L’ex gestore della comunicazione del leader leghista è sotto indagine a Verona. Parte della segreteria del partito dal 2020, aveva detto di essersi dimesso per motivi personali
Luca Morisi, ex uomo chiave della gestione dei canali social del leader della Lega, Matteo Salvini, è indagato a Verona per detenzione e cessione di droga. La notizia è riportata dai quotidiani Repubblica e Corriere della Sera.
Morisi, che il 23 settembre aveva detto di essersi dimesso per «questioni personali», adesso si scusa: «Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo: chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega», ha dichiarato in una nota.
Le accuse
Morisi è sotto indagine per detenzione e cessione di stupefacenti da agosto, quando durante un controllo i carabinieri hanno trovato un flacone di liquido non ancora identificato nell’auto di tre ragazzi. I giovani hanno detto alle forze dell’ordine di averlo ricevuto da «Luca Morisi, che abita a Belfiore».
Quando i carabinieri hanno perquisito la casa dell’ex spin doctor di Salvini, hanno trovato un quantitativo di droga compatibile con l’uso personale. Morisi è stato iscritto al registro degli indagati e l’inchiesta è stata affidata al pm Stefano Aresu.
L’inventore della Bestia
48enne, mantovano e laureato in filosofia, Luca Morisi ha gestito la comunicazione di Matteo Salvini dal 2013 fino all’1 settembre scorso. Ha inventato la complessa macchina di gestione dei social del leader leghista, soprannominata sui media come la «Bestia», che ha permesso al partito di passare dal 4 per cento dei consensi del 2013 al 34 per cento dei voti raccolti alle europee del 2019.
Morisi è stato l’artefice dell’immagine di Salvini: è a lui che si devono il soprannome del Capitano, il concorso «Vinci Salvini» in occasione delle elezioni del 2018, i post in cui il politico mangia pasta al ragù o chiede ai quasi cinque milioni followers di postare immagini dei loro gattini. Ma anche gli insoliti auguri di Pasqua del 2019, con la foto dell’allora ministro degli Interni con un mitra in mano, corredata dalla didascalia: «Si avvicinano le Europee e se ne inventeranno di ogni per fermare il Capitano. Ma noi siamo armati e dotati di elmetto!».
Ha insegnato all’università di Verona fino al 2015 ed è a capo di una società di informatica e comunicazione, “SistemaIntranet.com”, insieme all’amico Andrea Paganello.
Morisi è diventato sempre più rilevante e alla fine, il 25 ottobre del 2020 è entrato a far parte della segreteria del partito come responsabile comunicazione. Ha lasciato anche questo ruolo. Fino a pochi giorni fa dal partito assicuravano che l’allontanamento di Morisi sarebbe stato solo temporaneo, dopo la notizia dell’indagine nessuno si è espresso.
Alla sua società, come ad altre, sono stati indirizzati fondi dal partito con passaggi anomali segnalati dall’Unità di informazione finanziaria l’anno scorso.
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