Nel testo alla Camera il partito di Salvini vuole dare 8 milioni all’anno alla Ram, società pubblica guidata del leader leghista nel Lazio Bordoni. Al Mef ecco un altro organo da mezzo milione all’anno, al comune di Ponsacco altri 350mila euro
Il decreto Pubblica amministrazione si appresta a diventare l’ennesimo decreto per mance e neo carrozzoni. Nel faldone degli emendamenti, che sarà votato dalla prossima settimana salvo slittamenti, spicca l’operazione condotta dalla Lega con la proposta di elargire 8 milioni di euro a una società pubblica, in house del ministero delle Infrastrutture, attualmente amministrata da Davide Bordoni, ex consigliere comunale a Roma nonché candidato non eletto alle ultime europee nelle liste del partito di Matteo Salvini. La delusione politica è passata con i nuovi incarichi.
La poltrona c’era già da tempo: è al vertice della società “Rete mediterranee autostrade (Ram) per la logistica, le infrastrutture ed i trasporti” con la remunerazione di 120mila euro all’anno (che percepisce da aprile dopo averci inizialmente rinunciato).
Bordoni è stato anche consulente di Salvini al ministero dall’inizio della legislatura fino al settembre 2023. La stima è talmente forte nei suoi confronti, che il leader della Lega gli ha affidato il ruolo di segretario del partito nel Lazio, che prima toccava a un big come Claudio Durigon.
Risorse raddoppiate
Ora è pronto un bel potenziamento di Ram, che prende la forma di una pioggia di soldi che garantisce varie assunzioni.
La proposta della deputata leghista Elena Maccanti, insieme ai colleghi di gruppo Andrea Giaccone e Igor Iezzi, è presente tra gli emendamenti segnalati al decreto Pubblica amministrazione, in esame nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera.
Cosa prevede nello specifico? Il trasferimento di risorse pubbliche alla società per 7,9 milioni di euro nel 2025, fino a raggiungere 8,3 milioni di euro nel 2027 per «l’attuazione di un accordo di servizio triennale da stipularsi» tra la Ram e il ministero delle Infrastrutture di Salvini «ai fini dello svolgimento delle attività di supporto e assistenza tecnica e operativa per l’attuazione delle linee di intervento in materia di logistica, infrastrutture e trasporti», si legge nell’emendamento Maccanti. Insomma, alle porte c’è una nuova e ricca convenzione.
Non solo, viene prevista l’assunzione di venti unità di personale in deroga ai vincoli previsti dalla legge. Per l’operazione vengono recuperati 700mila euro messi già a disposizione per Rete autostrade mediterranee, ma vengono richiesti ulteriori stanziamenti per 8 milioni annui da attingere dai fondi del ministero dell’Economia.
In caso di approvazione, dunque, Bordoni avrebbe tante ragioni per festeggiare: secondo il budget 2025, la società movimenta poco più di 8 milioni di euro. Con la nuova norma si troverebbe a gestire il doppio delle risorse. E, in attesa di tornare protagonista nelle istituzioni, il leader leghista nel Lazio accrescerebbe il proprio potere.
Ma la Lega è particolarmente attiva sul decreto in esame a Montecitorio. Tra gli emendamenti c’è pure quello del salviniano Iezzi che vuole dare vita al Consiglio superiore dell’economia e delle finanze, un organo di consulenza per l’attuazione della riforma fiscale da istituire al Mef, guidato da un altro leghista, Giancarlo Giorgetti.
Il carrozzone può avere 10 componenti, tra ufficiali della Guardia di finanza, dirigenti dell’amministrazione economica e finanziaria, oltra ai docenti universitari. Ma l’operazione non è a costo zero. Sul conto viene messo mezzo milione di euro a carico dello stato. Con una postilla: «Il conferimento dell’incarico e l’attribuzione del compenso a personale in pensione avviene in deroga ad ogni disposizione vigente». Insomma, mano libera ai componenti del nascituro organo di consulenza a via XX Settembre.
L’amico sindaco
Nel bazar di un provvedimento così corposo, non mancano proposte territoriali. Un altro deputato della Lega, il pisano Edoardo Ziello, ha chiesto di stanziare 350mila euro per il comune di Ponsacco, in provincia di Pisa, con lo scopo di avviare delle politiche sociali.
Un blitz che andrebbe a favore del sindaco di centrodestra, Gabriele Gasperini, che ha un solido rapporto con Ziello. Di recente ha nominato in giunta Alessandro Barachini, considerato fedelissimo del deputato della Lega.
Ma nel decreto sulla Pubblica amministrazione trova spazio anche l’immancabile boost di potere a una delle creature più care a questo governo, in particolare a Fratelli d’Italia, lato Francesco Lollobrigida. Un emendamento a prima firma Aldo Mattia, deputato di FdI, punta a consentire massicce assunzioni, per un costo di 3,5 milioni di euro, all’Agea, l’agenzia cassaforte dell’agricoltura, che effettua i pagamenti alle aziende, guidata da Fabio Vitale.
Un fedelissimo del ministro Lollobrigida. Che punta a passare all’incasso nell’ennesimo provvedimento.
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