Dalle parole ai fatti. Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra italiana, Angelo Bonelli, ha presentato un esposto in procura riguardo il caso politico che ha coinvolto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia.

Ora la procura di Roma, guidata da Francesco Lo Voi, inizierà la sua indagine per capire soprattutto se siano stati impiegati soldi pubblici per pagare i viaggi in cui Boccia accompagnava il ministro durante le sue visite istituzionali. E farà chiarezza per capire se effettivamente la donna è stata nominata come consigliera per i grandi eventi del ministero, come da lei stessa affermato.

Nell’esposto, Bonelli mette in fila le notizie pubblicate nella stampa negli ultimi dieci giorni e gli screenshot postati da Boccia sul suo profilo Instagram, dando vita a un resoconto cronologico accurato e preciso. Complessivamente tra giugno e agosto sarebbero almeno otto le trasferte del ministro della Cultura alle quali avrebbe preso parte Boccia.

La procura ora dovrà rispondere a una serie di domande, poste dallo stesso Bonelli nel suo esposto: «A quale titolo Boccia ha usufruito di servizi e mezzi dello stato non avendo alcun ruolo negli organi dello stato e tantomeno del ministero della Cultura? Chi si è reso responsabile nel ministero della Cultura dell'accreditamento della dottoressa Boccia presso uffici e articolazioni dello stato e nelle organizzazioni di eventi letterari finanziati con soldi pubblici?».

E ancora: «Come è stato possibile che la dottoressa Boccia sia venuta a conoscenza di informazioni e documenti riservati e comunque coperti dal segreto d'ufficio come le mappe per la visita dei ministri della Cultura del G7 a Pompei, ponendo un problema serio di sicurezza?».

E infine, Bonelli si chiede: «Quali altri documenti e informazioni dispone la dottoressa Boccia? Quali informazioni istituzionali il ministro Sangiuliano ha comunicato a Boccia in virtù del suo rapporto privato con la stessa?».

In un’intervista rilasciata al Tg1, il ministro ha ribadito che non sono stati spesi soldi pubblici per Boccia. Sangiuliano ha detto anche che con Boccia aveva una relazione sentimentale e per questo motivo, dopo un’attenta analisi, per evitare un conflitto di interessi ha bloccato il processo della sua nomina come consigliera.

Nei giorni scorsi il ministro era stato convocato a Palazzo Chigi dalla stessa premier Meloni.

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