Dopo trent’anni arriva la continuazione di Jack Frusciante dello scrittore bolognese
È una scossa elettrica nella classifica della settimana, quella di Due di Enrico Brizzi, new entry al quarto posto per Harper Collins. Al primo E voleremo sopra la paura, De Agostini, un altro libro di amore e dolore, di Valentina Mastroianni, la madre di Cesare malato di neurofibromatosi.
In ascesa al quinto posto il muscolare pamphlet di Federico Rampini Grazie Occidente! Tutto il bene che abbiamo fatto, Mondadori Strade blu.
È l’estate del 1994 quella in cui irrompe sulla scena letteraria un romanzo sull’essere giovani a Bologna (unità di luogo e azione del Dams, del weekend postmoderno di Tondelli, del segno graffiante di Pazienza, del Roxy bar di Vasco) scritto in una lingua rock ed elettrica. E quel sound nessuno lo aveva mai ascoltato. Brizzi ha vent’anni e il suo Jack Frusciante è uscito dal gruppo, pubblicato in trecento copie da Massimo Canalini nella sua Transeuropa, piccola casa editrice in Ancona, vende oltre un milione e duecentomila copie ed è stato tradotto all'estero in ventiquattro paesi. Uno dei più grandi bestseller della letteratura italiana.
Ora, a trent’anni dalla pubblicazione di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, c’è un gorgo di eventi. Massimo Canalini è morto a 68 anni lo scorso 16 settembre. Era un mio amico (e collega) geniale. Un editore eccentrico, irresistibile, unico. Eravamo coetanei e il 16 settembre è il mio compleanno. Lo dico perché il 14 settembre era il compleanno di un altro nostro amico geniale, lo scrittore di Correggio Pier Vittorio Tondelli. Canalini aveva inventato “i giovani scrittori”, diventeranno un genere, grazie al sodalizio nato proprio con Tondelli che, nel 1987, cominciò a curare una serie di antologie di autori under 25 frutto di un lavoro di selezione e scouting molto impegnativo portato avanti assieme fino alla morte di Tondelli nel 1991.
Enrico Brizzi viene scoperto in quel contesto da Massimo Canalini, dopo aver ricevuto un suo manoscritto che ricalcava quasi del tutto la trama del film Blade Runner, solo ambientato a Bologna; incuriositosi, lo incontra dissuadendolo dal continuare a scrivere una storia distopica, invitandolo piuttosto a raccontare quelle che vive e conosce e lo indirizza verso letture generazionali, tra cui ovviamente i libri di Pier Vittorio Tondelli e le antologie di scrittori Under 25 da lui curate.
Nel 1994 escono anche Va’ dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro, altro successo straordinario, Il catino di zinco che lancia Margareth Mazzantini, Scuola di nudo, il primo romanzo di Walter Siti, L’Isola del giorno prima di Umberto Eco. Che era stato professore di Enrico Brizzi (e anche di Tondelli e mio) all’Università di Bologna. E che parlò di Jack Frusciante nella sua «Bustina di Minerva» sull’Espresso. Erano anni in cui i giornali vendevano tante copie e un pezzo del genere poteva cambiare i destini di un libro decretandone la popolarità. Ma nessun romanzo di quell’epoca suonava così, aveva quel sound e quel ritmo elettrico. Ora, Enrico Brizzi ci regala un nuovo viaggio nel mondo di Alex e Aidi. E, trent’anni dopo, fa una mossa felice, e non da Dumas dei vent’anni dopo, ma riparte da dove aveva interrotto. E ci riascoltare il sound elettrico della lingua di un Brizzi ormai maturo.
«Ascoltate, gente, lasciatevi invadere dalla musica, ché la nostra canzone suona ancora per noi e per tutti. Nel tardo giugno dell’anno domini uno nove nove due -da qui si riparte – il vecchio Alex giaceva in ruina, ridotto all’ombra tardo-adoloscente di se stesso.»
Cos’è successo dopo la loro separazione?
Nessuno dei due sa dimenticare l’altro, ma la nostalgia rischia di mandarli a fondo entrambi.
All’uscita di Jack Frusciante è uscito dal gruppo nel 1994, il giovane Brizzi presentò il romanzo sotto forma di spettacolo musicale. «Preferisco raccontare le mie storie ad alta voce, in piedi e a tempo di rock come un moderno cantastorie, piuttosto che seduto» dichiarò. «Mi sembra di onorare meglio la forza delle parole.» Trent’anni dopo, Brizzi torna a raccontare la storia del vecchio Alex, Aidi e Martino con la fida band The Perfect Cousins (Yu Guerra, Tony Farinelli, JJ Stigliano). Alla Festa del Racconto di Carpi, domenica 6 ottobre, ore 21.30, Teatro comunale.
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