Facciamo un esercizio. Diventiamo di estrema destra. Tanto in questa lunga stagione politica occidentale si usa, e conviene adeguarsi. Ci servirà da ripasso e rafforzerà le nostre schiene deboli. Fidatevi
Sarà il pensiero solare, sarà l’infosfera globale, ma ultimamente trovo conforto negli esperimenti mentali. Dunque facciamo un esercizio. Diventiamo di estrema destra. Tanto in questa lunga stagione politica occidentale si usa, e conviene adeguarsi. Ci servirà da ripasso e rafforzerà le nostre schiene deboli. Fidatevi.
Non fate i soliti che perseverano lungo il tragitto sbagliato, avete passato i quarant’anni, svegliatevi, se ci sarà da comprare la divisa la comprerete, se la divisa sarà da stirare ci penseranno le mamme della nazione, io in quanto mamma della nazione ve la stiro pure, la divisa, anzi la tuta spaziale per i viaggi su Marte prodotta da Elon Melon (è un marchio).
Diventiamo di estrema destra, dunque, e pensiamo anzitutto all’economia. Che per noi vuol dire, anche e soprattutto, la natalità. Attenzione, non con ironia. No battute. Pensiamo alla natalità come problema centrale del mondo, che guida la società e il benessere. Natalità come visione. Perché la natalità è futuro. E questo è un pensiero molto semplice e di dimensioni molto grandi.
Ci puoi costruire sopra di tutto, se sei disposto a calpestare qualsiasi ostacolo fra te e la visione. Forse il bello di essere estremisti (di qualsiasi tipo) è che puoi prendere un pensiero semplice e grande e usarlo per basarci tutta la civiltà senza preoccuparti delle conseguenze. Non ti senti già più leggero? (Leggero, con la o: mi raccomando, usate il maschile universale). Basta sottigliezze, basta intellettuali dalla fronte increspata. Sì alle frasi dannunziane. No ai discorsi da gente che spacca il capello in quattro. Che palle!
Alle basi della natalità
Partiamo dalle basi. Senza riproduzione umana non può esserci futuro. Il futuro esiste se e solo se ci sono molti umani, umani di pelle bianca. Per incentivare la presenza di questi umani possiamo fare molte cose. «Asili!», diranno i miei piccoli lettori. «Congedi parentali! Welfare!». Ecco, subito rovinate l’esercizio, abbiamo detto che siamo di estrema destra, e tutte queste idee costose non vanno bene. No.
Facciamo un passo indietro. I bambini anzitutto devono nascere, nascere in ogni caso, nascere a prescindere, e dunque appare ovvio che l’aborto debba saltare. E fin qui direi che è anche troppo facile. Tutti d’accordo (se non siete d’accordo dovete diventarlo). Il diritto all’aborto sicuro non esiste. Neanche quando la gravidanza rappresenti una minaccia di morte per la donna. Spero di essere stata chiara. Noi stiamo costruendo il futuro, il feto ci porta nel futuro, la madre è nel presente, dunque è ovvio che la madre conti meno del feto. È una semplice linea temporale. È davvero rilassante essere di estrema destra.
Cambio di mentalità
Ma non basta. Dire “no all’aborto” è poco, se da questo non discende tutto un cambio di mentalità. La natalità irrinunciabile deve fondare una società che sia a favore della famiglia e dei bambini, e attenzione, i bambini devono essere considerati come futuro e come numero, non come bambini in sé. (Se cominciate a considerare “l’essere umano in sé” diventate subito di sinistra, io lo so che avete questa tentazione, per questo vi correggo. Vi vedo che cominciate a pensare al bambino, alla pedagogia, invece bisogna ripristinare l’educazione con i ceffoni. Ma non divaghiamo).
Famiglia, bambini, futuro, dunque. E donne che stanno a casa. No asili, ma mamme che stanno a casa, recupero di una vita tradizionale in cui le madri si ritrovano nei cortili a stendere i panni. Costruiremo molti cortili. (Qui la creatività di noi quarantenni un po’ vacilla perché non siamo abituati, abbiamo avuto madri lavoratrici, vaghiamo nel vuoto alla ricerca di riferimenti che non abbiamo, va bene, dai, poi ci si penserà).
Le donne non lavorano, le donne da un giorno all’altro abbandonano completamente la forza lavoro liberando tanti posti per gli uomini che così possono guadagnare il pane per la famiglia. Funziona per l’economia, c’è anche in un romanzo di Houellebecq (là non era l’estrema destra, erano i musulmani, ma la sostanza per le donne è simile). Risolviamo così tanti problemi strutturali, risolviamo il mondo, costruiamo il futuro sull’asservimento femminile (tanto alle donne sta bene, molte già votano estrema destra, e poi noi donne siamo più fragili, al massimo ci dai una botta in testa).
Che altro? Ah, il diritto di voto. Il voto di chi si è riprodotto dovrebbe contare più di quello di chi non ha figli. Il nuovo vicepresidente americano lo pensa, disse che è un suo esperimento mentale (vedete come sono brava, faccio gli esperimenti mentali come Vance). Ho finito lo spazio, ma mi pare che stiamo prendendo una bellissima direzione.
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