Manca poco a Natale e la volata dei libri più venduti in Italia schiera il gruppo di tutti i suoi campioni altovendenti. In testa torna Antonio Manzini, che supera La casa dei silenzi di Donato Carrisi. Al terzo posto c’è Cazzullo, mentre in top ten arriva per Einaudi Intermezzo di Rooney
Mancano cinque settimane a Natale e la volata dei libri più venduti in Italia schiera il gruppo di tutti i suoi campioni altovendenti.
In testa Antonio Manzini, il migliore scrittore di gialli italiani, che riprende la cima della classifica con Il passato è un morto senza cadavere, Sellerio, che supera di una ruota e mezzo La casa dei silenzi di Donato Carrisi, scrittore di incubi che aveva tenuto il primo posto la settimana scorsa. Al terzo il Dio di Aldo Cazzullo, Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia per HarperCollins e primo per un numero di copie, centomila, fino ad ora.
I tre contendenti
Questi sono i tre libri che si contenderanno il podio fino al Natale e questa classifica ci illumina sui gusti di lettura degli italiani. Il genere innanzitutto: sia il giallo manziniano con il vicequestore romano Rocco Schiavone trapiantato in montagna ad Aosta sia il thriller psicologico di Carrisi con l’ipnotista fiorentino Pietro Gerber. E poi il solido racconto e la divulgazione di Aldo Cazzullo, giornalista narratore di storia e cultura che mixa i ruoli di Alessandro Barbero e Alberto Angela.
Sotto ancora la storia sotto forma di romanzo, nella titanica narrazione di Antonio Scurati attorno a Mussolini. Al quarto posto il suo M. L’ora del destino per Bompiani. A questo quarto volume della sua epopea letteraria e civile Scurati affida il gigantesco affresco dell’Italia fascista sui fronti del secondo conflitto mondiale, degli errori, degli orrori e dell’eroismo ancora possibile per uomini e donne reduci da vent’anni di dittatura. E tratteggia il ritratto al nero di un uomo di fronte al destino che ha plasmato per sé e per un’intera nazione, un uomo solo all’incrocio tra il parallelo del crepuscolo e un meridiano di sangue.
Al quinto posto la saggistica civile di Gianrico Carofiglio con il suo Elogio dell’ignoranza e dell’errore, per Einaudi Stile libero. Biasimare gli errori e stigmatizzare l'ignoranza sono considerate pratiche virtuose. Necessarie. Ma le cose, forse, non stanno proprio così. Prendendo spunto da aneddoti, dalla scienza, dallo sport, da pensatori come Machiavelli, Montaigne e Sandel, ma anche da Mike Tyson, Bruce Lee e Roger Federer, Gianrico Carofiglio ci racconta la gioia dell'ignoranza consapevole e le fenomenali opportunità che nascono dal riconoscere i nostri errori. Imparando, quando è possibile, a trarne profitto. Una riflessione inattesa su due parole che non godono di buona fama. Un'allegra celebrazione della nostra umanità.
Il memoir di Volo
Al sesto Fabio Volo, questa volta non con un romanzo, ma con un memoir, Balleremo la musica che suonano, Mondadori, in cui parla di sé per parlare dei libri che gli hanno cambiato la vita. Le pagine di Hermann Hesse, Gabriel García Márquez, Jack London, Joseph Conrad lo spingono ad alzare lo sguardo sopra tutte le seccature e dirsi: ci deve essere uno spazio anche per me da qualche parte.
Si identifica coi personaggi, Martin Eden, Narciso e Boccadoro, vite che sono come la sua. Copia le frasi che lo colpiscono e le appende sui muri della sua cameretta. La lettura gli ha mostrato una via di fuga dal destino scritto di panettiere e trasmesso il coraggio per imboccarla.
Insomma il genere è quello del libro di libri, un libro di pane e di libri, scritto con la consueta autentica semplicità. Volo che è uomo pratico infondo al libro mette l’elenco di quei libri e gli ho sentito dire durante un’affollatissima presentazione. Fotografate quella pagina e leggete quei libri piuttosto che il mio.
Al settimo La vegetariana, Adelphi, della scrittrice coreana premio Nobel Han Kang. E, new entry, all’ottavo posto e primo nella varia, Sottopelle di Salmo, Mondadori Electa, la storia del rapper sardo, che racconta con la sua penna tutto ciò che negli anni ha nascosto “sottopelle” e le esperienze che lo hanno formato: dalla rabbia adolescenziale alla scoperta del talento musicale.
Rooney tradotta
Altre due new entry per chiudere la top ten dei più venduti. Un libro sulla meditazione di Daniel Lumera Fermati e respira per Solferino, e un altro giallo, di Marco Vichi col suo commissario Bordelli, ora in pensione. Meglio di niente, Guanda noir. com’è possibile non fare più lo sbirro? I pittori, i musicisti, gli scrittori vanno forse in pensione? Non si può smettere di fare quello che dà un senso alla propria vita… Arriverà un caso importante al quale potrà dedicarsi?
Intanto Einaudi manda in libreria il quarto romanzo di Sally Rooney, Intermezzo, già molto letto nell’edizione inglese di Faber, comparsa in classifica, perché nel frattempo le trentenni italiane, coeve dell’autrici, hanno finalmente imparato a leggere la lingua di Shakespeare.
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