le alluvioni

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È salito a 18 morti il bilancio delle alluvioni provocate da piogge torrenziali in Brasile, dove 58 comuni sono in stato di emergenza e 35mila persone hanno dovuto lasciare le proprie case. Il bilancio dei feriti da novembre è salito a 286 persone.

Il presidente polacco ha posto il veto alla legge sui media

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Il presidente polacco, Andrzej Duda, ha posto il veto a una controversa legge sulla proprietà dei media che, secondo alcuni critici, mirava a mettere a tacere il canale d'informazione Tvn24, che appartiene al gruppo americano Discovery. Il testo avrebbe obbligato il gruppo a cedere la sua quota del network televisivo polacco Tvn. Secondo diversi osservatori, questo avrebbe messo a rischio la pluralità informativa nel paese.

Russia, 15 anni a uno studioso di Gulag

Un tribunale russo ha aumentato a 15 anni di carcere la condanna di Yury Dmitriyev, uno dei principali storici impegnati nelle ricerche sui Gulag, che secondo i suoi sostenitori è stato preso di mira in processi politici per aver denunciato i massacri dell'epoca sovietica. L’uomo guidava inoltre l'ufficio in Carelia di Memorial, la storica ong che questa settimana rischia lo scioglimento.

Nel 2020, lo studioso 65enne era stato condannato a 13 anni in un controverso processo per abusi sessuali sulla figlia adottiva, in cui si è sempre dichiarato innocente. Interrogato dai giornalisti, il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitry Peskov, non ha voluto commentare la vicenda.

Il governo pensa a una revisione delle regole sulla quarantena

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«La riflessione sul numero di persone in quarantena l'abbiamo fatta questa mattina col ministro Roberto Speranza. Gli scienziati stanno studiando con l'Istituto superiore di sanità». Il commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo apre all’ipotesi di un cambio delle regole relative alla quarantena per i vaccinati con terza dose. «Adesso le quarantene sono diverse per i vaccinati e i non vaccinati – aggiunge – si sta studiando cosa mettere in campo».

Sull'argomento è intervenuto anche il governatore del Veneto Luca Zaia, che ha detto di ritenere «ragionevole» una riflessione «sulla quarantena per il vaccinato», in particolare con terza dose. Quarantena che, dice, «va rivista». Un pensiero sul quale concorda anche il presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Approccio più cauto del sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri, che dice: «È necessaria una revisione delle regole della quarantena ma non è questo il momento». «Non appena avremo dati più conclusivi su Omicron, anche le regole sulla quarantena dei bambini, degli alunni, degli studenti si potranno rivedere. Potrebbe essere anche tra 7-10 giorni, con l'anno nuovo, probabilmente prima della riapertura della scuola», ha aggiunto.

Bianchi sulla scuola: «Dad solo in casi straordinari»

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«La Dad (didattica a distanza) sarà attivata a gennaio solo dove vi siano condizioni straordinariamente rilevanti. Solo lì si possono disporre chiusure, ma solo molto isolate, e solo per il tempo necessario per verificare il cluster».

È quanto ha affermato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, interrogato sulle misure che il governo intende adottare al rientro a scuola dopo le vacanze natalizie, a gennaio. «La nostra indicazione è “si torna in presenza"», ha ribadito il ministro.

Covid, raggiunta la soglia critica per le terapie intensive

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Gli ospedali italiani hanno raggiunto il 12 per cento dell'occupazione dei posti in terapia intensiva, superando così la soglia critica fissata al 10 per cento. È quanto emerge dal monitoraggio di Agenas, Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali. Le aree mediche sono invece al limite massimo di occupazione fissato dai parametri, al 15 per cento. Secondo il monitoraggio, nove regioni – Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte e Veneto –, oltre alle province autonome di Trento e Bolzano, hanno superato le soglie critiche in entrambi i settori.

E mentre dal 10 gennaio sarà possibile ricevere la terza dose anche a quattro mesi di distanza dalla seconda, il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, è intervenuto sulla durata della quarantena per chi ha effettuato il richiamo. «Chi ha fatto il vaccino con la terza dose è più difficile si contagi e quindi bisognerebbe rivedere le regole per questa categoria – ha detto –. Per esempio riducendo il periodo di quarantena per chi ha ricevuto il richiamo».  

«Basta parlare di prime, seconde e terze dosi – ha continuato Cartabellotta –, bisogna che il vaccino diventi una misura di sanità pubblica da somministrare periodicamente. Sono anche un fautore dell’obbligo vaccinale», ha aggiunto. E riguardo all’obbligo delle mascherine all’aperto, ha detto, «ha una funzione più di tipo sociale. Sono invece per l’uso della Ffp2 nei locali al chiuso: quella chirurgica può considerarsi ormai un rimedio “omeopatico”, protegge molto poco».

Torino, muore dopo aver perso 25 chili in carcere

Antonio Raddi morì a 28 anni nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, il 30 dicembre 2019, a causa di un’infezione polmonare, dopo aver perso 25 chili di peso. Da mesi diceva agli operatori del carcere di non riuscire a mangiare, ma non era stato creduto.

Tra qualche giorno verrà discussa in tribunale l’opposizione dei familiari del giovane all’archiviazione dell’inchiesta, chiesta dal pm Vincenzo Pacileo perché non riteneva di avere elementi sufficienti per stabilire la responsabilità a carico dello staff medico del carcere, e perché, sostiene il pm, il detenuto non si mostrava collaborativo riguardo il suo stato di salute.

Raddi aveva cominciato ad affermare di avere problemi ad alimentarsi ad agosto, e il suo caso era stato segnalato anche dalla garante dei detenuti di Torino, Monica Gallo, che aveva denunciato la scarsa attenzione alla salute mentale del ragazzo. Il 14 dicembre 2019 era stato portato d’urgenza al pronto soccorso del Maria Vittoria, dove era stato certificato l'estremo stato di denutrizione. Il primario disse agli inquirenti di non avere «mai visto niente del genere in 40 anni».

Venezia, incendio al Petrolchimico di Marghera

Un enorme incendio si è sviluppato questa mattina verso le 11 in un'azienda di Marghera (la Slim Fusina Rolling, ex Alcoa) in via dell’Elettronica, a fianco della centrale Enel di Fusina, un’azienda che si occupa di lavorazione dell’acciaio. Sembrerebbe che il fuoco si sia sviluppato da un macchinario che lamina i metalli, ma non ci sono feriti, e sembrerebbe scongiurato il pericolo d’inquinamento derivante da gas tossici. Le nubi di fumo provenienti dall’impianto erano visibili anche dal Lido di Venezia.

Mauritius, condannato il capitano di un cargo petrolifero

(Hakon Mosvold Larsen, NTB scanpix via AP, File)

È stato condannato a 20 mesi di carcere Sunil Kumar Nandeshwar, il capitano del cargo giapponese Mv Wakashio, che nel luglio del 2020 si incagliò nella barriera corallina nella costa sud-orientale dell'isola di Mauritius, disperdendo circa 4mila tonnellate di petrolio, causando il peggior disastro ambientale mai verificatosi nell'Oceano indiano. Stessa pena è stata inflitta al primo ufficiale, Hitihanillage Subhoda Janendra Tilakaratna.

Nel corso delle operazioni di bonifica dell’Oceano persero la vita tre marinai che si cappottarono con il loro rimorchiatore. Durante l’udienza, il capitano ha ammesso di aver bevuto durante una festa di compleanno a bordo prima che il cargo si incagliasse nel fondale, e di aver dato l’ordine di avvicinarsi alle acque mauriziane per permettere all’equipaggio di chiamare le rispettive famiglie.

La riunione del parlamento libico sulle elezioni

Yousef Murad

Il parlamento libico, con sede nella città orientale di Tobruk, si è riunito per decidere sulla proposta della commissione elettorale libica di rinviare al 24 gennaio il voto previsto per il 24 dicembre, e tenere le elezioni parlamentari un mese dopo, il 15 febbraio 2022.

Suliman al-Harrari, capo della commissione per gli affari interni del parlamento, ha dichiarato che il parlamento sta valutando se il governo ad interim, nominato all’inizio del 2021, potrà rimanere in carica fino al voto, come è stato chiesto da molti governi occidentali.

Myanmar, rinviato il processo a Aung San Suu Kyi

(AP Photo/Khin Maung Win, File)

È stato rinviato al 10 gennaio il verdetto atteso per oggi al processo all'ex leader birmana e Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, accusata di importazione illegale e possesso di walkie-talkie e violazione delle restrizioni Covid. 

Aung San Suu Kyi era già stata condannata a due anni di prigione per incitamento al dissenso contro i militari e violazione delle misure anti Covid. La condanna era arrivata da parte della giunta militare che ha preso il potere in Birmania con un colpo di stato lo scorso febbraio, dopo una breve parentesi politica in cui San Suu Kyi e i militari dividevano il potere.

Intanto le fonti della resistenza contro il regime militare in Myanmar hanno segnalato un nuovo massacro che sarebbe stato operato dai militari il 24 dicembre nello Stato orientale di Kayah. I militari avrebbero attaccato degli autoveicoli radunando le persone a bordo, uccidendole e poi dandogli fuoco assieme ai veicoli. Sarebbero almeno 38 i morti, tra cui alcuni bambini. Sono dispersi anche due operatori dell'organizzazione umanitaria Save the Children.

Sulla presunta strage si è espresso anche Martin Griffiths, il sottosegretario generale dell'Onu per gli affari umanitari. «Sono inorridito – ha detto – Condanno questo incidente grave e tutti gli attacchi contro civili nel paese, che sono proibiti in base al diritto umanitario internazionale». «Invito le autorità ad avviare immediatamente un'indagine approfondita e trasparente sull'incidente in modo che i colpevoli possano essere rapidamente assicurati alla giustizia, e invito tutti i gruppi armati in Myanmar a prendere tutte le misure per proteggere i civili», ha concluso.

La ripresa dei colloqui sul nucleare iraniano

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Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha riferito che Teheran vuole che il prossimo round di colloqui sul nucleare si concentri sul raggiungimento dell'accesso illimitato alle entrate petrolifere.

Una dichiarazione che arriva il giorno della ripresa dei colloqui sul nucleare a Vienna, dopo un breve stop. Intanto si fa sempre più esigua la possibilità di raggiungere un accordo con gli Stati Uniti e i paesi europei.

Somalia, il presidente sospende il premier Roble

(Tolga Akmen/Pool Photo via AP)

Il presidente della Somalia, Mohamed Abdullahi Mohamed, detto Farmajo, ha annunciato che sospenderà il primo ministro Mohamed Hussein Roble, una decisione legata a una disputa sulle elezioni più volte rimandate nel paese. 

«Il presidente ha deciso di sospendere il primo ministro Mohamed Hussein Roble e porre fine ai suoi poteri a seguito di accuse di corruzione», ha affermato l'ufficio del presidente in una nota, accusando il primo ministro di avere interferito in un'indagine su una compravendita di terreni. 

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